“Non deve esserci alcun ‘Avis contro Avis’ “. E’ quanto ribadisce il presidente dell’Avis regionale di Basilicata, Rocco Monetta, alla luce delle polemiche dei giorni scorsi. “Leggere alcune affermazioni fa male per un donatore di una qualsiasi sezione della Basilicata e per tutti i dirigenti associativi sparsi sul territorio regionale, che ogni giorno ci mettono passione e senso di abnegazione per aiutare il prossimo. Fa male soprattutto quando – continua Monetta – si legge che il problema sono i ‘soldi’. Certo la nostra associazione – organizzazione complessa vive di rimborsi, ma, in un periodo di difficoltà generalizzata, dovuta anche e soprattutto ai forti ritardi nei trasferimenti da parte degli ospedali e della Regione, mentre tutte le comunali fanno squadra perché si sentono “famiglia”, qualcuno per motivi opportunistici purtroppo non lo fa, danneggiando ancora una volta l’immagine della nostra bellissima associazione, che vanta, lo ricordiamo, ben 21 mila soci che non sono solo di Potenza città. Vorrei sottolineare che il solo lagonegrese nel 2017 ha contribuito per oltre il 50% al fabbisogno di emazie della Regione, che Matera città ha fatto quasi le stesse donazioni di Potenza città e che nelle piccole e nelle grandi sedi, anche quelle servite ancora solo dall’autoemoteca, si è lavorato tantissimo per evitare o ridurre le sporadiche carenze di sangue che si sono venute a manifestare a causa dei virus (West Nile e Chikungunya su tutti). Da presidente regionale sono quindi orgoglioso di tutto ciò che si fa in regione, senza favoritismi per nessuno. Quanto mi piacerebbe che anche la politica regionale facesse lo stesso. Se i rimborsi arrivano vengono smistati, altrimenti, tutti insieme, si attende”. In merito ad un incontro che si sarebbe svolto fra assessorato alla Sanità, governatore lucano e Avis Comunale di Potenza per dirimere vicende, manifestare necessità e fare accordi, l’Avis regionale di Basilicata evidenzia di non essere stata affatto interpellata, nonostante più volte abbia chiesto un incontro con gli stessi Enti per farsi portavoce degli interessi di tutti i donatori lucani. “I titolari della programmazione e della raccolta del sangue in Basilicata sono le due associazioni regionali, Avis Basilicata e Fidas Basilicata – sottolinea il presidente regionale – le quali garantiscono, grazie a tutto il territorio, l’autosufficienza ematica; pertanto crediamo che le esigenze derivanti da tali temi debbano essere discusse con i vertici delle due associazioni regionali e non con le singole realtà comunali, altrimenti sarebbe il caos. Ricordiamo, inoltre, che sulla città di Potenza insistono già tre centri di raccolta sangue, il CT dell’ospedale San Carlo, il punto Fidas e l’Unità di raccolta Avis di Largo don Uva, quest’ultima già a piena e totale disposizione dei donatori della città di Potenza e di tutta la Regione. Non capiamo pertanto il motivo o l’esigenza di accreditare un quarto punto di raccolta, sempre a nome di Avis, aggiuntivo e poco sostenibile. Al netto di questa precisazione – conclude Monetta – vorrei augurare a tutte le sezioni regionali un proficuo periodo assembleare e vorrei invitare il Governatore Pittella e l’Assessore Franconi a un tavolo programmatico, che purtroppo manca da tempo”.