Il cittadino materano Tommaso Giusto attraverso una lettera aperta al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri aveva segnalato in settimana i disagi sopportati anche in queste mese di agosto dalla figlia Katia e da tutti gli altri ospiti del centro per disabili gravi “Rocco Mazzarone” di via Lazazzera, che a causa di una scarsa disponibilità di risorse finanziarie non può garantire il servizio nel periodo estivo. Di seguito la replica inviata da Mariangela Liantonio, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Matera e la lettera di Tommaso Giusto
Gentile Sig. Giusto,
con la sua lettera pubblicata sui social web, accusa apertamente il Comune di Matera, di non fare abbastanza per sua figlia Katia, che è ospite del centro Mazzarone, lamentando che il centro sia stato chiuso durante il mese di agosto.
Il centro Mazzarone è un centro di eccellenza della intera Regione ed accoglie 18 ospiti con gravi disabilità, prestando loro ogni giorno una specialistica assistenza terapeutica, il servizio mensa, il trasporto da e per il centro. Un’attività assistenziale di alto livello, totalmente gratuita, che fa torto alla verità sottovalutare.
I portatori di gravi disabilità sono persone deboli, maggiormente indifese, che vanno accudite insieme con le rispettive famiglie, con ogni attenzione;
è quello che nel Centro si fa, che è già tanto, tuttavia ancora non basta e l’attività andrebbe maggiormente potenziata facendo ogni possibile sforzo.
E’ una cosa che sappiamo bene, Sig.Giusto, e alla quale io personalmente, per quanto di mia competenza, presterò la massima attenzione, e che lei ha fatto comunque bene a ricordarci.
Ma non crede, anche in ossequio al suo nome – nomen omen -, che sarebbe stato più giusto, più corretto e più completo parlare anche di tutte le cose buone che il Centro fa?
Perché se solo una parte di un piccolo corridoio dell’Ospedale (per restare in tema di sanità e di assistenza) presenta qualche piccola macchia, si deve dire o comunque far credere che l’Ospedale è sporco?
Perché nel nostro Paese si raccontano solo le cose che non vanno, che non ci piacciono, che reputiamo non adeguate, e comunque insufficienti per le nostre esigenze e aspettative, e mai parliamo, con onestà, anche delle cose pregevoli che riceviamo?
Perché il Sig.Giusto, che conosce bene il centro, non ha avuto nemmanco una parola di riconoscenza o anche di semplice apprezzamento per tutto quello che il centro fa per la sua Katia e per tanti altri?
Perché non riconoscere l’alta professionalità, la sensibilità, l’attenzione quotidiana che viene prestata a Katia?
La sua arrabbiatura, Sig.Giusto, pur se comprensibile, non deve tuttavia rappresentare solo una parte della realtà, travisando proprio quella migliore, che io, lo ribadisco, difendo energicamente e che comunque intendo rendere maggiormente rispondente ai bisogni della comunità.
Che ne pensa Sig.Giusto?
Il paragone tra figli e cani, e notti bianche e luminose e quelle buie che i genitori di un figlio con grave disabilità certamente passano, è tanto forte quanto inopportuno e toglie l’importanza al problema perché le cose non sono collegate né confliggenti e questa commistione altro non è che una pala eolica che dalla collina ventosa fornisce l’alimentazione alla fabbrica del qualunquismo e della polemica, che nonostante la avversa congiuntura economica, non conosce flessioni di fatturato…
Lo ribadisco: il Comune farà tutto il necessario per stare ancora più vicino a coloro che hanno bisogno, peraltro, con particolare attenzione a quanti oggi non hanno la possibilità di accesso a strutture socio-assistenziali. E’ una priorità che io ho dato alla mia azione di governo, sin dall’inizio.
Nel frattempo io continuerò comunque ad amare i cani e a difenderli, senza che la cosa mi imbarazzi.
Saluti a lei Sig. Giusto e un abbraccio a sua figlia Katia.
Mariangela Liantonio, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Matera
Il cittadino materano Tommaso Giusto segnala al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri i disagi sopportati anche in queste mese di agosto dalla figlia Katia e da tutti gli altri ospiti del centro per disabili gravi “Rocco Mazzarone” di via Lazazzera, che a causa di una scarsa disponibilità di risorse finanziarie non può garantire il servizio nel periodo estivo.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Carissimo sindaco della gente. Sono il papà di Katia che frequenta il centro per disabili gravi Mazzarone. Grazie a voi lo frequenta per soli dieci mesi all’anno. Gli altri due, sempre grazie a voi, resta a casa perché, sempre grazie a voi, riceve il miracolo della guarigione e quindi… resta a casa! Nel mese di agosto vi resta per 31 giorni consecutivi, restando priva di quel poco che le basta per raggiungere un’effimera felicità. Niente giro nel furgone, niente centro dove trova i suoi pochi amici, niente evasione dalle quattro mura domestiche. E questo perché? Perché il Comune di Matera Capitale Europea della Cultura, non ha all’incirca ventimila euro per tenere aperto tutto l’anno il suddetto centro come avviene da anni per il canile municipale, ad esempio. Ma Lei sa signor Sindaco e Giunta comunale che i nostri figli valgono infinite volte di più!!!!! Non provate un tantino di vergogna quando da anni, prendete si scellerate decisioni? Vergognatevi, ve lo ripeto dal profondo del mio addolorato e sanguinante cuore. Spero tanto che prima o poi sul Comune di Matera venga eletto un Sindaco o qualche Assessore con un figlio disabile. Solo allora forse qualcosa si muoverà. Intanto i nostri figli sono vittime involontarie, di questa politica o pseudo tale, non basta che lo sono già per causa dell’handicap! Ed insieme ai nostri figli anche noi famiglia si resta vittime della vostra insensibilità. La civiltà di una città la si vede soprattutto da come tratta i propri figli più deboli. A proposito, dove avete trovato i 30.000€ per la notte bianca nei Sassi? A noi avete risposto che non avevate soldi per soddisfare le necessità del Centro. Per i cani i soldi ci sono, per gli eventi mondani ci sono!!! Per le notti bianche, anche!!! Per tante altre stron… fesserie, pure!!! Ah ok, qui si parla di esseri umani!!! Ma ce l’avete una coscienza??!! Esaminatela per cortesia. Buona estate a voi e famiglia. La nostra, come sempre, ce l’avete rovinata!!!!
Tommaso Giusto
loscorso anno la Antonicelli aprì il centro anche ad Agosto ed ha ereditato un pesante fardello quello di riuscire a mettere le basi per l’ITI preparato dalla Antonicelli:Asse7 – Inclusione sociale
− 9A.9.3 Aumento, consolidamento e qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali
− 9B.9.4 Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo
Importo presunto 4.500.000 € ed Asse8 – Istruzione
− 8.10.7 Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici
− 8.10.8 Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi
Importo presunto 1.800.000 €…….stiamo a vedere che succede
Gentili tutti,
come al solito ognuno è sulle proprie più che legittime posizioni. Apertis verbis vi ricordo:
1: che il centro è per disabili gravi e non accoglie proprio casi gravi, qualche ospite non dovrebbe stare lì de iure;
2: il centro ha pochi posti e accoglie sempre le stesse persone, i casi gravi restano a casa tutto l’anno, consuetudo est altera natura;
3: occorre ampliare il centro ad altri utenti, errare humanum est, perseverare autem diabolicum;
4: il centro deve accogliere anche disabili gravi di età compresa fra 14 e 18 anni, per i quali, seguendo i ragionamenti di Giusto, “è agosto tutto l’anno”, est modus in rebus. Per tali persone non c’è nulla.
Valutiamo pure benefici e problemi ma non siamo egoisti e lavoriamo per priorità, iniquum est collapsis manum non porrigere.
Grazie.
Per la fascia 14-18 anni, ricordando l’obbligo scolastico posto a 16 anni, qui vanno fatti progetti estivi nel vuoto scuola personalizzati: da 14 anni in su i centri estivi non accolgono più i diversamente abili (centri”estivi” che ricordo sono pagati dalle famiglie anche in presenza dell’assistente e che chiudono tutti nelle due settimane centrali di agosto!!!).
Per disabili 16-18 anni non scolarizzati, identico diritto a frequentare l’unico centro della città.
Qui occorre riprendere tutta la filiera per la parte socio-assistenziale da 3 mesi all’età adulta e al dopo di noi a garantire i diritti di tutti, agosto cosa?, Katia chi????