Celebrata questa mattina a Rifreddo di Pignola la Giornata della cooperazione lucana di Confcooperative Basilicata Dai cooperatori lucani l’appello a istituzioni e privato sociale: «non bastano i programmi e i nomi, la Basilicata metta al centro lo stile cooperativo, unica via per una crescita vera e sostenibile».
“Abbiamo cura del Paese” è questo il tema che ha animato i laboratori e i tavoli di lavoro della convention di Confcooperative Basilicata. Sono tante, infatti, le cooperative che in Basilicata investono risorse economiche e intelligenza per curare le ferite e coltivare le opportunità della regione. È così che Confcooperative Basilicata si prende cura di chi ha cura delle tante comunità che abitano il territorio regionale: oltre 250 cooperative, con 20mila soci e un valore della produzione che tocca i 300 milioni di euro.
Dopo i saluti del sindaco di Pignola Antonio De Luca e di don Giordano Stigliani, assistente ecclesiastico regionale, il presidente di Confcooperative Giuseppe Bruno ha introdotto le tre parole chiave che hanno dato il via alla convention: Cura, bellezza e cooperazione. I partecipanti sono così entrati nel vivo della giornata e invitati a declinare queste tre parole all’interno dei quattro Laboratori di idee. I laboratori tematici hanno favorito il dialogo di esperti e istituzioni con le cooperatrici e i cooperatori lucani. Nei laboratori sono state definite quindi le sfide e le azioni concrete che in ciascun ambito tematico impegneranno Confcooperative Basilicata nella ormai prossima stagione congressuale.
Nutrita la partecipazione di cooperatori, dell’associazionismo, di esperti ed esponenti della politica e delle istituzioni, vedendo presenti – tra gli altri – Roberto Cifarelli, consigliere regionale, Tommaso Coviello, consigliere regionale, Luca Braia, consigliere regionale, Canio Sabia, direttore generale del dipartimento Sviluppo economico, Andrea Bernardo, presidente dell’Anci, Donato Di Stefano, direttore CIA, Donato Pessolano coordinatore regionale Azione, Maria Pistone assessore Politiche Sociali, scuola e contenzioso di Matera, Antonio Di Gennaro, Regione Basilicata, Salvatore Panzano, CSV Basilicata.
«La cooperazione, prima che formula giuridica, è una scelta culturale» ha commentato Cosimo Latronico, assessore regionale, che ha voluto seguire personalmente i lavori dei quattro laboratori di idee. «Scegliere di mettersi insieme per rispondere a bisogni comuni, mettendo insieme risorse creative, naturali e umane, per fare impresa: è quello di cui hanno bisogno i nostri paesi, le nostre comunità – continua Latronico – la cooperazione autentica è animatrice di sviluppo essenziale in Basilicata»
Laboratori di idee
Il tema del primo laboratorio di idee è stato “cultura, turismo, aree interne e cooperative di comunità” è stato introdotto da Vincenzo Viola, esperto aree interne. Ad animare il laboratorio anche Irene Bongiovanni, presidente nazionale Confcooperative cultura turismo sport; Giampiero Lupatelli, Caire; Giuseppe D’Onofrio, Centro nazionale studi urbanistici; Lucia Surano, presidente Confcooperative cultura turismo sport Basilicata; Rocco Fiorino, coordinatore Confcooperative habitat Basilicata. Diverse le realtà cooperative operanti in questo settore che hanno raccontato la loro esperienza. La moderazione del laboratorio è stata affidata ad Antonello Lombardi, giornalista, mentre la sintesi a Mariano Marcogiuseppe di Confcooperative Basilicata, che così riassume quanto emersa «la necessità di cogliere lo sviluppo e la crescita come azione processuale e sostenibile, e la necessità di cooperare tra i diversi attori sociali sul territorio: dagli enti pubblici, ai privati fino alle stesse cooperative per rendere le aree interne destinazioni cultuali, turistiche e di sviluppo. Ciò è possibile solo con la formulazione di nuovi modelli di gestione per garantire durabilità e crescita dei territori e di tutti gli attori coinvolti»
Welfare e sanità di prossimità è il tema del secondo laboratorio, introdotto da Andrea Bernardo, presidente Anci Basilicata. Protagonisti del laboratorio, insieme alle cooperative operanti nel welfare e nella sanità lucana, sono stati Vincenzo De Bernardo, direttore Confcooperative Fersolidarietà; Silvia Frezza, direttore Confcooperative Sanità nazionale; Michele Plati, presidente Confcooperative Federsolidarietà Basilicata; Michele Cataldi, coordinatore Confcooperative Federsanità Basilicata; Marilene Ambrosetti, coordinatrice ambito territoriale sociale di Potenza; Caterina Rotondaro, coordinatrice ambito territoriale sociale di Matera; Caterina Cerbino, coordinatrice ambito territoriale sociale Lagonegrese Pollino; Anna Ventura, coordinatrice ambito territoriale sociale Alto Basento. A moderare il laboratorio il giornalista Nico Basile, mentre la sintesi è stata affidata a Giuseppina Conte e a Domenica Lapolla di Confcooperative Basilicata. Dal laboratorio è emerso occorre «investire con più coraggio su co-progettazione e co-programmazione. Serve una politica del welfare che preveda parte attiva le cooperative sociali come portatrici non solo di bisogni, ma anche di know-how»
Il terzo laboratorio ha concentrato le proprie riflessioni su “Comunità energetiche, sviluppo rurale e sostenibilità”, guidati da un’analisi del contesto regionale offerta da Annalisa Percoco, FEEM e
Vittorio Restaino, Regione Basilicata. Tra gli interventi programmati Maria Adele Prosperoni, capo servizio ambiente ed energia Confcooperative; Vito Sciancalepore, direttore Confcooperative Fedagripesca; Antonio Amato, direttore Confcooperative consumo e utenza; Paola Ferrara, ufficio sostenibilità Confcooperative nazionale; Andrea Badursi, presidente confcooperative Fedagripesca Basilicata; Michele Lapadula, presidente Confcooperative Federlavoro e servizi Basilicata; insieme alla voce delle cooperative lucane. Ha moderato il laboratorio il giornalista Gianluca Pizzolla, mentre la sintesi è stata affidata a Salvatore Pecchiadi Confcooperative Basilicata, che commenta: «serve una maggiore semplificazione legislativa e amministrativa per agevolare lo sviluppo rurale e la nascita delle comunità energetiche. Occorre allo stesso tempo prevedere delle premialità per il circuito aggregato».
Il quarto laboratorio si è occupato di “Credito e sviluppo per le giovani generazioni”, prendendo le mosse dall’analisi di contesto offerta da Carmelo Petraglia, Svimez. Sono intervenuti Giorgio Costantino, direttore generale BCC Basilicata; Antonio Marino, coordinatore Giovani Cooperatori Confcooperative Basilicata; Canio Sabia, Direttore Generale dipartimento sviluppo economico, lavoro e servizi Regione Basilicata. Anche in questo laboratorio le vere protagoniste sono state le cooperative lucane. Il giornalista Filippo Olivieri, ha moderato il laboratorio, mentre Antonio Candela, di Confcooperative Basilicata, ha così riassunto le proposte emerse: «serve investire sulla educazione alla cultura del credito e sulla formazione del management alle nuove opportunità offerte dal PNRR e Fondo di Coesione perché possano essere sfruttate a pieno»
Dialoghi cooperativi
Il pomeriggio i lavori sono tornati in plenaria, per la sintesi delle proposte emerse all’interno dei laboratori e per delineare insieme le linee guida della prossima fase congressuale di Confcooperative Basilicata. Idee e proposte sempre ancorate ad una lettura del reale, aiutati in questo da Pierpaolo Prandi, del Centro studi Fondosviluppo Roma, che ha aiutato i partecipanti a misurare ogni prospettiva a dati e numeri che descrivono l’incidenza attuale della cooperazione lucana sull’economia regionale, oltre che nella costruzione del fondamentale tessuto sociale.
È stata importante ed appassionata la partecipazione al panel di confronto aperto previsto nella seconda parte del pomeriggio. Un momento di confronto e dialogo schietto e costruttivo che ha coinvolto le tante voci della cooperazione lucana con il mondo delle istituzioni, della politica e delle diverse organizzazioni di categoria presenti.
«La cooperazione diventi stile e metodo di chi quotidianamente lavora al futuro della nostra regione, lo stile che anima la vita delle nostre cooperativa è un’opportunità per tutti, amministratori, tecnici e istituzioni» a ribadirlo con convinzione è Giuseppe Bruno, presidente di Confcooperative Basilicata. «La straordinaria presenza di oggi rileva questa strada non solo è possibile, ma è già patrimonio condiviso, che va coltivato con ancora più determinazione e coraggio – continua Bruno – Il confronto che oggi ha animato il nostro lavoro non è soltanto un momento di ispirazione, ma soprattutto impegno comune per la costruzione di assi ulteriori su cui poter puntare. Sono proposte che concretizzeremo, non solo attraverso l’azione confederale, ma in pieno stile cooperativo – appunto – insieme alle amministrazioni e alle istituzioni».