Presenti all’incontro con la stampa, il garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Giuliano, la presidente dell’Associazione di promozione sociale “L’Ultima Luna”, Rosa Teresa Marzico Ciro che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa ed il responsabile del progetto “Basilicata ZERO Barriere”, Bruno Laurita.
“Il Protocollo d’intesa– ha detto Giuliano – vuole essere un ulteriore passo avanti nel cammino intrapreso e finalizzato alla tutela delle categorie svantaggiate, troppo spesso dimenticate dal resto della società e, soprattutto, dalle Istituzioni. Si è ritenuto di dare inizio ad una fattiva collaborazione con l’Associazione ‘L’Ultima Luna’ che opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale che trovano origine nel rispetto dei principi della Costituzione italiana. Gli obiettivi prefissati riguardano temi di scottante ed improcrastinabile attualità, quali, appunto, l’abbattimento delle barriere architettoniche. La cultura dell’inclusione e dell’integrazione sociale deve avere pieno diritto di cittadinanza, contribuendo a rendere i luoghi della vita accessibili a tutti. Così come devono conoscere il giusto peso i criteri alla base della legalità, dell’etica pubblica e della sicurezza. Fondamentale – ha sottolineato Giuliano – la creazione dei laboratori dedicati al disagio, senza distogliere l’attenzione dall’importante linea guida per un percorso di civiltà condiviso riconoscibile nel turismo accessibile caratterizzato, proprio, dall’accessibilità delle strutture ricettive in una logica di promozione delle opportunità del territorio. Rispetto dell’ambiente, quindi, e valorizzazione delle produzioni e risorse locali. Tutto questo – ha detto Giuliano – in un organigramma intellettuale, ma soprattutto, completo ed esauriente nelle sue varie angolazioni ed aspettative basate sulla giusta accezione e sulla ottimizzazione delle attività preventive e rieducative”.
La presidente Marzico ha rilevato come “l’Associazione, anche se di recente costituzione, gode dell’esperienza pluriennale nel settore della totalità dei soci fondatori e mira ad essere un sostegno per la normalità, creando opportunità alla diversità, dove le persone svantaggiate, anziane o diversamente abili si possano sentire esseri umani utili e facenti parte di un gruppo e non emarginati da dover solo assistere. L’associazione – ha puntualizzato – grazie al knowhow acquisito, organizza eventi di sensibilizzazione atti a far condividere il nostro progetto e le nostre aspirazioni da un numero sempre più rilevante di persone, sia cittadini che soggetti responsabili della cosa pubblica. L’intenzione che diviene realtà è quella di realizzare iniziative culturali, teatrali, artistiche, musicali e laboratori creativi che diano libero sfogo alle capacità spesso nascoste agli stessi protagonisti”.
Il responsabile del progetto, Bruno Laurita, ha spiegato che “l’Associazione ha redatto il Manifesto ‘Basilicata ZERO Barriere’ quale mezzo reale attraverso cui raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento totale delle barriere architettoniche presenti su tutto il territorio regionale in attuazione degli indirizzi e delle modalità definite dalle normative vigenti e per farne il principale strumento per la pianificazione, la programmazione ed il controllo degli interventi di eliminazione degli ostacoli allo svolgimento normale della vita. Lo stress e le difficoltà derivanti dal quotidiano superamento delle barriere architettoniche che anche i bambini devono affrontare, spesso portano a conseguenze negative che si riflettono sulla costruzione del proprio sé e dell’autostima. L’obiettivo precipuo è di sensibilizzare i cittadini, gli Enti locali e le associazioni ad individuare ed attivare azioni mirate a rendere accessibili gli edifici pubblici e privati, gli spazi urbani, ponendo in atto un attivismo in grado di raggiungere l’innalzamento della qualità nella rete di servizi”.
“Il diritto alla mobilità ed alla fruizione degli spazi collettivi – ha detto in conclusione il Garante – mediante l’accessibilità fisica agli stessi è la precondizione necessaria per poter esercitare tutti i diritti di partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità”.