In occasione della festa della mamma anche quest’anno 20 mila volontari della Fondazione Airc sono presenti nelle piazze italiane per la vendita dell’Azalea della ricerca. A Matera i banchetti sono stati allestiti in Piazza Matteotti, Piazza Mulino, Piazza Vittorio Veneto, Via Annunziatella (Caliainteriors), Villa Comunale, Via Dante e Via Lucana (vicino il Borghese).
L’obiettivo dell’iniziativa è sostenere i ricercatori impegnati a trovare diagnosi sempre più precoci e terapie più efficaci peri tumori che colpiscono le donne.
In 38 anni di vita l’Azalea della Ricerca è diventata il simbolo di questa ricorrenza, un fiorespeciale da regalare alla mamma e a tutte le donne, una preziosa alleata per la salute al femminile che ha permesso nel tempo di raccogliere oltre 280 milioni di euro, risorse che hanno consentito ai migliori scienziati oncologici di lavorare senza interruzioni,nel tentativo di diagnosticare più precocemente tutte le forme di cancro e di curare con maggiore efficacia tutte le pazienti.
I volontari AIRC tornano nelle piazze per distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 15 euro. A coloro che acquisteranno la pianta simboli della ricerca sarà consegnata la speciale Guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e tre salutari ricette firmate dall’ambasciatrice AIRC Antonella Clerici protagonista anche della copertina, dalla foodblogger Monica Papagna e dallo chef Stefano Sforza.
Per chi desidera fare una sorpresa alla mamma, anche se a distanza, è possibile ordinare l’Azalea su Amazon.it. Tutti gli aggiornamenti sulla distribuzione sono disponibili in tempo reale su airc.it
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La fotogallery della vendita dell’Azalea della Ricerca per l’Airc (foto www.SassiLive.it)
“MAMMA SEI UN FIORE’: PROTAGONISTA FANCESCA CON LA SUA BAMBINA
Volto dell’Azalea della Ricerca è Francesca, giovane mamma e medico nefrologo a cui è stato diagnosticato un cancro alla tiroide, ritratta insieme alla piccola Cecilia in un momento di affettuosa complicità. “Mi sono offerta di fare da paziente a una mia collega per provare il nuovo ecografo. È così che ho scoperto di avere un nodulo alla tiroide. Del percorso di cure mi è pesata molto la radioterapia allo iodio perché dovevo stare in isolamento per parecchi giorni, mi mancava la mia bimba e in quella stanza silenziosa pensavo troppo”. Oggi Francesca sta bene e con la sua testimonianza vuole sottolineare una volta in più l’importanza della prevenzione.
DONNE E CANCRO: UNA SU TRE RICEVERà UNA DIAGNOSI NEL CORSO DELLA VITA
Lo scorso anno nel nostro Paese ci sono stati 182.000 nuovi casi di tumore tra le donne e si stima che circa una su tre riceverà una diagnosi oncologica nel corso della vita. I tumori più frequenti nel genere femminile sono: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone(13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100).Oggi in Italia la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è arrivata al 65% e ci sono quasi 2milioni di donne che hanno superato uncancrograzie ai progressi della ricerca e all’alto livello dell’assistenza oncologica.
IL TUMORE DELL’OVAIO: NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE
Il tumore dell’ovaio rappresenta il 3% circa di tutti i tumori maligni nella popolazione femminile ed è il decimo per frequenza. In circa l’80% per cento dei casi la malattiaè scoperta quando è già in fase avanzata, perché il tumore dell’ovaio non dà sintomi specifici e la diagnosi è per questo spesso difficile e tardiva. I risultati di un recente studio sostenuto da Fondazione AIRC,pubblicati sulla rivistaCancer Research, mostrano che alcuni tumori ovarici presentano alti livelli di due proteine che regolano l’attività dei mitocondri, la centrale energetica delle cellule. Tale peculiarità sembrarenderli sensibili a una nuova classe di farmaci. I dati, ottenutidal gruppo di ricerca coordinato da Raffaella Giavazzi presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS,sono importantiper lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per questo tipo di tumore che ancora oggi è tra i più difficili da curare.
FUMO, OBESITA’ E SEDENTARIETA’: I fattori di rischio evitabili
L’adozione di comportamenti salutari potrebbe prevenire circa il 30-40% dei nuovi casi di tumore. Il fattore di rischio più importante è il fumo, a cui sono riconducibili almeno 17 diversi tipi di neoplasie oltre al carcinoma polmonare che,nell’85-90% dei casi, è provocato proprio da questa abitudine nociva.Anche l’obesità determina maggiori probabilità di sviluppare un cancro: un’analisi dell’American Cancer Societymostra che nel 2012 i chili di troppo sono stati responsabili del 3,9% circa di tutti i tumori nel mondo, con punte del 7 e 8% nei Paesi occidentali. La dieta, oltre ad aiutare contro l’eccesso di peso, ha un ruolo fondamentale nella prevenzione dei tumori. Tre neoplasie su diecisono infatti causate da un’alimentazione poco varia e nonequilibrata. Infine, va evitata la sedentarietà: un’attività fisica regolare può diminuire il rischio di sviluppare un tumore del 7% circa rispetto a chi non si muove. L’esercizio inoltre riduce fino al 30% il rischio di recidive e migliora la qualità di vita delle pazienti, sempre rispetto a chi non fa attività fisica. Le linee guida dell’American Cancer Societysuggeriscono di praticare 300 minuticirca di attività moderata alla settimana oppure 150 minuti di attività intensa.
Fondazione AIRC può contare sul contributo continuativo di Banco BPM, partner istituzionale, impegnato a favorire la divulgazione scientifica e il coinvolgimento del pubblico nel sostegno della ricerca sui tumori che colpiscono le donne. Questa partnership si inserisce in una più ampia visione di responsabilità sociale di impresa per coinvolgere i dipendenti, le loro famiglie, i clienti e le comunità locali.
Regala l’Azalea della Ricerca per la salute delle donne!
Katia Ricciarelli madrina del “Gala della Lirica” al teatro Guerrieri di Matera con gli allievi dell’Opera Studio 2.0 e della Master Class in direzione d’Orchestra: report e foto
Dopo la nuova esperienza televisiva al Grande Fratello, lo storico reality di Canale 5, il soprano Katia Ricciarelli ha raggiunto nuovamente la città di Matera per il “Gala della Lirica” al teatro Guerrieri con gli allievi dell’Opera Studio 2.0 e della Master Class in direzione d’Orchestra. L’evento musicale è stato organizzato da “La Camerata delle Arti”.
Francesco Zingariello, direttore artistico de La Camerata delle Arti, ha precisato: “Questo appuntamento chiude un percorso importante legato alla consolidata esperienza del progetto Opera Studio 2.0, con la partecipazione dei corsisti della masterclass in direzione d’orchestra del maestro Samale”.
Madrina della serata il soprano Katia Ricciarelli, da sempre parte integrante dell’associazione nella quale svolge un ruolo fondamentale; sul palco si son esibiti i corsisti dellOpera Studio 2.0, artisti di consolidata esperienza teatrale che si perfezionano alla scuola de La Camerata delle Arti, accompagnati dallOrchestra da Camera di Puglia e Basilicata, diretta dai corsisti della master class coordinata dal maestro Nicola Samale. In programma musiche di Donizetti, Verdi, Puccini Mozart e Rossini.
“Nonostante la pandemia – ha sottolineato Zingariello – non ci siamo mai fermati e questo ci ha consentito di proseguire nelle attività di formazione di giovani professionisti della musica e della lirica che rappresenta il nodo centrale della nostra attività. In particolare, per quanto riguarda lopera studio 2.0, abbiamo registrato la partecipazione di 25 cantanti provenienti da tutta Italia (Lombardia, Campania, Piemonte, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto, Lazio) che hanno seguito 6 mesi di intenso studio tecnico, di repertorio e registico. Anche il 2022, dunque, consegna al settore artistico figure formate e pronte ad affrontare i grandi palcoscenici e i grandi titoli operistici come la Traviata di Giuseppe Verdi, uno dei grandi titoli che sarà messo in scena questa estate. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di preparare gli allievi al confronto con piccole e grandi realtà musicali, coinvolgendoli nelle nostre produzioni e fornendo loro tutti gli strumenti personali e professionali, per trasformare una passione nella loro professione. Il grande successo della master class in direzione dorchestra, poi, ci ha confermato che cè voglia di grande musica e che le nuove generazioni posseggono le potenzialità per rappresentarla nel modo migliore”.