La Fidas sezione di Bernalda, dopo l’ultima donazione, ringrazia i suoi Donatori per i notevoli risultati ottenuti in questo 2012. “C’e una continuità di crescita positiva di risultati negli ultimi tre anni che non avevo preventivato – commenta il Presidente della sezione di Bernalda Moreno Missio – si vedono così premiati i sacrifici fatti e il lavoro oscuro di molti Donatori che si sono prodigati per diffondere e convincere tante persone ad entrare nel mondo della solidarietà e compiere il meraviglioso gesto del dono del sangue”.
Un gesto non facile da compiere con spontaneità per tanti motivi, sia umani sia culturali. Aver capito che aiutare persone in difficoltà e che rischiano la vita, trasforma gli esseri umani da egoisti (antropologicamente parlando) a persone solidali, altruiste e sensibili, rendendole molto felici. Altra novità importante per Bernalda è che i donatori, dopo la prima donazione, accompagnano spesso familiari e amici, convincendoli a compiere lo stesso gesto. Questa forma di comunicazione fa diffondere la cultura della donazione a macchia d’olio nella cittadinanza. Infatti gli iscritti alla sezione di Bernalda sono diventati oltre 200, di cui circa 160 donano con continuità. Grazie a loro, nell’anno 2012 sono state raccolte oltre 255 sacche di sangue intero.
Per il 2013 è previsto un aumento dei donatori, grazie alla donazione in aferesi che partirà anche a Bernalda e che permetterà a molte persone, soprattutto donne, ad entrare finalmente nella realtà del dono e implementare, in tal modo, il numero delle donazioni. Insieme le sezioni di Bernalda e Metaponto riescono a raccogliere, con il loro incessante impegno, oltre 400 sacche di sangue intero ed una sessantina di plasma. “Tutto ciò ci ha permesso di raggiungere lo standard previsto dall’O.M.S. popolazione/donatori che è di 40 donazioni x 1.000 abitanti ed a un rapporto iscritti/donazioni molto buono. Questi nostri donatori, visti i risultati fin qui ottenuti, devono sentirsi veramente orgogliosi di quanto hanno fatto e mettere in evidenza i risultati serve a gratificare ancora di più il loro impegno. L’obiettivo di avvicinare i cittadini alla donazione è stato raggiunto Ora l’impegno è di raggiungere più efficacemente la fascia di età 18-28 anni e, grazie ad un nutrito numero di giovani donatori entrati nell’orbita della solidarietà e del volontariato, contiamo di ampliare la partecipazione per avere anche in futuro una continuità di risultati. Attraverso la loro conoscenza dei meccanismi comunicativi si tenterà di attrarre il maggior numero di loro, facendoli entrare nella FIDAS. La sezione di Bernalda sì rivolgerà anche alle scuole di ogni ordine e grado, affinché la cultura del dono e della solidarietà diventi parte integrante del bagaglio di esperienza personale dei futuri cittadini e renda più facile il loro ingresso in questo mondo. “Noi, già esperti, – conclude il Presidente – metteremo tutta la nostra esperienza per far maturare questi nostri giovani. Dare il “Braccio” significa aiutare coloro che, senza questo gesto, si troverebbero in difficoltà e forse anche senza speranza di vita. Un gesto d’amore cosi importante, da non sottovalutare, in quanto fa crescere una cultura umana e solidale che avvicina al prossimo. Un augurio per un anno nuovo pieno di felicità per tutti”.
“La sezione di Bernalda, conclude il Presidente regionale FIDAS Paolo Ettorre, è esplosa negli ultimi tre anni raggiungendo traguardi che fanno ben sperare per il prossimo futuro. Fidelizzare nuovi donatori, avvicinare giovani e donne, anche attraverso la donazione del plasma, rappresenta la sfida di domani. Grazie a tutti i dirigenti e donatori per quanto fanno quotidianamente nell’interesse della sanità lucana”.