Il Presidente di Genitori H24 Lucianna Stigliani e il Presidente Aps Adamo Gianni Sciannarella denunciano in una nota congiunta le difficoltà riscontrate quotidianamente dai disabili della nostra città, tutt’altro che acccessibile nonostante il titolo acquisito di capitale europea della cultura per il 2019. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Sì sono avute molte occasioni per cambiare in meglio la nostra città. Abbiamo avuto molte opportunità per rendere la nostra città capitale europea della cultura,ma tutto ciò ancora non è accaduto, o meglio, si è fatto in modo che non accadesse “A Matè “! Questo è quello che secondo me rimarrà della nostra città come capitale della cultura. Cultura, una parola che attribuita ,forse ad un’altra città,avrebbe avuto un esito diverso rispetto al nostro . Vogliamo parlare di cultura nella nostra città? Ahimè c’è ben poco da dire e questo non è solo colpa di …..” un popolo che si mangia le paró”… Abbiamo avuto svariate opportunità che, forse volutamente, non abbiamo voluto prendere in considerazione. Non abbiamo voluto che la nostra città fosse accogliente, neanche accessibile al turista diversamente abile, altroché la ferrovia materana non agibile al portatore di disabilità motoria! Non abbiamo reso gli eventi nella città accessibili a tutti ,non abbiamo voluto aumentare i parcheggi per i disabili. Abbiamo avuto la possibilità di far conoscere le nostre origini, le nostre tradizioni , e non siamo stati capaci neanche di pubblicizzare a livello nazionale il nostro “2 luglio” ,il giorno più lungo per la città di Matera. Qualche sketch pubblicitario sui social e in tv, qualche video del panorama materano.Ma di concreto cosa abbiamo fatto e cosa dovremmo fare per rendere la nostra città degna della denominazione di capitale europea della cultura? sicuramente si è fatto poco ,ma tutti potremmo fare molto di più. Certamente, come citato in un articolo di alcuni giorni fa, rendere la nostra ferrovia accessibile a tutti ,ma non solo ! Prima di tutto ciò andrebbero resi accessibili i marciapiedi della nostra città, attualmente occupati dai cassonetti anche nelle strade Materane più trafficate. Accessibilità per tutti, per il turista e per quel “Materá”! Ricordo che nel 2014 l’associazione Genitori H24 ha portato avanti una petizione con una raccolta firme, che è stata consegnata al Comune e ancora aspetta risposta. Aspettiamo! Aspettiamo anche che la cultura cresca tra i banchi di scuola. Di qualche scuola che forse prima o poi risulteranno inagibili anche quelle. Infatti, ha fatto scalpore sui social la notizia di due istituti materani chiusi perché inagibili. E tutto ciò si è scoperto pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico. Era risaputo da anni che quei due istituti non fossero a norma. È risaputo che quei due edifici scolastici materani non sono gli unici ad non essere a norma. Ma io mi chiedo: avrebbe fatto lo stesso rumore se come notizia si evidenziava che in molte scuole materane sono presenti le barriere architettoniche? Avrebbe avuto lo stesso eco se come notizia si evidenziava la carenza di classi dedicate al sostegno? O ancora prive di ascensore? Ha la stessa importanza se si denuncia che nel municipio materano si ha poca accessibilità? Che un cittadino con disabilità motorie ha seria difficoltà ad utilizzare l’ascensore del Comune? E se non riesce cosa fa? Utilizza un montascale fantasma, oppure chiede favori elemosinando un suo diritto. Anche questo è risaputo e nessuno rimane sconcertato. Come non si rimane più sconcertati di una città priva di parchi giochi integrativi. Seppur si è cercato di ottimizzare le carenze degli stessi con l’acquisto di alcuni giochi per integrare tutti nei parchi e per non privare a nessuno la possibilità del gioco. È anche vero che non solo i le aree verdi sono prive di servizi per tutti, ma che nel parco V evangelisti, la prima altalena per carrozzine aspetta da 3 ancora una adeguata pavimentazione. Ecco cosa si dovrebbe fare di più. Si dovrebbe avere più attenzione, per il rispetto di tutti questo per rendere grazie anche utilizzando la disabilità come metro di valutazione di una città capitale europea della cultura: Matera.