L’Associazione Percorsi (presieduta da Piero Scutari), che funge da Segretariato della Dichiarazione di Bruxelles “Pledge to Peace”, documento siglato presso il Parlamento Europeo il 28 Novembre 2011 a Bruxelles ha promosso in Albania l’iniziativa ‘Në klasë për paqen’, un concorso creativo rivolto ai giovani per renderli più consapevoli del significato del valore della pace, partendo dai presupposti del Trattato di Lisbona dove si enuncia che l’Unione Europea si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.
I media di Paesi dei Balcani ed in particolare dell’Albania, in occasione della giornata dell’Europa, hanno dato molto risalto all’iniziativa. Specie per istituzioni, associazioni culturali e di volontariato albanesi Scutari è innanzitutto un “arberesh”. La sua famiglia proviene da San Costantino di cui l’origine storica da attribuire all’insediamento delle popolazioni Albanesi, gli Arbëreshë.
Nonostante sia così preziosa ed essenziale, sembra proprio che la Pace – sottolinea Scutari – non si manifesti automaticamente, c’è quindi bisogno di un impegno, un lavoro di preparazione perché un popolo, una generazione possa poi vivere in pace. È un aspetto talmente importante per gli esseri umani che si è voluto farne oggetto di riflessione e apprendimento nelle scuole.Valori fondamentali quali la pace, la dignità, la prosperità, spesso sono persi di vista, quindi si sono volute creare le condizioni per far riflettere i ragazzi sul fatto che la pace è un’esigenza basilare nella vita di ogni persona, essenziale tanto quanto lo sono i diritti civili, i bisogni primari, l’accesso alle opportunità, facendone un tema centrale di educazione civica ed emotiva per aiutare i giovani ad essere protagonisti nel progettare una società migliore.
L’adesione dei Balcani occidentali è una delle maggiori sfide per la famiglia europea. A riguardo della loro integrazione, c’è ancora molto da fare e gli Stati interessati sono sotto osservazione per verificare lo stato di avanzamento delle riforme richieste. Per me – dice Scutari – non è un problema di allargamento o di relazioni di buon vicinato o di investi-mento geostrategico. I Balcani occidentali fanno parte dell’Europa. Hanno stessa storia, stessi interessi comuni.L’obiettivo ambizioso dell’Unione Europea è quello di fare entrare nel club di Bruxelles entro il 2025 sei paesi: Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Mon-tenegro, Serbia e l’autoproclamata repubblica del Kosovo.L’Albania ha un importante ruolo nel futuro sviluppo dei Balcani occidentali essendo l’unico paese al mondo che si ritrova circondato da connazionali con milioni di albanesi che vivono nei paesi limitrofi, al di fuori della madrepatria.Ormai sono sempre più evidenti i segnali di una spinta volta ad accelerare l’integrazione tra Albania e Unione Europea. L’Albania, oggi più che mai, può arrivare all’avvio dei negoziati di adesione con l’Unione europea. Non può esserci un’Europa senza la partecipazione dell’Albania. Il percorso è importante anche se gravoso. I leader devono assumersi le responsabilità del loro impegno. l’Albania è parte integrante della famiglia europea.
Mag 11