La Presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità, nel ricordare il sacrificio di Reyhaneh Jabbari, sottolinea che “il rispetto dei diritti umani deverimanere valore centrale nella politica regionale, nazionale ed internazionale”.
“Accuserò i giudici di fronte a Dio, ora dona i miei occhi”. Sono le parole di Reyhaneh Jabbari ricordate dalla presidente della Crpo, Angela Blasi.
“Reyhaneh Jabbari – sottolinea la Presidente – era una giovane donna che aveva deciso di ribellarsi, aveva deciso di voler cambiare il corso solito delle cose. Questa giovane donna ha dimostrato al mondo che la paura si può vincere”.
“Non è un caso che giovani donne coraggiose riescano a sconvolgere il mondo, prima Malala Yousafzay oggi Reyhaneh, e prima di loro tutte le donne che hanno rivendicato i loro diritti. Sono il segno tangibile del desiderio profondo di cambiamento. Reyhaneh, come ha già detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è stata uccisa due volte: ‘Prima dal suo stupratore, poi da un sistema che non ha ascoltato i tanti appelli’”.
“La Commissione Pari Opportunità – riferisce Blasi – sente il dovere di ricordare la giovane Reyhaneh, ma, soprattutto, sente il dovere di non far cadere nel vuoto l’appello che lei ha lanciato. L’uguaglianza di fronte alla legge per le donne, in molti Paesi, continua a essere lontana, ed il rispetto dei diritti umani, delle donne e degli uomini, deve rimanere valore centrale nella politica regionale, nazionale ed internazionale”.