“Dopo di noi” e “vita indipendente”. Sono i progetti su cui sta lavorando il dipartimento per le politiche sociali del Comune di Matera per l’inclusione sociale delle persone con disabilità.
Se n’è parlato in un incontro, che si è svolto nei giorni scorsi nella sala Mandela del Palazzo di città, tra l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli, la funzionaria del settore, la psicologa Caterina Rotondaro, e le associazioni che si occupano dell’assistenza ai diversamente abili. Al confronto hanno partecipato anche alcune associazioni del terzo settore che sono sensibili al tema.
Nel corso dell’incontro l’assessore Antonicelli ha reso noto che: “A breve sarà pronto il Regolamento comunale per il ‘dopo di noi’. Si tratta di uno strumento per rispondere alle esigenze delle famiglie che vivono con una certa apprensione il momento in cui non si sarà più in grado di prendersi cura del proprio figlio disabile. La legge 112 del 2016 detta già delle disposizioni in materia di assistenza alle persone con disabilità grave prive di un sostegno genitoriale o familiare. Fermo restando il criterio regolatore che il Comune intende darsi e che è quello di dare facoltà, nei casi in cui ciò è possibile, agli interessati di scegliere dove e con chi vivere, si sta preparando una struttura in grado di accogliere 10 persone. L’edificio è quasi ultimato e l’Amministrazione sta ora valutando quali siano gli specifici sostegni di cui le persone con disabilità necessitano”.
Altro progetto che è all’esame dell’ufficio politiche sociali è quello che contiene un insieme di misure per favorire una vita il più possibile autonoma per le persone con disabilità medie e gravi. Il progetto “vita indipendente” è dedicato a uomini e donne, con minimo 18 e massimo 64 anni di età, la cui disabilità sia determinata da naturale invecchiamento e che si trovano in condizioni di maggiore bisogno.
“Lo scopo del programma, che sarà personalizzato e tarato sulle esigenze particolari di ciascuno degli interessati – sottolinea l’assessore Antonicelli – è quello di sostenere le persone con disabilità ad avere una vita indipendente, da sole o in condivisione con altri, grazie all’aiuto di operatori specializzati che ne favoriscano l’autonomia personale e l’inclusione sociale”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche del Centro diurno “Rocco Mazzarone” che è beneficiario di un finanziamento, inserito nel programma di investimenti territoriali integrati (Iti) recentemente approvato dal consiglio comunale, per il completamento della struttura. Il Centro potrà disporre quindi di nuovi locali per ampliare le sue attività e i servizi offerti alle persone con disabilità grave, offrendo spazi educativi e ricreativi per i soggetti affetti da autismo, ma non solo, e aprendosi alla collaborazione delle associazioni del territorio. In attesa dei lavori, il Comune ha intanto approntato il Regolamento per i criteri di inserimento degli utenti che usufruiscono dei servizi offerti dal Centro. La novità sarà quella di permettere l’utilizzo di alcuni spazi riservati alle “stanze di sollievo”, destinate al supporto alle famiglie che si trovano nella impossibilità temporanea di assistere i loro figli o i propri congiunti.
Spazio anche al tema dello sport, e del calcio in particolare, con la presentazione del progetto della Lega nazionale dilettanti della Figc “for special”. Si tratta di un’iniziativa che unisce nove regioni italiane in un campionato di calcio a sette a cui partecipano calciatori con disabilità psichiche. Tre i gironi (4, 5 e 6 categoria) con le associazioni che si occupano di disabilità adottate da squadre di calcio professionistiche. Il progetto è stato presentato da Stefania D’Elia, funzionaria della Regione Puglia, presidente di un’associazione e promotrice del progetto “for special” che vorrebbe ora esportare anche in Basilicata. L’idea è stata accolta con entusiasmo da tre associazioni materane che cercheranno in tempi ristretti di mettere su delle squadre per partecipare da subito al campionato che inizierà il 6 ottobre prossimo.