La Befana del Comune di Matera ritorna per il secondo anno consecutivo presso gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto per premiare altre cinque associazioni di volontariato. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha deciso di assegnare un contributo in danaro ad associazioni di volontariato che operano a sostegno di singoli e famiglie che si confrontano quotidianamente con situazioni di disagio. La somma complessiva destinata all’iniziativa benefica di 10 mila euro rappresenta una parte degli incassi ricavati dal servizio di informazione, assistenza turistica, guida ed accompagnamento negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto realizzato dall’associazione Guide turistiche autorizzate. Gli ipogei- ha ricordato il presidente dell’associazione Giovanni Ricciardi – sono aperti il sabato e la domenica e nel corso del 2013 sono state registrate circa ottomila presenze”.
Mentre lo scorso anno il contributo di uguale importo fu assegnato alla Caritas, alla parrocchia di San Rocco, alla mensa di Don Giovanni Mele, alla Croce Rossa Italiana e al Banco di Solidarietà l’Epifania ha portato in dono un contributo di 2 mila euro ad altre cinque associazioni: premiate con un contributo di 2 mila euro Oasi del Sorriso, Cafia, Acat, Amasam e Voce. L’associazione Oasi del Sorriso è stata rappresentata dal carismatico presidente e cavaliere Giovanni Martinelli e dai volontari che offrono il servizio gratuito di clownterapia negli ospedali di Matera e Policoro e dei centri limitrofi della vicina Puglia. Kafila, rappresentata da Chiara Paolicelli, è un’associazione che si occupa di immigrazione e integrazione culturale. Amasam, rappresentata dal presidente Franco Chisena, si occupa di salute mentale. ACAT, acronimo di associazione club alcologi territoriali, è nata per combattere una delle piaghe della nostra società, l’alcolismo: ha ritirato l’assegno Umberto Miriello, vittima in passato di dipendenza dagli alcolici e adesso pronto ad aiutare gli altri a non cadere nella stessa trappola. I volontari di Voce offrono il proprio tempo nella “Casa di Celeste”, la struttura che si trova a 600 metri dall’ospedale Madonna delle Grazie di Matera che offre gratuitamente vitto e alloggio ai familiari che arrivano nella nostra città per visitare i pazienti oppure agli ammalati che per motivi economici non possono raggiungere un albergo. Un’iniziativa lodevole illustrata dalla vice presidente Venturella Masciandaro e da Biagio Tralli, che ha dedicato alla sua figlia Celeste prematuralmente scomparsa questo straordinario progetto di volontariato.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il sindaco di Matera Salvatore Adduce, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Simonetta Guarini, l’assessore alla cultura Alberto Giordano, l’assessore all’urbanistica Ina Macaione e l’assessore all’ambiente Rocco Rivelli, i consiglieri regionali Luigi Bradascio e Roberto Cifarelli, il vice questore vicario Nicola Modarelli e l’arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio, che ha espresso vivo apprezzamento per questa iniziativa benefica giunta alla seconda edizione e promossa grazie dell’Associazione delle guide turistiche autorizzate. La cerimonia di premiazione è stata allietata dai Cantori Materani, guidati dal maestro Alessandra Barbaro, sempre disponibili a creare l’atmosfera magica del Natale attraverso due brani che esaltano anche la tradizione e il dialetto materano.
Michele Capolupo.
Consegnati 10 mila euro a cinque associazioni di volontariato, il comunicato del Comune di Matera
Ammonta a 10 mila euro il regalo che la “befana” ha voluto portare, nel giorno dell’Epifania a cinque associazioni e gruppi di volontariato che operano nell’assistenza e nel sostegno a persone in condizioni di difficoltà. L’associazione Guide Turistiche Autorizzate e il Comune di Matera, infatti, per il secondo anno consecutivo, hanno donato una parte del ricavato riveniente dal servizio di informazione, assistenza turistica, guida ed accompagnamento negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto ad altre 5 associazioni diverse da quelle dello scorso anno.
“In occasione della Festa dell’Epifania dello scorso anno – ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – abbiamo donato la stessa cifra a cinque realtà che si occupavano prevalentemente di contrasto alla povertà. Quest’anno, invece, abbiamo voluto concentrarci sul tema del sostegno alle famiglie e alle singole persone in condizioni di difficoltà offrendo un aiuto a quelle associazioni che quotidianamente e con grande spirito di dedizione operano in questo settore. Con questa iniziativa giunta al secondo anno abbiamo dato continuità a un momento molto significativo con il quale l’intera città, con la felice collaborazione delle Guide turistiche autorizzate, intende ringraziare coloro che ogni giorno e gratuitamente lavorano per aiutare i più deboli”.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale – ha detto il rappresentante dell’associazione Guide turistiche autorizzate, Giovanni Ricciardi – che da due anni ci ha permesso di aprire ai turisti il cosiddetto Palombaro, questa suggestiva cisterna che per circa 20 anni era rimasta chiusa”.
Il contributo di 2 mila euro è andato pertanto alle associazioni: “L’oasi del Sorriso” che nell’ospedale di Matera dà sollievo ai bambini malati aiutandoli a guarire attraverso, appunto il sorriso, “Kafila” che assiste gli immigrati, Acat, associazione club alcologici territoriali che affronta il tema dell’alcolismo, Amasam che sostiene il diritto alla salute mentale, “Voce” che aiuta i malati ed i loro parenti attraverso la loro accoglienza in una casa, la “Casa di Celeste” a soli 600 metri dall’ospedale di Matera.
A ritirare il contributo per “l’Oasi del Sorriso” Giovanni Martinelli: “In questi 6 anni di intensa attività siamo stati i primi in Italia ad entrare in un reparto di animazione. Per tutti noi è un’esperienza straordinaria e ogni giorno tocchiamo con mano i miglioramenti dei pazienti grazie al sorriso che proviamo a regalare”. Mentre Chiara Paolicelli, dell’associazione “Kafila” nel ringraziare l’Amministrazione comunale per il dono offerto ha auspicato che la integrazione culturale sia sempre più radicata in città. Umberto Miriello, dell’Acat, ha assicurato che il contributo ricevuto verrà utilizzato per sensibilizzare le famiglie che vivono il problema della dipendenza da alcol, mentre Franco Chisena dell’Amasam ha sottolineato come questo sia stato il primo dono ricevuto da parte di una istituzione. Infine, Biagio Tralli e Venturella Masciandaro, della “Voce” hanno affermato che si tratta di “un riconoscimento che ci gratifica e ci responsabilizza ancora di più nel guardare chi nella sofferenza rimane isolato e senza voce”.
Infine, il sindaco, nel ringraziare le cinque realtà materane ha affermato che “questa cerimonia deve essere di stimolo ai due autorevoli consiglieri regionali presenti, Roberto Cifarelli e Luigi Bradascio perché si impegnino insieme a noi a risolvere le difficoltà ed i problemi delle persone”.
La consegna dei contributi è avvenuta stamane, negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Simonetta Guarini, dell’assessore al Turismo, Alberto Giordano e di tutta la Giunta comunale, dell’Arcivescovo, Mons. Salvatore Ligorio, del vicequestore, Nicola Modarelli.
Nel corso della cerimonia si è esibito il coro dei Cantori Materani diretto da Alessandra Barbaro.
“Credo che questa iniziativa – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Simonetta Guarini – rappresenti una boccata di ossigeno per quelle associazioni che quotidianamente operano nel sociale soprattutto in considerazione della grave crisi economica che stiamo attraversando nel Paese e nella nostra regione”.
L’assessore al Turismo, Alberto Giordano, ha evidenziato come gli ipogei siano stati aperti al pubblico riscuotendo ampi consensi. “In un anno 8 mila presenze sono tante se si considera che gli ipogei sono stati aperti solo il sabato, la domenica ed i giorni festivi”
La cerimonia di premiazione della Befana del Comune di Matera (foto www.sassilive.it)
10 Domande per questa ennesima farsa in nome della solidarietà.
1) ottomila ingressi a 3 euro fanno 24 mila?
2)10 mila alle associazioni gli altri 14 a chi sono andati?
3)Le spese energetiche del sito sono state anticipate con fondi comunali o sono state detratte dagli incassi?
4) il sito è stato restaurato con vari migliaia di euro di soldi pubblici e la manutenzione da chi viene pagata?
5)Viene pagato al comune qualche canone per la gestione del sito?
6) Non era meglio forse dare da lavorare a qualche disocuppato e anche padre di famiglia nel tenere aperto il sito?cosi qualcuno poteva fare a meno dei progetti COPES,( cosi Adduce non si poteva lamentare della presenza di chi usufruiva dei progetti copes davanti al comune)
7) non era meglio che il comune di Matera,non dia la carità una tantum, alle associazioni che svolgono il loro impegno sociale, sul territorio. Ma stanziando somme superiori nel bilancio comunale per queste associazioni, le risorse necessarie per programmare e migliorare i loro servizio( poteva fare a meno del suo ufficio stampa)
8)Ma qualcuno dei rappresentanti delle associazioni ha fatto presente alle autorità presenti, che oltre alla carità una tantum, ci vuole un impegno concreto giornaliero da parte di tuttti e specialmente della classe dirigente, di cominciare a rinunciare a qualche privilegio per dare non briciole ai bisogni,ai meno fortunati e agli emarginati.( potevano chiedere a Cifarelli e al PD di rinunciare ai rimborsi eletorali per le elezioni appena svolte in basilicata)da destinare alle attività associative, 10 mila euro credo che cifarelli gli abbia speso per la sua campagna elettorale, avendo visto il suo faccione dappartetto.
9) non vi sembra strano che un sito di tale importanza abbia avuto solo 8mila visitatori?
10) non sara che a livello turistico siamo ancora nella preistoria? un sito del genere puo diventare fonte di lavoro e di reddito anche per la comunità a cui appartiene senza pesare sulle casse pubbliche?
” abusivo dei sassi” che pagava un canone
8 risposte a Mario Scalcione (la 7 e la 8 competono al Comune)
1) ottomila ingressi a 3 euro fanno 24 mila?
I minorenni entrano grauitamente, e sono stati 2.500. Poi ci sono stati altri 600 ingressi gratuiti come le donne l’8 marzo, tutti il giorno della guida, il 14 febbraio, poi gli ospiti del Comune, guide turistiche, disabili e giornalisti. Quindi i paganti sono stati 4.900, per un totale di 14.700 euro di incasso.
2)10 mila alle associazioni gli altri 14 a chi sono andati?
I restanti 4.700 sono così ripartiti: 1.800 euro accantonati per l’anno prossimo, non raggiungendo i 2.000 che è il contributo dato alle singole associazioni. 2.900 sono serviti per le spese di manutenzione, come fari elettrici, cavi e prese di corrente, manutenzione del quadro e della rete elettrica, pulizia del sito, acquisto di cartelloni esplicativi, stampa di materiale informativo sul sito, stampa dei biglietti, arredi per la biglietteria etc.
3)Le spese energetiche del sito sono state anticipate con fondi comunali o sono state detratte dagli incassi?
L’allaccio è alla pubblica illuminazione.
4) il sito è stato restaurato con vari migliaia di euro di soldi pubblici e la manutenzione da chi viene pagata?
La manutenzione è detratta dall’incasso.
5)Viene pagato al comune qualche canone per la gestione del sito?
L’intero incasso detratte le spese di manutenzione è del Comune.
Il Comune ha deciso di devolvere l’incasso che gli spetta a diverse associazioni
6) Non era meglio forse dare da lavorare a qualche disocuppato e anche padre di famiglia nel tenere aperto il sito?cosi qualcuno poteva fare a meno dei progetti COPES,( cosi Adduce non si poteva lamentare della presenza di chi usufruiva dei progetti copes davanti al comune)
Il sito non è aperto normalmente. Gli ipogei sono 5.000 mq e sono tuttora area di cantiere. In via temporanea, con il contibuto volontario delle guide tiristiche GTA, ci sono turni di visita al solo palombaro e solo nei weekend. Quando il cantiere sarà terminato, il sito potrà essere aperto nella sua interezza e tutti i giorni, allora il Comune emanerà un bando per dare l’intera gestione del sito alla società o cooperativa che ne risulterà vincitrice. Fermo restando che la GTA non garantisce la semplice apertura del sito, ma le visite guidate, per cui è richiesta la professionalità necessaria e la conoscenza delle lingue straniere. Al momento l’unica alternativa sarebbe di tenere il palombaro chiuso, senza contributi alle associazioni e con un sito visitabile in meno per la città.
9) non vi sembra strano che un sito di tale importanza abbia avuto solo 8mila visitatori?
Il sito è aperto solo nei weekend e solo nei festivi, più su richiesta gli altri giorni. In realtà non sono affatto pochi, penso ci sia una media fra 50 e 100 visitatori per ogni giorno effettivo di apertura.
10) non sara che a livello turistico siamo ancora nella preistoria? un sito del genere puo diventare fonte di lavoro e di reddito anche per la comunità a cui appartiene senza pesare sulle casse pubbliche?
Il sito non pesa sulle casse pubbliche, visto che la manutenzione è detratta dall’incasso, e chi svolge il servizio di guida lo fa a titolo volontario. E perdipiù sono stati dati in soli due anni 20.000 euro di contributi ad associazioni benemerite che non ne avrebbero avuti. E’ pertanto a beneficio della collettività e non a carico della collettività. Se i lavori non finiscono, il sito non è affatto nelle condizioni di essere messo a bando, e il massimo che si può fare è aprire solo il palombaro, solo i weekend, con guide volontarie con incasso in beneficenza. Spero il cantiere termini il prima il possibile, perchè il progetto prevede sia l’apertura totale degli ipogei, sia la predisposizione di un punto di informazioni turistiche che al momento manca.
ringrazio Foschino di aver risposto con puntualità alle domande, ma il dubbio rimane che un sito di tale importanza sia ancora un cantiere.I numeri delle presenze anche se FOSCHINO vede il bicchiere mezzo pieno, io lo vedo mezzo vuoto anche se solo aperto solo in determinati giorni. 50 o 100 visitatori giornalieri non sono un grande successo, vedendo oramai i numeri delle presenze negli alberghi e del numero elevato di chi viene in citta solo per un giorno specialmente nei fine settimana e nei festivi.
Poi in un territorio dove il lavoro è una mercie rara,se si ha disposizione un miniera doro, fai di tutto per tirare fuori l’oro, o forse l’amministrazione comunale di matera, non è molto interessata che il sito sia fruibile 365 giorni? Parlare di lavoro è di solidarietà è facile nelle cerimonie, ma crearlo e fare solidarietà con i fatti è molto piu difficile, 10mila euro divisi non sono un grande aiuto ai gravi problemi che affligono molti .Anche se sono sempre meglio di niente, consiglio se l’incasso viene dato in beneficenza fate gli sconti,ma fatevi dare sempre un contributo, perchè chi viene a visitare i sassi e il palombaro sicuramente non li pesera dare qualche euro per i bisognosi.
Sign.Mario Scalcione oramai sai bene che il Comune non e’ piu’ un Ente ma una Macchina che fa Businesssssssssssss…detto questo detto tutto!!!!!
Dei problemi della citta’ o di aiutare le persone o aziende in difficolta’ a costoro non gli e ne freca una beata minkia di niente…
…Ma l’assessore RIVELLI è sempre in prima fila…?????????????