Di seguito la nota inviata dalla Presidente del Rotaract Club Matera, Marica La Cava, a sostegno del Service Charity.
È la prima volta dalla sua fondazione, che un medico donna sia alla Presidenza del Rotaract Club Matera. Questo è conciso, per volontà del caso o del destino, con l’istituzione di un Service, il Charity, che promuove la raccolta di capelli per la creazione di parrucche da donare a donne che ne hanno necessità a causa di una malattia o della sua cura.
Tutto questo non ha potuto non toccarmi in prima persona. Ogni giorno mi trovo, infatti, ad affrontare dall’altra parte della scrivania, una malattia cronica e degenerativa, che colpisce prevalentemente le donne. Quello che mi capita di ascoltare dalle donne che vivono la malattia è che questa toglie ai giorni luce e colori, si trasforma in un pensiero fisso, gli appuntamenti e gli esami finiscono per scandire il tempo, dunque la vita. La malattia diventa quindi protagonista, tutto non fa che ruotare attorno ad essa. Quello che io mi sento di dire ogni volta è che lo sforzo da compiere è proprio evitare che ciò accada: ovvero la malattia deve occupare solo una parte dell’esistenza, non deve togliere spazio agli interessi, alle passioni, al lavoro, all’amore. Deve essere tenuta ai margini, bisogna sì conviverci, ma non lasciarla mai dilagare, altrimenti questa macchia nera non fa che espandersi e imprigionare l’io e la vita.
Mi rendo conto che questo è più facile quando la malattia è un fatto interno, un mostro presente ma invisibile, del quale si avvertono i segni ma non lo si vede. Diverso e peggiore è il discorso quando una patologia o una sua cura comportano cambiamenti estetici, soprattutto per una donna, conferendole un segno della sua presenza, vissuto spesso come un marchio, un dolore che si somma ad altro dolore. Perdere i capelli diventa dunque un doppio segno di sconfitta, un punto a favore del male, al punto da scoraggiare addirittura qualcuno ad intraprendere una cura.
Che possiamo fare allora di fronte a tutto questo? Tutte possiamo dare il nostro piccolo contributo: possiamo intrecciare i capelli, quando decidiamo di tagliarli, per i motivi più disparati, e decidere di donarli. Verranno trasformati in parrucche donate a loro volta a donne che affrontano un momento di difficoltà.
È questa una battaglia delle donne per le donne, che ci coinvolge in prima persona e non ci può lasciare indifferenti. È un’iniziativa bellissima, che tocca le corde della femminilità e della solidarietà, dell’aiuto reciproco in una battaglia comune.
Per aderire, è sufficiente donare una treccia o una coda di capelli di circa 25 cm, presso i parrucchieri materani che hanno aderito all’iniziativa ed espongono la locandina mostrata in foto.
Per tutti i saloni del taglio che desiderano unirsi a noi, è possibile ancora offrire la propria disponibilità.
Per qualsiasi informazione inviate una mail a marica.lacava@gmail.com
Intrecciamo la speranza!