Delegazione lucana alla Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio.
Dal 14 al 18 Marzo si terrà a Sendai (Giappone, prefettura di Miyagi) la terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio (WCDRR) indetta dall’UNISDR, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di Riduzione dei Rischi da Disastri.
Alla conferenza partecipa una delegazione del Comune di Viggiano formata tra gli altri dal Sindaco di Viggiano Amedeo Cicala; dal Presidente del Comitato Promotore della Fondazione di Comunità Lucana “Robert Mallet”, Giuseppe Guarino; dal Presidente del Gruppo Lucano, Giuseppe Priore e da Luciano Garramone, rappresentante dell’Agenzia Spaziale Italiana di Matera.
L’invito alla delegazione Lucana arriva direttamente dall’UNISDR in seguito al convegno internazionale sul gemellaggio delle città resilienti tenutosi il 31 Ottobre 2014 a Viggiano che ha chiesto al Comune di Viggiano di partecipare alla Conferenza con un contributo importante da tenere come speaker nella sessione dei Lavori intitolata “Technological Hazards: From Risk Reduction to Recovery”.
Nella stessa sessione parteciperanno, tra gli altri, Helen Clark, responsabile del Programma Sviluppo della Nazioni Unite; Elhadj As Sy, Segretario Generale della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Vladimir Vashchenko, Ministro per le situazioni di emergenza della Bielorussi; Tetsuya Yamamoto, vice direttore generale dell’ufficio disastri nucleari del Giappone; Carlos Ivan Marquez Perez, direttore dell’unità di nazionale dei rischi di disastro della Colombia.
L’impegno delle comunità lucane con l’UNISDR sulla resilienza ha inizio nel maggio del 2011 quando una delegazione del Gruppo Lucano partecipa con l’Assessore Rosa Gentile a Ginevra alla prima Conferenza Mondiale “Global Platform for Disaster Risk Reduction”. A seguito di quell’evento il Gruppo Lucano inizia a collaborare con l’UNISDR per lanciare in Lucania la campagna “Making Cities Resilient”. Nel 2012 ben 25 comuni lucani entrano a far parte della Campagna di Resilienza, a questi si aggiungono anche il comune di Pozzuolo del Friuli e quello di Fermo. Il successo ottenuto induce l’UNISDR ad invitare il Gruppo Lucano a presentare il modello di resilienza “bottom-up” adottato, in quattro conferenze internazionali sulla Resilienza e la Riduzione dei Rischi. Nel 2013, in occasione della seconda Conferenza Mondiale “Global Platform for Disaster Risk Reduction” tenutasi sempre a Ginevra, il Gruppo Lucano assieme all’Assessore Luca Braia consolidano il rapporto istituzionale con l’UNISDR che si concretizza, a gennaio del 2015, con la partecipazione alla campagna “Making Cities Resilient” di 100 comuni lucani, il prestigioso riconoscimento alla Provincia di Potenza di “Role Model” e l’invito dell’UNISDR al Presidente Nicola Valluzzi a partecipare alla Conferenza di Sendai.
Parallelamente, il Comune di Viggiano, entrato a far parte della campagna sulla resilienza già nel 2012, è in questa fase all’attenzione internazionale dell’UNISDR per gli importanti contributi innovativi dati ai processi sulla resilienza, tra questi i più significativi sono: aver sostenuto la nascita di una forte componente di cittadinanza attiva nei settori della protezione civile attraverso l’Associazionismo del Gruppo Lucano che oggi conta 5000 volontari con uno dei maggiori sistemi operativi internazionali, radicato in oltre 100 municipalità lucane; aver avviato importanti progetti di resilienza quali il progetto VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) in collaborazione con il comune di Grumento Nova e con importanti Istituti di Ricerca italiani; aver contribuito in maniera significativa ad avviare la nascita della Fondazione di Comunità Lucana “Robert Mallet”, prima in assoluto a dedicarsi al tema della resilienza, ulteriore strumento innovativo per sostenere le attività del terzo settore sui territori lucani. Infine il comune di Viggiano sta collaborando con l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano ed una vasta gamma di iniziative per promuovere il terzo settore, con la partecipazione ed il coinvolgimento del mondo della ricerca scientifica, di realtà istituzionali europee, a progettualità miranti all’analisi dei rischi presenti in quest’area dell’Italia meridionale con particolare attenzione allo studio di scenari relativi ai rischi tecnologici derivanti da disastri naturali.
Si sono svolte nei giorni scorsi manifestazioni del Comitato
Promotore della Fondazione di Comunità Lucana“Robert Mallet” per far conoscere alle istituzioni del territorio e all’associazionismo lo stato dell’arte dell’iniziativa che sta incontrando sempre più consensi ed adesioni.
Prima a Matera presso la sala convegni dell’ “Associazione Materana Amici del Cuore”, poi a Potenza presso la sala convegni della Casa del Volontariato, il Presidente del Comitato promotore, Dr. Giuseppe Guarino, unitamente ai rappresentanti delle associazioni che già hanno aderito al progetto fondazione di comunità, hanno incontrato
rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo. Presenti, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Comunale di Matera, Brunella Massenzio, il Vicepresidente dell’ANCI Basilicata, Fernando Picerno,
Presidente, Vicepresidenti e Direttore del CSV Basilicata nelle persone di Leonardo Vita, Rocco Fatigante, Pietro Iavovone, Tina Paggi.
Nel corso della presentazione della Fondazione è stato subito chiarito il perché di una Fondazione di Comunità sul territorio lucano: uno strumento prezioso che crea sinergie tra soggetti pubblici e privati e può svolgere un ruolo essenziale nello stimolare l’avvio di processi nuovi per uno sviluppo umano sostenibile delle comunità lucane.
Sono stati segnalati problemi della nostra Regione che vanno dall’emigrazione giovanile, soprattutto
intellettuale, ai rischi di natura idrogeologica, sismica e ambientale; ma sono state evidenziate anche le
risorse strategiche straordinarie di questo territorio e di queste popolazioni. Sono in Lucania, i più grandi
giacimenti petroliferi dell’Europa continentale con una produzione attuale che copre circa il 10% del
fabbisogno petrolifero italiano e che in prospettiva raggiungerà il 30%. Sono qui gli invasi d’acqua per oltre
un miliardo di metri cubi. Qui ci sono due Parchi Nazionali, che rappresentano un polmone ambientale per
l’intero Paese sia in termini di crediti di emissione di CO2 che di biodiversità. Qui è Matera, una città unica al
mondo, che sarà Capitale della Cultura Europea nel 2019. Qui c’è una cultura della solidarietà fortissima,
con la presenza di decine di migliaia di volontari che offrono tempo e competenze a centinaia di
associazioni.
Affrontato anche il tema della sede della Fondazione che è stata individuata a Viggiano, comune della Val
d’Agri, luogo ideale per creare un laboratorio di modelli di sviluppo umano sostenibile e resiliente. In
un’area ad altissima pericolosità di eventi naturali distruttivi (terremoti, rischio idrogeologico) e di presenza
di risorse di valore strategico per l’Italia (petrolio, acqua, ambiente), si possono sperimentare politiche di
sviluppo e capacità di intervento di valenza europea ed extraeuropea. Intorno a Viggiano, si è costituita una
rete di volontariato dedicato alle tematiche della resilienza, che vede oggi oltre 5.000 volontari operare in
più di cento comuni in difesa dei territori e delle comunità locali.
Il Comune di Viggiano, partecipa direttamente alla Fondazione, ne sostiene le attività, si pone come
l’interlocutore pubblico degli stakeholders del proprio territorio e di quello più vasto delle identità socio
culturali lucani, mette a disposizione le risorse provenienti dalle royalties del petrolio e una sede di
prestigio per le attività della costituenda Fondazione.
Ha destato curiosità l’indicazione di voler dedicare all’irlandese Robert Mallet la Fondazione di Comunità
lucana. Il 16 dicembre 1857 un terremoto con epicentro in Val d’Agri, devastò una vasta area della Basilicata e una parte del Cilento causando circa 20.000 morti. L’ingegnere irlandese Robert Mallet fu testimone e straordinario “cronista scientifico” degli effetti di questo terremoto visitando l’area colpita. Il rapporto sul terremoto da lui preparato, quasi un secolo e mezzo fa, è stato il primo testo scientifico sulla sismologia a livello mondiale. Mallet è stato un precursore del moderno concetto di resilienza, con un approccio interdisciplinare integrando nella sua analisi, gli aspetti ambientali, geologici, antropologici, culturali ed economici dei luoghi e dei paesi che aveva attraversato. La Fondazione, ispirandosi all’ingegnere irlandese e al suo approccio allo studio di questo territorio, intende simbolicamente evidenziare l’importanza di collegarsi con realtà sociali, culturali, economiche e tecnico scientifiche di valenza internazionale per costruire una rete di scambio di economia di conoscenza e di sapere.
I protagonisti che stanno dando vita alla Fondazione di Comunità Lucana sono associazioni di volontariato, di promozione sociale e cooperative sociali che raccolgono l’attività di oltre 10.000 soci e volontari, il comune di Viggiano e la Fondazione con il Sud, aziende di credito ed istituzioni. Sono questi protagonisti che potranno garantire un approccio “bottom-up” dal basso verso l’alto, nelle sinergie pubblico/privato.
In particolare la Fondazione intende promuovere: il recupero della storia e della cultura delle comunità del territorio; l’individuazione di soluzioni innovative ai problemi delle comunità che siano di stimolo alla ripresa economica e sociale, soprattutto per trattenere sui territori i giovani con nuove prospettive di sviluppo; la diffusione del valore della partecipazione attiva ai processi di sviluppo umano sostenibile .
La Fondazione vuole rafforzare la capacità delle comunità al fine di valorizzare i Beni comuni in termini di capitale umano, capitale economico, capitale sociale e capitale ambientale.
Lo farà puntando su: la difesa ed il miglioramento della qualità della vita; la creazione di solidarietà sociale e coesione sociale; la comprensione tecnico scientifica dei processi; l’individuazione di metodologie innovative di sviluppo delle risorse locali; il recupero della memoria storica.
ottima iniziativa