Nei giorni scorsi si è dato l’avvio a quanto previsto nel protocollo d’intesa stipulato il 6 Aprile tra Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza – Matera e la Consigliera Regionale di Parità effettiva, Ivana Enrica Pipponzi.
Le parti, nell’espletamento delle rispettive funzioni istituzionali, si sono impegnate a porre in essere ogni utile iniziativa volta a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna e ad attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere nel luogo di lavoro.
“L’Ispettorato mi ha già segnalato”, dichiara la Consigliera di parità, “situazioni discriminatorie di genere riscontrate durante le ispezioni effettuate, e mi ha trasmesso informazioni sugli squilibri nella posizione tra uomini e donne riscontrati in azienda, nel corso delle ispezioni ed io, a mia volta, ho segnalato all’Ispettorato Interregionale le violazioni delle norme antidiscriminatorie di cui sono venuta a conoscenza nello svolgimento del mio mandato”.
Al fine di evidenziare le eventuali problematiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare e per offrire elementi utili alla verifica della effettiva volontarietà delle dimissioni, l’Ispettorato territoriale del Lavoro ha già comunicato alla Consigliera Regionale di parità i dati in suo possesso concernenti il monitoraggio delle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri ex art. 55, D. Lgs. n. 151/2001 e s.m.i.
La Consigliera regionale di parità ha già raccolto numerose dichiarazioni ed autonome segnalazioni da parte delle lavoratrici e dei lavoratori discriminati sul luogo di lavoro presso il Centro di Ascolto dedicato ed attivato presso le sedi dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera, come previsto dal suddetto protocollo di Intesa.
“Giovedì scorso sono ascoltate già numerose persone ed una donna ha sporto denuncia. Ogni giovedì sarò presso il Centro di Ascolto per ricevere le vittime di discriminazione sui luoghi di lavoro”.
Prosegue la Consigliera di parità Pipponzi: “con l’Ispettorato abbiamo anche iniziato a scambiarci i dati sulle aziende con oltre 100 dipendenti che non hanno redatto i Rapporti annuali sulla situazione del personale, obbligatori ex art. 46, D. Lgs. n. 198/2006. Si rileva, che la maggioranza delle aziende lucane non conosce questa norma, così incorrendo nelle sanzioni normativamente previste. All’uopo ho già calendarizzato con il Direttore dell’Ispettorato, Dott. Stefano Olivieri Pennesi, una giornata formativa-informativa per le aziende in questione”.
In un contesto di mercato del lavoro che cambia”, dichiara la Consigliera Pipponzi, “è centrale il ruolo delle Istituzioni nella lotta all’esclusione sociale e alla discriminazione; le lavoratrici ed i lavoratori devono poter contare su un rapporto-contatto diretto con le figure istituzionali deputate alla loro tutela, così da fare valere le proprie legittime istanze di tutela. Anche così si intende andare incontro verso tutti coloro che troppe volte si sono sentiti soli ed abbandonati nella loro lotta quotidiana contro quei soprusi dietro ai quali spesso si celano forme sempre più sofisticate, striscianti e subdole di discriminazione”.