Il 24 maggio scorso, presso la sede della Fidas regionale, la commissione esaminatrice ha comunicato i nominativi dei vincitori della seconda edizione del Concorso Nazionale di Poesia, indetto dalla FIDAS Basilicata e dal Comando Regionale dei Carabinieri di Basilicata, in memoria del S.Ten. dei Carabinieri F. Merlino caduto in un attentato a Nassyria (Iraq) il 12 novembre 2003.
Proprio per sottolineare le sinergie tra mondo del volontariato ed Istituzioni, il concorso, giunto alle fasi di premiazione, aggiunge un momento di riflessione per non dimenticare chi come Filippo Merlino è caduto nell’adempimento del dovere e quanti in modo silenzioso e con altruismo offrono una insostituibile presenza tra la gente assicurando la salvaguardia della libere istituzioni e la sicurezza pubblica.
Il Presidente FIDAS Basilicata – Paolo Ettorre, esprimendo la propria soddisfazione e quella della famiglia Fidas di Basilicata per la partecipazione di tanti giovani e appartenenti all’arma dei Carabinieri e loro familiari da ogni parte d’Italia, ha comunicato i seguenti vincitori distintisi dagli altri, comunque pregevoli lavori, per: attinenza alle tematiche a cui si ispira il premio; correttezza e chiarezza espositiva dell’opera; qualità ed originalità sia del contenuto che dello stile dell’elaborato.
Sezione poesia (giovani) l’elaborato dal titolo “Il Coraggio: la luce che non si spegne” di Silvia SELVAGGI, Scuola media F. Torraca di Matera.
Sezione poesia (appartenenti all’arma dei Carabinieri) l’elaborato dal titolo “Nassirya” di Antonio BICHIERRI, da San Giorgio Jonico (TA).
La giuria ha voluto introdurre un ulteriore riconoscimento con menzione e targa ricordo ad altri due elaborati “A te papà carabiniere” di Demetrio DELFINO di Marsicovetere e “12 novembre del 2003” di Angela MAGNANTE Scuola Media “A. Ilvento“ di Grassano, distintisi per l’originalità del componimento.
La premiazione dei vincitori delle due sessioni del Concorso avverrà in occasione delle celebrazioni del 198° annuale della fondazione dell’Arma che si terrà, il 5 giugno prossimo, presso la Caserma della Benemerita di Via Appia di Potenza alla presenza della sua massima espressione di comando Gen. di Brigata Mauro Cipolletta, che anche nella scorsa edizione ha sostenuto l’iniziativa della FIDAS nel ricordo del S. Ten. Filippo Merlino, permettendo a tanti giovani e non di conoscere con tale iniziativa l’ambiente Fidas e la Famiglia dei Carabinieri che alle soglie del suo 200° anniversario si dimostra sempre dinamica e vicina ai giovani che, partecipando al concorso, hanno ricordato il gesto eroico del corregionale Filippo Merlino.
Il gruppo Carabinieri donatori Fidas “Filippo Merlino” a latere di altre iniziative della Fidas per i giorni 28 e 29 maggio ha inteso promuovere una donazione straordinaria di sangue ed emoderivati presso l’Ospedale San Carlo di Potenza.
Il Vice Presidente Nazionale Fidas Prof. Antonio Bronzino nel raccogliere l’invito e la promessa del Presidente regionale Fidas, che si era impegnato nel segno della continuità a sostenere l’iniziativa per gli anni a venire, ha sottolineato che anche per il 2013 il concorso vivrà una nuova e maggiore eco in ambito nazionale. Del resto – ha aggiunto – nessun lucano mai potrà confinare nell’oblio chi, come Filippo, operando per il bene del Paese, è caduto nell’adempimento del dovere.
Per non dimenticare, il 12 novembre 2003 a Nassirya a causa di un vile attentato carabinieri, soldati dell’esercito e civili, persero la vita nell’adempimento del loro dovere, nell’opera di costruzione di un processo di pace che ancora oggi continua a tormentare il territorio iracheno e, non lontano da quelle terre, anche quello afghano, laddove i nostri compatrioti nel settembre 2009 hanno versato un altro doloroso tributo di sangue.
Quel 12 novembre 2003, alle ore 10:40 locali, le 8:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l’esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. I primi soccorsi furono prestati dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell’esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani. L’attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni, oltre a 140 feriti. Gli italiani erano i Carabinieri: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horatio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone; i militari dell’esercito: Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Pietro Petrucci; i civili: Marco Beci, Stefano Rolla. La camera ardente per tutti gli italiani morti venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, dove fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, officiati dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte autorità dello Stato, con la commozione partecipata dall’intera Nazione. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale.
Riportiamo di seguito la poesia di Silvia Selvaggi
Il coraggio: la luce che non si spegne
coraggio c’è ogni volta che
il sole è coperto da nuvole,
ma noi speriamo che risorga
in un’alba fulgente
il coraggio c’è ogni volta che
una lacrima riga il nostro viso,
ma noi riusciamo ad asciugarla
per volgere lo sguardo su orizzonti lontani
il coraggio è come le ali di un uccello,
che si librano nell’aria
accarezzando il vento,
per volare dove la luce primeggia sulle tenebre
Il coraggio è come l’ultima stella nel cielo,
l’unica che non si spegne
per donare un bagliore
alla notte infinita
l’eroismo c’è ogni volta che
inciampiamo, con la consapevolezza
di poterci rialzare
per sorridere alla bellezza della vita
gli eroi sono le persone umili
che tendono la mano a chi è in difficoltà,
e ogni giorno accendono un raggio di sole
che espande la sua luce nei segreti di un sorriso
gli eroi non abbassano lo sguardo
al fulgore delle stelle,
perché sanno che potranno accendere la più luminosa
che trancerà l’oscurità delle tenebre
ogni sorriso accende una vita,
ogni scintilla accende una fiamma,
come il luccichio di una goccia di rugiada
accende un’ alba che preannuncia la rinascita
Silvia Selvaggi, classe 2 H scuola media Torraca di Matera