Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dal Collettivodonnematera al Comune di Matera in merito ai buoni spesa attivati per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Il Collettivodonnematera guarda con attenzione a questa misura concreta di appoggio solidale al bisogno dei cittadini materani.
L’emergenza che tutti viviamo sta determinando, con le indispensabili restrizioni volte ad arginare la diffusione del covid 19, una serie di difficoltà che stanno gravando su chi già viveva condizioni di bisogno e di disagio.
Ma stanno anche creando scenari e situazioni assolutamente nuove, colpendo le economie di altre fasce di popolazione che fino ad un mese fa avrebbero potuto definirsi se non benestanti, comunque in grado di essere economicamente autosufficienti.
La condizione che si presenta sullo scenario sociale ed economico della nostra comunità è estremamente complessa.
Facendo seguito al comunicato e alle priorità definite dal Comune di Matera sul contributo buoni spesa, il Collettivodonnematera esprime apprezzamento per gli interventi posti in atto, ma al contempo palesa le sue perplessità sull’adeguatezza di tali misure ed invita a contemplare i nuovi e mutati scenari del bisogno. La pari dignità delle persone, in un tempo di forte emergenzialità, dovrebbe essere tutelata sulla base della maggiore estensione possibile dei parametri, perché non venga omessa alcuna categoria di bisogno, anzi si riconosca come la necessità di supporto riguardi una parte molto più ampia della cittadinanza.
Molti cittadini materani sono infatti letteralmente caduti in una condizione di indigenza a seguito del crollo di attività o imprese che avevano garantito a famiglie intere la sussistenza.
Pertanto se è sulla caduta reddituale che il Comune deve intervenire il Collettivodonnematera non comprende il discrimine che si pone sulla composizione del nucleo familiare (maggiorenni-minorenni) e sul patrimonio immobiliare (proprietari di prima-casa) generando così incongruenze a cui non si riesce a dare risposte logiche.
Auspichiamo che una attenta analisi da parte degli organi comunali preposti possa evitare un confliggere fra vecchi e nuovi poveri, mantenendo nella nostra comunità un clima di mutua solidarietà grazie ad una attenzione capace di valutare ogni diversa sfumatura della sofferenza e del bisogno.
Il Collettivodonnematera