Adriano Pedicini, consigliere comunale Forza Italia, in una nota denuncia le difficoltà delle famiglie di ragazzi disabili a causa della chiusura ad agosto del centro comunale Rocco Mazzarone.
“In questi giorni ho seguito la protesta silenziosa di alcune famiglie di ragazzi con handicap grave, che hanno trascorso le mattine assolate d’agosto nel comune di Matera. Puntualmente il 1 agosto il centro chiude senza che alcuno si ponga il problema di reperire piccole risorse aggiuntive in modo da assicurare l’assistenza a sfortunati ragazzi anche in questo periodo, costretti e chiusi nel loro ambito famigliare. Ma le difficoltà non sono solo di ordine economico, perché piccole cifre per tenere aperto un centro anche ad agosto non sono proibitive da reperire, vi è una mancanza di sensibilità”. Di seguito la nota integrale.
Il centro comunale Rocco Mazzarone, che accoglie ragazzi con handicap gravi chiude due mesi l’anno: alcune settimane nei periodi festivi, Natale, Pasqua ed altre festività; agosto per tutto il mese. Le famiglie di tanti ragazzi che hanno bisogno di assistenza, di inserire i loro sfortunati ragazzi in incontri di socializzazione e animazione, in questo intero mese di ferie trovano le porte sbarrate, il centro non funziona, la disabilità va in vacanza e anche l’handicap deve prendersi le ferie. Magari tutto ciò fosse possibile, la realtà e ben più amara, tutto è riversato sulle famiglie che non trovano alcuna possibilità di assistenza in questo mese, non possono concedersi neanche un ora di svago e conoscono una vera e propria crisi. Mentre l’intera collettività programma le ferie loro sono costretti a stare in casa con i loro ragazzi, nessuna vacanza, dalla mattina alla sera insieme a loro. A soffrire maggiormente sono quei disabili che hanno necessita di un’attività compensativa, gratificante e socializzante che dia anche un senso a una lunga giornata, che li rende più irrequieti e insofferenti. Il centro diurno per molti di loro rappresenta l’unica occasione per uscire di casa e ritrovarsi in un ambiente diverso e stimolante. Per questa situazione, un gruppo di genitori di ragazzi con handicap grave ha deciso di protestare e sostare all’interno del comune con i loro figli, una protesta silenziosa e dignitosa, fatta quantomeno in un ambiente climatizzato, al solo scopo di cercare di sensibilizzare l’amministrazione comunale al problema, affinché si consideri che sul tema vi è bisogno di attenzione e di risorse aggiuntive tali da assicurare un servizio per tutto l’anno. La gestione del centro è affidata con bando pubblico ad una società che per contratto deve gestire il centro per un periodo minimo di 10 mesi l’anno e per una spesa di 194.000 €, (circa 16.000 € mensili). Puntualmente il 1 agosto il centro chiude senza che alcuno si ponga il problema di reperire piccole risorse aggiuntive in modo da assicurare l’assistenza a sfortunati ragazzi anche in questo periodo, costretti e chiusi nel loro ambito famigliare. Ma le difficoltà non sono solo di ordine economico, perché piccole cifre per tenere aperto un centro anche ad agosto non sono proibitive da reperire, vi è una mancanza di sensibilità sulle questioni sociali, basterebbe qualche “festicciola” in meno per risolvere la questione, la scelta è in capo a chi governa. È anche vero che la crisi economica e i tagli ai bilanci di servizi sociali hanno portato sempre più persone a rimanere sole col loro stato di salute, però c’è da stupirsi quando si osservano settori dove la spesa pubblica evidenzia uno sfrenato e poco giustificato esborso di denaro, quando la cosa pubblica viene sperperata ed elargita senza parsimonia. Il problema è soprattutto culturale, prima ancora che economico e politico, è questione di coerenza, una scelta di vivere i valori della diversità, una battaglia contro ogni emarginazione ed un riguardo della persona più di tutto se disabile, rispetto esteso con maggior intensità a quelle famiglie che di loro devono aver amore e cura.
Adriano Pedicini, consigliere comunale Forza Italia