Si celebra domenica la “Giornata mondiale del donatore di sangue” e per l’occasione l’Avis di Basilicata ha organizzato un weekend ricco di sedute di raccolta di sangue, su tutto il territorio regionale, attraverso la mobilitazione dei veri protagonisti della giornata: i donatori. Un modo concreto ed adeguato al momento, che non consente l’organizzazione di eventi, per celebrare una ricorrenza istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in concomitanza con l’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rhesus. “In questo periodo difficile, legato all’emergenza sanitaria e con una pandemia che ha messo in ginocchio l’Italia – spiega il presidente di Avis regionale Basilicata, Sara De Feudis – i donatori di sangue lucani sono stati eccezionali, non facendo mai mancare il loro contributo. A loro in questa speciale giornata il mio più sentito grazie e un grazie altrettanto speciale ai volontari Avis che hanno scelto di non farsi bloccare dalla paura e in prima linea hanno consentito l’organizzazione delle tante raccolte di questo periodo. E’ importante, però, mantenere alti i livelli di donazione anche nei mesi caldi dell’anno nei quali, normalmente, si verifica una diminuzione dell’attività donazionale. Per questo abbiamo voluto giocare d’anticipo, mobilitandoci già in questo week end”. Sarà possibile donare nei principali centri della regione, chiedendo informazioni su orari e luoghi direttamente alle sedi Avis comunali. ” E’ bene ricordare che per soccorrere un ferito grave in incidente stradale servono da 2 a 10 sacche di sangue, fino a 10 sacche servono per un trapianto di cuore e fino a 40 per un trapianto di fegato. La richiesta da parte degli ospedali è costante e donare il sangue rimane un gesto solidale che può cambiare il destino di molti”. Un invito arrivata dall’Avis di Basilicata anche a coloro che non possono donare. “Essere donatori di valori, diffusori e portatori del dono, di cui l’Associazione è depositaria, affinché il maggior numero di potenziali donatori venga coinvolto in questa vera maratona per la vita. Scegliamo sempre la vita, scegliamo il dono. Allunghiamo il più possibile il ‘fil rouge’ – conclude De Feudis – che unisce donatori e riceventi e che rappresenta il filo continuo della vita”.
Giu 12