Sabato 22 ottobre si celebra il 10° anniversario della nascita di Casa Netural, associazione, casa e comunità dell’innovazione sociale nel cuore del Mediterraneo.
Un traguardo celebrato attraverso una nota dell’associazione che celebra le collaborazioni avviate e i progetti innovativi sviluppati su tutto il territorio lucano con la comunità e per la comunità.
10 anni di attività tangibili e concrete, seminando cultura e costruendo reti internazionali.
Una storia che racconta quanto l’associazionismo, composto di collaborazioni autentiche e genuine, e la volontà di creare opportunità per la comunità, possano essere generativi e produrre impatto sociale, soprattutto in contesti rurali – periferici.
Di seguito il report dei 10 anni di Casa Netural a Matera e le foto della festa
Casa Netural, casa e comunità dell’innovazione sociale nel cuore del Mediterraneo, compie 10 anni.
Nata in una tipica piccola casa dei Sassi a due passi dalla Cattedrale di Matera, in questi dieci anni Casa Netural ha percorso tantissima strada, sviluppando numerosi progetti innovativi, abilitando la comunità a realizzare i propri sogni professionali, condividendo saperi ed opportunità e contribuendo di fatto a diffondere una nuova cultura del lavoro, della sostenibilità e del vivere collaborativo.
Molti dei temi nati e sviluppati dall’associazione sono oggi un vero e proprio trend a livello mondiale: il coliving, i nomadi digitali, lo smartworking e la valorizzazione dei borghi.
Quando nel lontano 2012, Andrea Paoletti, architetto originario di Biella, e Mariella Stella, materana con la passione per l’attivazione civica, decisero di creare a Matera il primo spazio di networking rurale nel mondo (da cui il termine “Netural”), il coworking, modello di ufficio basato sulla condivisione era un modello di lavoro quasi sconosciuto.
Da quel momento Casa Netural ha aperto le sue porte al mondo ed ha iniziato ad aggregare cittadini, innovatori sociali, creativi o semplicemente curiosi, per condividere idee e passioni ed immaginare insieme nuovi scenari per la città, a partire già dal primo format del progetto Le Chiacchiere di Casa Netural, da cui è nata una nuova comunità, unita dalla volontà di collaborare e sviluppare progetti in grado di generare impatto positivo in città e in tutto il territorio lucano.
Il primo progetto ad essere lanciato ed ancora oggi attivo è stato il Coliving, residenze speciali per promuovere scambi culturali tra la comunità locale e innovatori sociali e change makers provenienti da tutto il mondo.
Progettisti affermati e membri di importanti organizzazioni operanti negli ambiti della sostenibilità ambientale, della creazione di impresa, del turismo esperienziale, della sperimentazione culturale nel 2013 vennero, infatti, invitati a Matera per vivere una settimana di vera rigenerazione “progettuale” ed “esperienziale” immergendosi nella calda e lenta atmosfera della città, incontrando gli abitanti, i professionisti, gli artigiani e condividendo con loro le proprie storie e buone pratiche.
Oggi, complice la recente pandemia, il Coliving è diventato un vero e proprio stile di vita e il progetto di abitare collaborativo di Casa Netural è di richiamo per persone provenienti da tutto il mondo, soprattutto per la comunità dei nomadi digitali, e porta in città e nella casa del quartiere San Pardo centinaia di persone ogni anno.
Altro progetto nato fin dai primi anni di attività dell’associazione è Netural Walk, una camminata antropologica e sociale alla scoperta della Basilicata e dei suoi piccoli borghi. Ogni anno, dal 2013, viene scelta una piccola porzione di territorio, e tramite un vero e proprio processo di attivazione civica si costruisce un cammino in collaborazione con le amministrazioni, le associazioni e i cittadini dei piccoli comuni lucani inseriti nell’itinerario.
Un viaggio a piedi, sostenibile, nato in contrapposizione all’idea di turismo mordi e fuggi, che ogni anno porta in Basilicata camminatori da tutta Italia (e non solo) desiderosi di conoscere in modo autentico e appassionato la regione. L’anno prossimo si terrà la decima edizione tra Castelsaraceno e Maratea e le iscrizioni sono già aperte!
Dalla volontà di supportare la comunità a dare forma alle proprie aspirazioni imprenditoriali, è nato poi l’Incubatore di Sogni, percorso di formazione imprenditoriale per aiutare i cittadini a realizzare le proprie idee di impresa partendo dalle proprie passioni. Un progetto che a sua volta ha portato alla nascita di nuove iniziative, per citarne alcune: Agrinetural (progetto dedicato alla creazione di spazi verdi urbani partecipati e che ha ideato e progettato il parco Agoragri), Netural Talk (progetto didattico basato sull’apprendimento delle lingue tramite processi di formazione non formale), Mammatera (progetto di impresa artigianale al femminile) e NeturalFamily (un progetto che ancora oggi sviluppa iniziative per famiglie e percorsi educativi innovativi per bambini da 3 a 10 anni).
Accanto alle sue maggiori progettualità, negli anni Casa Netural è cresciuta come fucina di una miriade di microprogetti sviluppati insieme agli associati, per rispondere alle esigenze della città e della community, tra cui: la prima pannolinoteca e fascioteca della Basilicata, le fasceggiate (esplorazioni dei Sassi a misura di famiglia), Rinetural (laboratori sulla sostenibilità), SoundNetural (archivio dei suoni della ruralità), Exploring Basilicata (mappatura dell’innovazione sociale in Basilicata), Fantalucania (laboratori creativi per bambini), gli Swap party (per dare nuova vita ai vestiti usati), le Netural School (incontri di formazione orizzontale per scambiare competenze), la Bibliomater (biblioteca di quartiere per ragazzi nata grazie ai libri donati dai cittadini), e ancora Cucinetural (pranzi e cene etniche organizzate insieme a materani “adottati” da altri paesi del mondo per promuovere l’integrazione culturale all’insegna del buon cibo).
Nel 2014 la piccola casa nei Sassi iniziava a stare stretta alla comunità che cresceva, così dopo aver messo in rete e utilizzato alcuni spazi di privati con il nuovo modello Casa Netural diffusa, a inizio 2015 l’Associazione decise di cercare una nuova casa, promuovendo il coinvolgimento di tutti i suoi associati e i cittadini della città, tramite un processo partecipativo e di codesign e la creazione di un gruppo FB che nel tempo ha modificato il nome passando da Casa Netural cerca Casa, a Casa Netural progetta casa, fino a Casa Netural entra in casa.
Così nel 2015 l’associazione si è trasferita fuori dai Sassi, nel quartiere San Pardo, nell’ottica di un maggiore coinvolgimento della popolazione nelle sue attività e di contaminare la città. Nel quartiere dal 2016 è nata una collaborazione speciale con Il Quartiere si Muove, associazione fondata dalle abitanti storiche del quartiere, insieme alle quali è stato concretizzato un meraviglioso progetto che ha coinvolto scuole, associazioni, famiglie nella creazione di un parco giochi per i bambini e di luminarie per illuminare le strade del quartiere nel periodo natalizio, partendo dal riciclo creativo di bottiglie di plastica: “Il Quartiere Riluce”.
I valori di cittadinanza attiva, di partecipazione, di vicinato sono sempre stati radicati in Casa Netural fin dalla sua nascita. Principi che si sono poi tradotti nella Portineria di quartiere, spazio sociale di mutuo aiuto e cooperazione per contribuire a migliorare la vivibilità dei quartieri e l’integrazione del tessuto sociale grazie allo spirito del volontariato.
A questa dimensione di prossimità però si è sempre accostata una visione più grande, per valicare i confini della città e della regione, e creare ponti tra generazioni e culture diverse. Nel 2013 per supportare la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura, Casa Netural ha ideato, sviluppato e coordinato i Basilicata Border Games (primo gioco urbano a scala territoriale che vide 3000 cittadini e 5 città coinvolte in un vero e proprio processo di animazione di comunità), e successivamente, ha sviluppato e coordinato in qualità di Project Leader Mammamiaaa, progetto ufficiale del programma culturale di Matera 2019, che ha coinvolto più di 6000 persone in tutta Europa per esplorare la cultura del cibo attraverso momenti conviviali e alla condivisione di ricette di famiglia. Iniziative culminate nel 2019 con la realizzazione, a Matera, del primo Social Food Forum al mondo e de la Uasciazz, cena di comunità che vide la partecipazione di 800 cittadini.
Nel corso di 10 anni Casa Netural, la sua casa e la sua community, si sono evoluti sempre di più, sperimentando progetti e format diversi, lavorando costantemente su temi di innovazione sociale, economia circolare, sostenibilità, famiglia, creatività e formazione.
In particolare la voglia di esplorare sempre nuovi immaginari ha portato Casa Netural a coinvolgere molti partner e creare due progetti nel 2015 e 2016: la Sharing School (la prima scuola al mondo di sharing economy – coinvolgendo oltre 100 professionisti dell’economia della condivisione dall’Italia e dall’estero) e il Matera Design Weekend (primo festival di design nel Sud Italia – con una ricerca dettagliata sul design immateriale).
Al centro di ogni iniziativa le relazioni umane, le passioni e le idee dei cittadini, in poche parole la comunità interculturale e multigenerazionale. Negli anni, volontari da tutto il mondo si sono uniti al team per collaborare e creare insieme storie positive, e alcuni di questi si sono poi trasferiti a Matera, scegliendo di costruirsi una vita e una famiglia al sud, investendo su un futuro sostenibile e inclusivo in Basilicata.
A sostenere Casa Netural negli anni, il supporto economico di tutti i soci, delle persone che da tutta Italia (e non solo) hanno partecipato alle campagne di crowdfunding promosse dall’associazione, e di varie imprese private locali che hanno creduto e condiviso la visione del progetto.
Nel 2018 come azione generativa delle competenze e delle relazioni professionali sviluppate nell’associazione sono nate due nuove imprese sociali: Netural Coop, cooperativa impegnata nella valorizzazione di territori e comunità, e Wonder Grottole, paese laboratorio di rigenerazione urbana.
10 anni di attività tangibili e concrete, seminando cultura e costruendo reti internazionali.
Una storia che racconta quanto l’associazionismo, fatto di collaborazioni autentiche e genuine, e la volontà di creare opportunità per la comunità, possano essere generativi e produrre impatto sociale, soprattutto in contesti rurali – periferici.