Sono oltre cinquanta le coperte realizzate a mano e donate dall’associazione La nuova Cittadella di Bucaletto alla Protezione civile di Potenza. Ieri pomeriggio è avvenuta la consegna da parte della presidente Michela Marino al responsabile della Protezione civile comunale, Pino Brindisi, nella sede dell’associazione.
Il progetto, lo ricordiamo, nacque in seguito alla copiosa donazione di un quantitativo ingente di lana da parte di Enzo Alagia, titolare di una fabbrica di maglieria della città capoluogo. Da lì nacque l’idea di invitare chiunque sapesse lavorare a maglia a realizzare coperte di lana da inviare ai profughi della guerra russo-ucraina. “Intessiamo coperte di umanità”, avviato lo scorso mese di marzo, ha prodotto risultati entusiasmanti. Numerosa è stata infatti la partecipazione di volontari che hanno donato il proprio tempo alla causa, realizzando coloratissime coperte di lana di tutte le dimensioni. «Una risposta importante, ha detto Brindisi sorpreso nel vedere il numero di coperte impilate nei locali dell’associazione, che testimonia il senso di solidarietà del popolo lucano. È importante che questa risposta sia venuta proprio da Bucaletto, rione simbolo della generosità, che oggi lancia un grande segnale di rinascita». Anche se è arrivata la bella stagione, non è terminata l’emergenza nel cuore dell’Europa che continua a colpire le popolazioni in fuga da quei territori. La catena di solidarietà continuerà ad inanellarsi unendo luoghi distanti ma solo geograficamente.
«Una manifestazione che ha unito le persone, che ne ha intrecciato le vite, che ha creato nuove occasioni di incontro e ha fatto nascere nuove amicizie». Questo il pensiero espresso dalla Marino che con gioia ha raccolto il grande spirito di collaborazione scaturito dal suo appello. Non ci sono state solo le donne che hanno trascorso le proprie serate invernali a confezionare coperte, scialli, sciarpe e cappellini, ma anche gli uomini che si sono offerti di trasformare le matasse in gomitoli ingegnandosi a strutturare arcolai moderni con materiale di risulta. E poi tante le associazioni che hanno aderito al progetto realizzando i propri morbidi manufatti come il Polo artigiano artistico, il gruppo di Azione Cattolica adulti di Villa D’agri, le donne del CIF, le signore di Sant’Angelo le Fratte, il gruppo donne artigiane di Brienza. Tutta una comunità si è unita intorno a questa grande officina di sincera e profonda umanità. Un’esperienza che ha germogliato una nuova gemma, un laboratorio di maglieria che partirà dal prossimo mese di giungo e che sarà tenuto, una volta alla settimana, da Donata Telesca, coordinatrice ed esperta del settore. Un modo per proseguire a tessere e intessere reti tra persone con la lana e i cotoni donati dall’imprenditore potentino.