Il 5 dicembre è la Giornata internazionale del volontariato. Quest’anno la manifestazione regionale si è tenuta il 13 dicembre nel Museo archeologico provinciale a Potenza.
L’iniziativa promossa dal CSV Basilicata, dal Forum Terzo Settore Basilicata, da Potenza 2024 città italiana dei giovani e dall’Università degli Studi della Basilicata ha visto la partecipazione di tantissimi studenti della scuola secondaria di secondo grado e di volontari delle associazioni lucane.
Il tema scelto: Giovani e volontariato binomio vincente.
La giornata ha preso inizio con un’introduzione del vice presidente del CSV Antonio Bronzino che ha parlato del ruolo del volontariato e dello spirito che anima i volontari sia a livello nazionale che territoriale. Dopo i saluti dell’assessore Francesco Giuzio del Comune di Potenza è intervenuta Carmela De Vivo, Portavoce del Forum Terzo Settore, che si è soffermata su dati emersi dalla ricerca promossa dal Forum e dalla Caritas: “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato”.
Ha preso poi la parola Antonio Candela, Presidente Comitato tecnico Potenza città dei giovani, che ha nel suo intervento precisato che questo riconoscimento alla città capoluogo è in stretta continuità con Matera 2019, capitale europea della cultura.
Luca Giunti analista di Open Polis, in collegamento on line, ha riferito sui risultati emersi dalla ricerca sulla condizione dei giovani dopo la pandemia. I dati mettono chiaramente in evidenza che il covid ha inciso profondamente sulla formazione degli studenti le cui competenze disciplinari si dimostrano adeguate in Italiano (64% nel 2019 e 56% nel dopo pandemia) e in Matematiche (61% prima e 52% alla fine). Contemporaneamente si è osservato una rilevante minore partecipazione alla vita sociale. Fortunatamente nel 2023 si è registrato nei giovani attivismo e voglia di partecipazione per essere agenti di cambiamento.
Spazio anche al Presidente della provincia Christian Giordano che ha ricordato come il suo impegno politico ha avuto inizio con la costituzione nel suo paese di un’associazione di volontariato.
La professoressa Laura Scrano dell’Unibas ha nel suo intervento ricordato l’impegno assunto dall’università fin dal 2020 di una collaborazione con il CSV che è anche finalizzato al riconoscimento delle competenze dei volontari.
Patrizia Bertone, responsabile del progetto Fqts che ha la finalità di formare i quadri degli Enti del Terzo Settore, ha precisato che l’obiettivo deve essere non tanto il riconoscimento delle competenze quanto la loro registrazione.
Dopo una breve pausa, i giovani si sono disposto in circolo ed hanno dato luogo ad un laboratorio di riflessione sul servizio civile e sul volontariato che li ha visti protagonisti e le cui risultanze sono state poi sintetizzate da Mauro Giannelli del Forum TS nazionale.
Tutti i presenti hanno sottolineato quanto siano importanti le competenze trasversali; competenze che difficilmente si acquisiscono all’interno del sistema scolastico che esalta le competenze disciplinari. L’empatia trova la sua naturale esplicitazione in un’associazione: gruppo aperto al dialogo e all’operare insieme per il bene comune. L’empatia si è detto accresce l’occupabilità cioè incrementa la capacità di un individuo di cercare e mantenere l’occupazione.
È stato anche precisato che dal 2023 nei concorsi pubblici è prevista la riserva del 15% dei posti disponibili per chi è stato impegnato nel Servizio Civile Universale.
Il Presidente del CSV Giannino Romaniello ha chiuso i lavori invitando i giovani ad impegnarsi in attività di volontariato, di partecipare alla vita sociale, di operare per il miglioramento della propria comunità e per la creazione di una società più inclusiva.