Maria Murante, Coordinatrice SeL Basilicata, in una nota sostiene che “la pubblicazione dell’Atlante dell’Infanzia di Save the Children completa un quadro di gravi drammaticità che caratterizza la distribuzione della ricchezza nel mondo e, dalla nostra provinciale prospettiva, anche nel Paese e nel Mezzogiorno”. Di seguito la nota integrale.
I dati che emergono dall’Atlante – che vanno a completare il già poco entusiasmante quadro tracciato dal Rapporto Svimez – ci parlano delle enormi e sempre maggiori difficoltà che vivono fasce sempre più ampie della popolazione… e dall’Atlante emerge come in realtà le prime vittime della dilagante povertà siano proprio i bambini.
Inaccettabili le condizioni che vedono, nel solo Mezzogiorno italiano, un bambino su dieci non avere accesso a un pasto proteico quotidiano e uno su venti non avere nemmeno un doppio paio di scarpe in un anno. A rendere ancora più inaccettabile il quadro che abbiano di fronte è la narrazione falsa e ipocrita portata avanti da governo Renzi e dai suoi viceré locali. La favola di un Paese – e con esso, di un Mezzogiorno – in ripresa e in uscita dalla crisi stride fortemente con i dati che via via ci giungono dai vari istituti di ricerca, e stride con la propaganda che quotidianamente ci viene propinata non solo da chi ci governa, ma anche da un sistema mediatico che ha rinunciato al giornalismo come inchiesta quotidiana sulle reali condizioni materiali di vita del paese.
Di fronte alle grandi sperequazioni e ai disastri prodotti dal neoliberismo abbiamo sempre più la necessità di politiche volte a rimettere al centro la vita reale delle persone. Di mettere al centro il lavoro e il reddito come diritti fondamentali, attraverso strumenti volti a ridurre lo jato sempre più marcato tra i pochi che hanno tantissimo e i molti che hanno sempre meno. Ripensare il modello sociale a partire proprio da quante e quanti in questi anni hanno subito un vergognoso scivolamento verso i gradini più bassi della piramide sociale proposta e imposta… o a quante e quanti su quei gradini sono collocati da sempre.
Urge la nascita di una sinistra che torni tra le pieghe e le piaghe della società, che alle conferenze sostituisca i ‘bagni di umanità’ che ci ricordava Egidio Grezzi… che rimetta al centro le condizioni dei più deboli e lo faccia con coerenza. Una sinistra che recuperi una idea etica della politica e dei suoi soggetti, questi ultimi troppe volte scambiati come meri strumenti di autoaffermazione dei quali liberarsi il giorno dopo il raggiungimento del proprio scopo personale.
Maria Murante, Coordinatrice SeL Basilicata