Un cittadino bernaldese in una nota inviata al presidente dell’Unpli Basilicata, Rocco Franciosa, esprime il suo rammarico per i criteri di selezione adottati per il bando del Servizio Civile avviato dall’Unpli per la copertura di 4 posti all’interno della Pro Loco di Bernalda. Di seguito la nota integrale.
Segnalo un increscioso episodio che mi vede coinvolto in prima persona. Ho inviato qualche mese fa attraverso la piattaforma dedicata del Servizio Civile (www.serviziocivile.gov.it) la domanda per partecipare ad un progetto di Servizio Civile Universale presso la Proloco della mia città, Bernalda.
Attraverso la piattaforma sono riuscito ad inviare regolarmente la documentazione richiesta e la mia domanda risultava idonea ad essere elaborata, ragione per cui è stata accettata senza riserva.
A mio parere siamo di fronte ad irregolarità che si sarebbero verificate in fase di selezione da parte dell’UNPLI Basilicata.
A quanto pare sarei stato escluso perché è necessario, secondo l’Unpli Basilicata, disporre del Diploma di maturità che io non possiedo.
Nel formulario telematico dedicato, quello ufficiale del Governo Italiano per intenderci, veniva specificato che i ragazzi che non possiedono il suddetto titolo di studio, godrebbero di diritto, di un punteggio più alto ai fini della selezione, in quanto categoria svantaggiata. Perché, non dimentichiamolo, il Progetto di Servizio Civile Universale ha lo scopo di aiutare i giovani all’inserimento nel mondo del lavoro.
Perché il dottor Franciosa non ha applicato il regolamento nazionale invece di fare riferimento ad un presunto regolamento regionale che in realtà non sono riuscito comunque a trovare sul sito dell’Unpli Basilicata?
È evidente che noi cittadini lucani necessitiamo di maggiore lealtà nei criteri di selezione e soprattutto di trasparenza nella gestione dei fondi pubblici ed è per questo che sono determinato ad andare fino in fondo alla questione, fino a quando le circostanze non saranno chiarite.