Bozza del progetto di accoglienza per i profughi Ucraini presentata dal Garante infanzia e adolescenza Regione Basilicata al coordinamento regionale. Di seguito la nota integrale.
PROGETTO “ACCOGLIENZA RIFUGIATI UCRAINI”
PREMESSA:
L’arrivo dei fratelli Ucraini nel nostro territorio è certo simbolo di solidarietà e politiche comunitarie incentrate sul benessere della collettività e sulla sussidiarietà.È però necessario programmare l’accoglienza e ancor più promuovere azioni realmente inclusive che attenuino i possibili esiti di un trauma migratorio e che favoriscano altresì nella popolazione che ospita gesti di solidarietà e di apertura, non sempre scontati e naturali. Le politiche di inclusione, dunque, necessitano di azioni propedeutiche, informative, formative e di sostegno
Le Iniziative a supporto dell’integrazione dei rifugiati da parte dei singoli cittadini e dell’intera comunità educante devono essere sostenute da progetti socio-pedagogici per lo sviluppo di reti sociali di tipo formale ed informale sui territori comunali.L’esito finale deve essere la creazione di una progettazione concertata e la creazione di una RETE di supporto alla problematica in oggetto.
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI:
INSERIMENTO DEI MINORI NELLE FAMIGLIE | INSERIMENTO NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI | ASSISTENZA PSICOLOGICA | ASSISTENZA LINGUISTICA | ASSISTENZA SANITARIA | |
OBIETTIVO GENERALE | Promozione e sostegno di una cultura dell’accoglienza da parte dei servizi e dei privati | Attivazione di azioni educative inclusive | Attivazione di supporto psicologico | Implementazione della capacità comunicativa tra rifugiati e italiani | Attivazione di buone pratiche sanitarie nella fase dell’accoglienza |
OBIETTIVI SPECIFICI | Condurre valutazione iniziale della famiglia accogliente.
Formare la famiglia ospitante.
Sostenere la funzione genitoriale della famiglia accogliente.
Promuovere dinamiche inclusive all’interno della famiglia.
Prevenire e/o intervenire su situazioni di disagio.
Monitorare costantemente la situazione familiare.
Snellimento e velocizzazione degli affidi familiari per MSNA.
Promozione della figura del Tutore volontario e dell’importanza che i tutori rivestono in questo importante momento storico.
Formazione dei tutori volontari, con valutazione in itinere formativo dell’idoneità della famiglia a svolgere tale compito.
Assistenza giuridica al rifugiato e alla famiglia ospitante.
Rete di consulenza in caso di richiesta di aiuto, attraverso un numero verde dedicato.
Creazione di una rete di aiuto di prossimità territoriale tra connazionali.
Programmazione di eventi ludici e momenti ricreativi, basati sul principio della Comunità educante e sul supporto prossimale informale da parte di associazioni e singoli cittadini.
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Favorire azioni di supporto psicopedagogico e linguistico al team scolastico.
Supporto psicologico per gli insegnanti.
Ideare programmi di inclusione sociale e didattica a favore dei minori ucraini rispettando il criterio della gradualità.
Prevedere lezioni inizialmente in cirillico per scongiurare l’interruzione e la perdita di nozioni didattiche agli studenti ucraini.
Successivamente all’adattamento al nuovo ambiente, introdurre l’italiano base, con programmi di insegnamento che potranno continuare anche durante l’estate, per favorire un rientro scolastico a settembre con maggiori competenze acquisite.
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Favorire azioni di supporto psicologico in rete con la scuola e i servizi territoriali al fine di intervenire sul disagio legato al trauma.
Programmare interventi di tipo individuale e gruppale a favore dei minori e degli adulti ospitati.
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Favorire la comunicazione attraverso mediatori culturali ma anche attraverso devices tecnologici con applicazione di traduzione simultanea e comunicazione per immagini per i più piccoli.
Creazione di una rete informale di mediatori linguistici, formata da ucraini residenti in Italia da tempo e in grado di aiutare i propri connazionali traducendo in italiano.[1]
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Screening per COVID-19 all’arrivo nella nostra Regione e la vaccinazione contro il Covid-19 a partire dai 5 anni.
Attribuzione del codice STP (straniero temporaneamente presente) che consente di avere gli stessi diritti dei bambini italiani per l’accesso alle prestazioni sanitarie, inclusa la scelta del pediatra di famiglia.
Visite Pediatriche per valutare lo stato clinico generale e le eventuali condizioni meritevoli di approfondimenti clinici.
Vaccinazioni di routine in rapporto all’età, secondo il calendario di Prevenzione Vaccinale attuato nella nostra Regione.
Screening per tubercolosi.
Counseling informativo sull’AIDS.
Pronta disponibilità di mediatori culturali con specifiche competenze sanitarie, al fine di supportare la relazione medico-paziente.
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AZIONE | Attivazione di una rete di coordinamento e supporto in collaborazione con i servizi sociali e territoriali.
Assegnazione di fondi per le figure professionali specifiche. |
Attivazione team socio-psico-pedagogico ad opera di sociologi, psicologi e pedagogisti sulla situazione specifica a servizio delle scuole.
Assegnazione di fondi per le figure professionali specifiche. |
Attivazione rete di assistenza psicologica.
Assegnazione di fondi per l’assistenza psicologica. |
Attivazione di una rete di mediatori culturali e attraverso la fornitura di app e devices tecnologici.
Assegnazione di fondi per l’assunzione di programmatori e di dispositivi tecnologici. |
Adozione nei punti sanitari di buone pratiche e dotazione in ogni punto sanitario di un mediatore linguistico.
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LUOGO | Abitazione | Scuola | Abitazione | Trasversale ad ogni ambiente di vita | Sanità |
MODALITA’ | Gli assistenti sociali e gli psicologi in organico di ogni Comune effettuano valutazione della situazione familiare prima dell’inserimento al suo interno del minore.
Successivamente, pedagogisti e sociologi potranno intervenire per i punti 2,3,4 e 5. I servizi sociali lavoreranno in concerto con l’équipe socio-psico-pedagogica dell’ambito territoriale di riferimento. |
La scuola deve dotarsi del team socio-psico-pedagogico per approntare un piano di intervento inclusivo, per fornire supporto didattico e linguistico, per fornire supporto socio-psico-pedagogico, per inserire gradualmente l’insegnamento dell’italiano. | Gli psicologi a servizio dei comuni (o coloro che si mettono a disposizione per l’erogazione del servizio di consulenza psicologica gratuita) potranno accordarsi con la famiglia per i colloqui. | I mediatori culturali devono essere presenti in ogni ambiente di vita del minore e della sua famiglia, per evitare situazioni di marginalità ed isolamento.
I programmatori informatici potranno sviluppare applicazioni versatili ed efficaci per traduzioni simultanee, da scaricare se possibile su ogni dispositivo.
Per i bambini più piccoli possono essere sviluppate applicazioni basate su comunicazione per immagini, che favoriscano altresì lo sviluppo del bilinguismo. Per queste ultime applicazioni, avvalersi della consulenza di pedagogisti. |
Medici di base, pediatri, ospedali, centri sanitari adottano le buone prassi consigliate. È importante la presenza di un mediatore culturale in ogni punto sanitario, in modo da facilitare l’interazione tra paziente straniero e personale medico. |
[1]Il Garante in data odierna ha consegnato un elenco contenente i nomi di persone ucraine che si sono messe a disposizione in modo gratuito e volontario per fungere da mediatori linguistici e culturali per i propri connazionali.