In occasione della ricorrenza dell’Epifania l’Avis di Matera in una nota ringrazia i donatori di sangue. Di seguito la nota integrale.
La legge del dono fatto da amico ad amico è che l’uno dimentichi presto di aver dato, e l’altro ricordi sempre di aver ricevuto.
(cfr. Seneca)
È questo lo spirito del donatore e il senso della festa del dono nel giorno dell’Epifania.
Le epifania (in greco è un plurale), nell’antica Grecia erano le feste dedicate a una particolare divinità.
Nel Cristianesimo fu una sola l’epifania, quella di Cristo, e ricorda la prima manifestazione “pubblica” di Cristo, con l’omaggio che gli fu reso dai Re Magi.
Al di là delle leggende, sterminate, la Chiesa li ha sempre considerati come simbolo dell’uomo che si mette alla ricerca di Dio: «Essi», ha detto Benedetto XVI nella solennità dell’Epifania del 2011, «erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di “leggere” negli astri il futuro eventualmente per ricavarne un guadagno, erano piuttosto uomini “in ricerca” di qualcosa di più, in ricerca della vera luce, che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita».
Svincolandosi da un significato strettamente religioso, l’epifania come dono impone la presenza di due identità in contatto, la necessità di stabilire un’empatia con i desideri e le aspettative dell’altro, la volontà di dimostrare cura e attenzione per l’altro.
Nella cultura occidentale, il dono è la base dei rapporti interpersonali, fondamento dei legami sociali, gerarchici, religiosi.
Ci piace pensare al donatore di sangue come un sapiente, un sapiente alla ricerca del proprio benessere, benessere che realizza nel dare all’altro che non conosce parte di quel se stesso sapiente.
E in questo realizza quella dimenticanza senechiana che fa del donatore non un sapiente qualsiasi, ma un nobile sapiente.
All’Avis comunale di Matera piace salutare il bilancio positivo del 2019 con un ringraziamento sincero e pregno di stima a ogni donatore, a ogni nobile sapiente nella certezza che il 2020 sarà un anno ancora più ricco.
Gen 06