“Le nostre presenze di carità esprimono condivisione, promozione, coinvolgimento comunitario, impegno sociale e politico, preferenza per i più giovani? E’ una delle domande del fondatore della Caritas, Don Giovanni Nervo, che mi ha colpito, su cui ho riflettuto e a cui ho sentito il dovere di rispondere, nel mio piccolo, in occasione del 41° Convegno nazionale delle Caritas Diocesane che si è tenuto in questi giorni a Scanzano.”
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Lotta allo spreco alimentare, educazione al consumo, solidarietà, valori. Questi i temi di confronto – prosegue Braia – in questi giorni di congresso nazionale che sposano quanto abbiamo provato a mettere in pratica in questi anni con il nostro agire.
Ecco perché condividere, con gli operatori Caritas provenienti da tutta Italia, i frutti della nostra terra, che sono anche frutti del dignitoso lavoro di tanti imprenditori del comparto agroalimentare, è stato per me un onore.
Convinto che dare o restituire speranza alle nostre comunità riscoprendo una dimensione educante, con un rinnovato investimento nella formazione e sulla cultura sia una delle strade che dobbiamo continuare a percorrere, in questo periodo di forti cambiamenti e confusione sociale.
Ho ritenuto infatti doveroso, dopo aver ricevuto in Dipartimento la garbata richiesta da parte degli organizzatori, offrire comunque personalmente, con l’aiuto di alcuni sponsor, i prodotti tipici della Regione Basilicata per la cena del 27 marzo al fine di far conoscere e gustare quanto di meglio offre la nostra terra agli oltre 600 partecipanti da tutta Italia, proprio per continuare nel solco di quanto abbiamo sempre messo in campo, in queste occasioni, con il Dipartimento Agricoltura stesso.
Il tema “Carità è Cultura” scelto per il Convegno che la Caritas ha fortemente voluto tenere in Basilicata proprio nell’anno della Capitale Europea della Cultura 2019, identifica esattamente i valori di cui tutto il nostro territorio regionale è portatore, vale a dire, una lunga e profonda tradizione di “Cura dell’Umano”.
Avere cura – conclude lmAssessore Braia – è trasmettere con ogni atto ed ogni gesto cultura e carità, anche attraverso il cibo che è un atto “politico” di coinvolgimento dei cittadini e delle persone e, soprattutto, di condivisione e dono. Avere cura è mettere in atto sempre gesti concreti di carità in funzione della comunità. Abbiamo voluto semplicemente offrire, attraverso i prodotti dell’agroalimentare lucano un momento di condivisione fraterna ma anche di valorizzazione di ciò che i nostri agricoltori, con il loro quotidiano lavoro, fanno per contribuire a nutrire il mondo, orgogliosi della peculiare identità della terra di Basilicata.”
I ringraziamenti a quanti hanno contribuito a sponsorizzare la serata: la FIC/URCL Sezione Provinciale di Matera con gli chef Giovanni Fiore e Battista Guastamacchia che hanno messo a disposizione le loro brigate, l’Azienda Tipica di Montescaglioso per le melanzane e i lampascioni, l’Azienda Boschi e Contrade di Matera per le confetture, i Supermercati DOC di Matera per il Pecorino di Moliterno, il Salumificio Antonio Carbone di Tricarico per la carne e i salumi lucani.