La firma del Protocollo d’intesa nel corso di una conferenza stampa, questa mattina, presso la sede del Consiglio regionale. Presenti, oltre al Garante, Antonella Paterna, Anna Maria Sodano amministratrici della Job Enterprise e Enrico Sodano direttore creativo e autore del progetto.
“Diceva il pedagogo, medico e scrittore polacco Janusz Korczak: non è obbligo della società aiutarmi ma è mio dovere prendermi cura del mondo e dell’ambiente”. Così ha esordito il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel presentare l’iniziativa che rientra nell’insieme di interventi sul territorio che “hanno come obiettivo prioritario quello di promuovere, sviluppare e rafforzare azioni e interventi diretti alle nuove generazioni, ma anche alla popolazione adulta affinchè si raggiunga la più ampia consapevolezza della responsabilità civile di cui si è protagonisti in merito alle scelte che riguardano il futuro”.
Questa mattina la firma di un Protocollo d’intesa tra Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano e la “Job Enterprise società cooperativa”, nella persona dell’amministratrice, Antonella Paterna.
Tre gli attori protagonisti dell’iniziativa: Garante, Job Enterprise e il direttore creativo del progetto, Enrico Sodano. Il Protocollo e tutte le azioni che ne scaturiranno sono il frutto dell’esperienza e del patrimonio di conoscenza sulle generazioni che portano le memorie ed il format delle 22 edizioni del Trend Expo, oggi Trend, ideata e creata da Enrico Sodano, specificatamente dedicata alla responsabilità civile, futuro delle generazioni e dell’esperienza e capacità organizzative e di coordinamento nella gestione della cooperativa di produzione e lavoro “Job Enterprise” di Potenza, rappresentata nell’occasione anche da Anna Maria Sodano, altra amministratrice della società. Tutto questo considerando che il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha, tra le sue finalità, quella di promuovere la cultura del rispetto dei sogni delle generazioni e la loro tutela, la non discriminazione, la pari dignità e tutela delle minoranze e dei più deboli, orientandoli verso scelte responsabili e sostenibili.
“La Cooperativa Job Enterprise – ha sottolineato il Garante – dispone di un prodotto innovativo di metodologia applicata all’orientamento, alla formazione ed al lavoro e promuove azioni di sistema rivolte al potenziamento della cultura della responsabilità civile, della sicurezza e della legalità e dispone di capitale umano e di procedure operative in grado di promuovere il benessere individuale e sociale e di operare in sinergia con la rete territoriale per costruire progetti di vita e di lavoro dei giovani e degli adulti”.
“Lo scopo precipuo del Protocollo – ha detto Giuliano – consiste nell’individuare quale oggetto principale dell’intesa la collaborazione in quanto itinerario metodologico funzionale alla realizzazione di iniziative finalizzate a sviluppare nei giovani la cultura della sicurezza, dell’impegno, del benessere ed il senso di responsabilità civile e sociale connessi all’esercizio della Cittadinanza attiva. Nel pieno rispetto dell’autonomia e dei propri ruoli – ha precisato il Giuliano – i soggetti attori dell’iniziativa intendono promuovere, sviluppare e rafforzare azioni e interventi diretti alle nuove generazioni ed alla popolazione adulta indirizzati alla responsabilità civile concernente le scelte per il futuro”.
Enrico Sodano ha rilevato che è indispensabile “favorire nelle generazioni di tutte le età la consapevolezza di una personalità che abbia piena disponibilità di se stessa e cioè autonomia, iniziativa, equilibrio, sicurezza e senso di responsabilità civile. Diffondere informazione tradizionale e sociale utile ad affrontare l’oggi e il domani (ingegno, impegno, economia collaborativa, innovazione sociale, auto-impiego, bene comune). Favorire, inoltre, la costruzione della scuola come il principale spazio di crescita umana, civile e professionale dello studente, la lotta al fenomeno della dispersione scolastica, la prevenzione e la rimozione dei disagi giovanili e l’integrazione, costruendo itinerari didattici su cinema, teatro, fumetto e creatività studentesca”.
Il bisogno impellente è sì di enunciare ma, soprattutto, di mettere in pratica le azioni ideate e previste. “Le parti – ha specificato Sodano – collaboreranno alla realizzazione delle attività riguardanti vari temi pregnanti, dalla cultura della legalità, etica pubblica, sicurezza fino alla integrazione al linguaggio del teatro per parlare ai giovani di lavoro e futuro. La costituzione, poi, dei laboratori dedicati al disagio giovanile, senza omettere i racconti della memoria generazionale in musica, immagini e video. ‘Il nutrimento del turista’ andrà dalle risorse del territorio al rispetto per l’ambiente ed alla valorizzazione delle produzioni e risorse locali. Di qui scaturisce in modo assolutamente naturale: la storia delle generazioni. L’arte di vendere l’aspirapolvere nel deserto, vale a dire passare dall’orientamento collegato al valore legale del titolo di studio, al ‘diventa ciò che sei’. Artigiani della strada e artisti insieme per far rivivere la tradizione di un mestiere antico che affascina le generazioni”.
“I Percorsi per la valorizzazione delle attività preventive e rieducative – ha proseguito Enrico Sodano – si accompagneranno, in questo lungo e ammiccante percorso, ai grandi temi che hanno accompagnato la crescita delle classi dirigenti in Italia, alla Smart Education: ricerca e innovazione per la qualità della vita delle future generazioni, all’educazione alla partecipazione ed al team: quando lo sport è ‘famiglia’, ‘temperamento’ e ‘valorizzazione delle proprie inclinazioni’. In una società che disperde molti dei valori che pure dovrebbero caratterizzarla – ha esplicitato Sodano – occorre spostare l’attenzione sul contenuto, ricordando che sogno e desiderio sono due cose distinte e separate in un contesto in cui l’informazione, spesso, diviene ridondante. Si vuole lavorare sull’area vasta, laddove c’è spazio per pensare, creare e confrontarsi, cogliendo le ambizioni delle generazioni”.
Le competenze di ciascuno dei firmatari saranno complementari e trasversali per l’attuazione, la messa a regime e l’implementazione del Protocollo, al fine di rendere le attività trasferibili e misurabili in termini di buone pratiche e ricadute nei territori dell’intera Basilicata. “La sottoscrizione del Protocollo – hanno concluso i convenuti – sottende anche allo sviluppo di una rete tra le istituzioni che curano il disagio giovanile e la rieducazione dei giovani o la loro integrazione”.