In Basilicata, regione petrolifera terreste più ricca d’Europa, scatta la card-idrocarburi di 100,70 euro, destinata ai 270.000 patentati lucani.
Dal 18 febbraio 2012 diventa spendibile il bonus-benzina di 100,70 euro. Unn provvedimento definito da alcuni una elemosina ad personam, una umiliazione che ha richiesto lo spreco di 33 milioni di euro –
E, alloro, c’è chi propone di devolvere il contentino in progetti di solidarietà per la lotta contro il cancro e contro la povertà.
“Bonus-benzina. Elemosina ? No, grazie ! … piuttosto progetti di solidarietà”. E’ quanto propone “Umiliati e indignati”, il gruppo promotore della campagna regionale “Oil-day”, in tournèe con i testimonial Ulderico Pesce e Antonio Infantino”.
La Basilicata reclama una governance diversa sul petrolio estratto dal territorio. Non ridotta alla svendita delle proprie risorse territoriali e all’elemosina ad personam. Con il suo 78,5% del petrolio terrestre nazionale la Regione è oggi il più ricco giacimento petrolifero terrestre d’’Europa.
“Oil-day”, la campagna regionale che è andata girando nei Comuni della Basilicata con la tournèe spettacolare degli artisti e testimoniala Ulderico Pesce e Antonio Infantino, è promossa da un gruppo locale di professionisti umiliato e indignato per il provvedimento del bonus-benzina che riduce il “diritto individuale” della popolazione ad una pro-quota sulla ricchezza petrolifera regionale ridotta aduna elemosina di 100,70 euro.
“Oil-day” invita i 270.000 patentati lucani beneficiari a devolvere l’importo miserevole della card-idrocarburi a favore delle benemerite associazioni regionali che si battono contro il cancro (L.I.L.T. o A.Nt.T.) e la povertà (C.I.L.A.P. e Basilicata-Mozambico).
Obiettivo minimo dichiarato 10.000 card-elemosina in progetti di solidarietà.
Se questo obiettivo sarà raggiunto, si passerà, come secondo atto, ad un referendum regionale d’iniziativa popolare che punta ad adeguare le royalties alla media mondiale e a cambiare le logiche di controllo sul petrolio estratto e sui rischi all’ambiente e alla salute, attualmente affidate alla stessa compagnia estrattiva (ENI) e a carrozzoni regionali di nomina politica.
Dal 18 di febbraio, scatta l’accredito governativo di 100,70 euro sulla card-idrocarburi rilasciata da Poste Italiane spa. I 270.000 patentati lucani, “titolari della carta di credito” … del miserevole importo da spendere in benzina, decideranno se reagire alla beffarda elemosina ad personam o se devolverla in progetti di solidarietà.
La card nominativa prepagata potrà essere donata presso le sedi regionali LILT, ANT, CILAP o Basilicata-Mozambico, con le cui rappresentanze il gruppo promotore ha stipulato un protocollo d’intesa.
Sarà un gesto concreto per misurare l’indignazione della popolazione e un test sul grado di solidarietà dei Lucani. Una Regione che a valere delle proprie risorse petrolifere meriterebbe un sollievo alle drammatiche sue vecchie e nuove condizioni di povertà.
I promotori lanciano messaggi di fiducia e calcolano un bonus adeguato che riconosca alla popolazione il “diritto individuale” di partecipare alla ricchezza petrolifera su terra ferma più grande d’Europa, per una pro-quota calcolata sulla media delle percentuali mondiali delle royalties che sarebbe di 13.680 euro, destinata magari alle 320.607 famiglie lucane, piuttosto che ai singoli patentati.
Oil-day in tournèe regionale
Dal 24 dicembre a Scanzano Jonico, il Comune indicato anni fa come sito nazionale delle scorie radioattive, e successivamente, fino all’ultimo spettacolo tenutosi il 21 gennaio a Matera, si sono esibiti i testimonial della campagna “oil-Day” promossa dal gruppo “Bonus-benzina. Elemosina ? No, grazie ! … piuttosto progetti di solidarietà”, in una serie di tappe che hanno percorso i Comuni della Regione.
Ulderico Pesce, attore teatrale, ha portato in scena “Attenti al cane” il testo che recita il cane “stroppiato” a 6 zampe dell’ENI e Antonio Infantino, il guru dei Tarantolati di “Tricarico” accompagnato dalla percussione dei timpani e dal cupa-cupa ha cantato la “Gatta Mammona” … chi fu a decidere le royalties più basse del mondo … la Regione ? … lo Stato ? …e allora chi fu !? … la “gatta mammona” !
Una campagna di sensibilizzazione regionale per richiamare la popolazione lucana a domandarsi che c’è dietro il bonus-elemosina di 100,70 euro e per annunciare che la Basilicata ha una marea di oro-nero ed è certamente più ricca di quanto i propri governanti lasciano credere.
In questa terra permane una gestione gestione basata su “ forca, farina e festa” e davvero non se ne può più.
La Basilicata, regione petrolifera terrestre più ricca d’Europa, con il suo 78% sulle estrazioni terrestri di greggio, possiede ‘farina’ in abbondanza, un giacimento di petrolio ed anche di acqua, da fare invidia.
Una Regione che merita di essere riconosciuta e valorizzata per le potenzialità ambientali e culturali, con emergenze significative come il Parco Nazionale del Pollino dove sorgono le ciminiere petrolifere o come i Sassi, emblematica testimonianza della storia dell’uomo dal paleolitico alla vicenda cavernicola della civiltà contadina, riconosciuti dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità, all’epoca stessa del primo Memorandum sulle estrazioni petrolifere in Val d’Agri.
Ma, la Basilicata è anche la regione italiana più rassegnata alla ‘forca’ e si dice che la sua storia sia quella dei suoi dominatori. Ciò spiega perchè tutt’oggi soffra di antiche e nuove povertà e sia ripagate con la carota dei contentini che fungono da “distruttori” delle condizioni di miseria.
Quando ci si accorge delle sue preziose risorse, la politica fatta di festa, farina e forca non appare più sopportabile.
E’ il caso del bonus-idrocarburi, erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze negli ultimi del Governo Berlusconi.
Il provvedimento adottato ai sensi dell’articolo 45 della Legge 99 del 2009, introduce il positivo riconoscimento ai cittadini della Basilicata di ricevere come “diritto individuale” una quota della ricchezza emergente dalle risorse petrolifere estratte dalla propria terra. Ma la misura dell’importo, 100,70 euro da spendere in benzina, costituisce un’irrisoria elemosina ad personam.
Un provvedimento divenuto legge per caparbia ostinazione dei parlamentari lucani del centro-destra – gli Onorevoli Latronico, Viceconte e Taddei -, gli stessi che nell’ultima campagna elettorale del PdL avevano promesso “Per i Lucani, benzina a metà prezzo”.
Il bonus ha il sapore di un’elargizione elettoralistica e comporta un impegno di finanza pubblica per 33 milioni di euro a valere sulle estrazioni in Basilicata del 2010 e di altri 80 milioni di euro per il successivo bonus riferito alle estrazioni del 2011.
A Natale, i 270.000 patentati della Regione hanno ricevuto dapprima la carta di credito e il P.I.N. ed adesso, entro il 18 febbraio, scatta l’accredito dei 100,70 euro, spendibile presso le pompe di benzina.
Un beneficio ridotto ad un beffardo e ingannevole obolo, peraltro largamente eroso dal rialzo del costo dei carburanti deciso nell’ultima manovra Salva-Italia, che farà spendere al rifornimento una media annua di 400 euro più ad automobilista.
In questa Regione, tradizionalmente mite e sottomessa, si scopre, che “ogni limite ha pur una pazienza” e riaffiora l’anelito del Sindaco-poeta di Tricarico, Rocco Scotellaro “… E’ fatto giorno, siamo entrati in giuoco anche noi con i panni e le scarpe e le facce che avevamo”.
Se, dunque, il petrolio e l’acqua in Basilicata abbondano, non è ancora entrata nella percezione individuale e collettiva della popolazione la consapevolezza dei beni di cui è ricco il territorio e si fine per accettare il “diritto individuale” dell’obolo di benzina.
Di fronte alla richiesta delle compagnie petrolifere e all’autorizzazione già pubblicata nel sito del M.I.S.E. per il raddoppio dei pozzi petroliferi in Basilicata, il Presidente della Regione Basilicata, De Filippo, dichiara che “non ci sarà nessuna trivella, senza un adeguato ristorno”, ma non si capisce quale sia la misura e la governance per questa “adeguata” compensazione al territorio.
Si sa, invece, che in tutte le altre parti del mondo le royalties vanno dall’85% ad un minimo del 50%, ma che tuttora in Basilicata lo Stato riconosce alla Regione un miserrimo 7%, cui è stato aggiunto un altro 3% con il provvedimento del bonus a diretto beneficio dei cittadini patentati.
Allora, la tournèe di Oil-day va rivendicando il diritto di un bonus superiore allefamiglie lucane. Alle 230.607 famiglie, piuttosto che ai singoli patentati, perché rappresentano il vulnus dolens della crisi che si accanisce sulle popolazioni e sul territorio in continuo calo demografico. La famiglia rappresenta il sangue, l’identità, le radici, il nerbo di coesione della corpo sociale. E c’è bisogno di rimettere in moto i consumi depressi delle famiglie, quale decisivo impulso alle dinamiche microeconomiche locali.
Tra spettacolo e confronto pubblico, il gruppo promotore per il “Bonus-benzina. Elemosina ? No, grazie ! … piuttosto progetti di solidarietà” e gli artisti testimonial, chiedono ai 270.000 patentati lucani (il 20% dei patentati vi ha rinunciato) di rinunciare all’elemosina, attuando un gesto concreto di solidarietà, donando la card a scopi di solidarietà e a beneficio delle onlus rappresentate da “Lega Italiana Lotta contro i Tumori”, “Associazione Nazionale Tumori”, “Collegamento Italiano Lotta Anti Povertà”, “Basilicata-Mozambico” che operano localmente per la lotta contro il cancro e le povertà, sia di sotto-casa che del mondo.
Una generosa dimostrazione sulla volontà di riscatto di una Regione che rivendica quella ricchezza che i suoi Governanti e tutti i più recenti sondaggi SVIMEZ, ISTAT, UNIONCAMERE etc non lasciarebbero sperare, visti i fotogrammi foschi che ritraggonno il depauperamento demografico, la continua migrazione delle migliori risorse giovanili; così come i tristi primati di disoccupazione, cassa integrazione, mortalità delle imprese locali o i record nazionali d’inflazione e mortalità tumorale
La rinuncia all’elemosina diviene allora un messaggio chiaro e forte d’indignazione.
Un test che è una provocazione. Da una Regione che ha primati drammatici nelle graduatorie della crisi e che – con il “nero” … senza “oro” – non riesce ad immaginare un futuro possibile.
Un j’accuse alle politiche di casta, che anche in Basilicata ha alimentato potentati, privilegi, sprechi, dissipazioni di denaro pubblico, producendo un dissennato, irresponsabile sfruttamento dell’’ambiente, con grave minaccia alla sopravvivenza, alla salute delle popolazioni e alla sostenibilità ambientale.
Così, aspettando il Natale, in attesa del bonus-famiglia per quell’importo di 14.000 euro e potendo brindare a Capodanno al pensiero che il bonus potrà raddoppiarsi in conseguenza al raddoppio entro il 2015 delle estrazioni petrolifere previste dalle compagnie petrolifere, ratificato con Decreto emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
In questi tempi di crisi, i Lucani beati loro hanno di che esultare.
* Il gruppo “Bonus-benzina. Elemosina? No, grazie… piuttosto progetti di beneficienza” è stato promosso per iniziativa spontanea di alcuni cittadini di Matera, non espressione di partito (per lo più professionisti, oltreché studenti, pensionati, sindacalisti: Zampagni Dr. Fabrizio, Giordano Ing.Domenico, Rizzi dottor Pasquale, Orlandi Avv. Domenico, Scavone Avv. Vincenzo, Andrisani Prof.Michele, Cotugno Angelo, Acito arch. Tonio, Buonsanti Ing. Aldo, Cuscianna Eustachio, Venezia Francesca, Manzo Ing.Lindo ). La presentazione pubblica è avvenuta nella conferenza-stampa tenuta il 24 settembre 2011. Il manifesto del gruppo promotore “Umiliati e Indignati” e gli spot dei testimonial Ulderico Pesce e Antonio Infantino diffusi sui canali televisivi locali annunciano una campagna d’informazione e sensibilizzazione per devolvere l’elemosina del bonus-benzina in progetti di beneficienza. Da ottobre, il gruppo ha iniziato la campagna Oil-day promuovendo incontri di piazza in diversi Comuni della Provincia di Matera.
è troppo facile parlare di ELEMOSINA quando si ha lo stipendiuccio fisso a fine mese con il quale andare avanti……cosa vuoi che siano effettivamente 100 euro in un anno per un dottore che per una visita di 10 minuti intasca lo stesso (senza fattura…)…la realtà è che sta 100 euro (che poi sono 300-400 in un nucleo familiare) per molte famiglie in questo periodo, dove tutto aumenta a dismisura,scende come la manna dal cielo…..
Condivido in toto quello che dici. Tra i cittadini materani menzionati quali promotori dell’iniziativa mi sembra che nessuno rientri nelle categorie dei cassintegrati o dei disoccupati. Le lotte di cui parlano loro, pur se encomiabili e meritevoli di rispetto, non si combattono con i 100 euro dei cittadini. Cerchiamo di fare meno retorica e demagogia una volta tanto.
Comunque vorrei specificare che le 100,70 euro rappresentano il bonus per il solo anno 2009!!!
chi si accontenta GODE!!!!!!!!!