Coronavirus, Fase 2, Uil Fpl: “Preocuppazione per dipendenti Cooperative sociali”. Di seguito la nota integrale.
A pochi giorni dall’inizio della fase 2, nessuno si è preoccupato se e come riprendere il servizio domiciliare agli anziani, ai disabili e ai minori, e, più in generale, a quelle categorie bisognose di aiuto. Un settore che, nonostante la sua importanza sociale, vive ancora nell’ombra, soprattutto nel corso di questa pandemia.
La Uil Fpl, perciò, ritiene gravissima e inaccettabile la situazione in cui versano centinaia di dipendenti delle Cooperative sociali, che si trovano ormai senza lavoro da quasi due mesi, ma, cosa ancor più grave, senza una prospettiva di ripresa e senza un soldo in tasca. Ebbene ricordare alle istituzioni in indirizzo che, la maggioranza di questi lavoratori da due mesi non percepisce alcuna retribuzione né dalle cooperative sociali e né dagli enti previdenziali sotto forma di cassa integrazione.
Il problema sociale che investe tali lavoratori va ovviamente esteso a tutte quelle famiglie bisognose che, ormai da troppo tempo non ricevono più alcun aiuto. Tale fabbisogno purtroppo non si interrompe con l’emergenza Covid-19 anzi rimane, ed in alcuni casi si aggrava, tanto che le famiglie sono costrette a soddisfare privatamente a tale fabbisogno. Oltre al danno si aggiunge anche la beffa.
Ora, al netto di quanto sopra scritto, la scrivente chiede alla Regione e ai Comuni di programmare da subito, il modo con cui riprendere tale servizio domiciliare in totale sicurezza sia per i lavoratori che per gli utenti.