Il presidente dell’Ambito Sociale Val d’Agri, Marco Zipparri ha inviato una lettera al Direttore generale dell’ASP sull’Avviso rivolto alle persone affette da patologie gravissime. Di seguito la nota integrale.
Nel febbraio scorso il Comune di Marsicovetere, in qualità di Comune Capofila dell’Ambito Sociale Val d’Agri n.4, ha bandito un Avviso pubblico finalizzato a sostenere le famiglie che assistono persone con disabilità gravissime, mediante un contributo economico finanziato dalla Regione Basilicata. Tra i requisiti richiesti, da presentare in allegato alla domanda, alcune attestazioni tra cui una certificazione specialistica attestante la patologia e rilasciata dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
Il presidente dell’Ambito Sociale Val d’Agri, Marco Zipparri, sentiti gli altri sindaci, ha ritenuto indispensabile intervenire sulla problematica che è scaturita riguardo all’acquisizione della certificazione, rilasciata solo a seguito di una visita specialistica che i pazienti interessati devono effettuare presso l’Azienda Ospedaliera “San Carlo” di Potenza.
A seguito delle diverse sollecitazioni e lamentele provenienti dalle famiglie interessate, il presidente Zipparri ha difatti inviato una comunicazione ufficiale al direttore dell’ASP per sollecitare l’individuazione di modalità alternative a quelle indicate dalla procedura classica, sottolineando le gravissime patologie di cui i pazienti ai quali l’Avviso si rivolge sono affetti e le difficoltà attinenti a qualsiasi spostamento o trasferimento dalla propria abitazione. Nella suddetta si pone in evidenza, altresì, che già l’Avviso prevede al punto 2 “Requisiti soggettivi dei richiedenti” in cui si esplicita che “La certificazione medica deve essere rilasciata o, se già rilasciata da altra struttura sanitaria del territorio nazionale, validata, ai fini del presente Avviso, dal Servizio Sanitario Regionale per il tramite del Centro per le gravi cerebrolesioni o dall’U.O. ospedaliera di riabilitazione o dall’UVBR del Servizio Sanitario Regionale della Basilicata o da altre strutture regionali deputate alla presa in carico sanitaria di questo tipo di pazienti”.
“L’Avviso si rivolge a soggetti con disabilità gravissime e pertanto, spesso, intrasportabili”, scrive il presidente Zipparri. Ed aggiunge: “Ci sono potenziali beneficiari che, seppur trasportabili, non hanno ancora ricevuto il vaccino anti-covid, di conseguenza il trasporto presso l’unità ospedaliera potrebbe configurarsi come potenziale rischio di esposizione al contagio, rischio che non tutti i familiari/caregiver sono disposti ad affrontare”. E conclude: “Non si può non tener conto della particolare situazione orografica e delle condizioni della rete viaria proprie del nostro territorio, che rendono lunghi i tempi e difficili le modalità di spostamento dalle zone interne”.