In occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, che ricade come ogni anno il 2 Aprile, sono previste diverse iniziative a Oppido Lucano, Montescaglioso e Matera. Iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa sindrome, ancora non compresa a fondo, ma su cui gli ultimi studi scientifici stanno fornendo importanti risposte. Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Montescaglioso, su idea dell’Assessore Francesca Fortunato e delle Consigliere Francesca Panico e Grazia Martinelli ed in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Palazzo-Salinari ed alcune associazioni, ha organizzato una passeggiata con i bambini di alcune classi a partire dalle ore 10.30 (percorso Via Fiume, Via Indipendenza, Via Carlo D’Alessio, Via Garibaldi, Corso Repubblica, Piazza del Popolo, Piazza Roma). L’idea originaria era quella di librare in volo tantissimi palloncini azzurri con numerosi bigliettini d’amore e di speranza. Ma, sulla scorta di alcune campagne di sensibilizzazione ambientale circa l’eccessivo inquinamento dovuto alle plastiche ed al lattice con cui sono fabbricati e che, tra l’altro, poi finiscono su rami di alberi, strade e soprattutto il mare, si è deciso di far volare un solo palloncino azzurro simbolico. In serata, aderendo all’iniziativa lanciata dall’Associazione ALA – Associazione Lucana Autismo, la Torre dell’Orologio sita in Piazza San Giovanni Battista, sarà illuminata di Azzurro, colore simbolo dell’autismo: proprio l’Orologio che con il suo rintocco batte il tempo della Città e scandisce la vita.
Venerdì 5 aprile 2019 alle ore 8,30 presso l’istituto Turi di Matera è in programma l’incontro con il dirigente scolastico Luigi Maraglino e la professoressa Carla Becucci per far colorare ai bambini con i tradizionali palloncini blu il laboratorio della sede di via Castello dell’Istituto Alberghiero Turi di Matera”.
Sabato 6 aprile 2019 dalle ore 10 presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco è in programma un incontro sull’autismo con il Comandante Salvatore Tafaro e l’associazione Genitori H24. Alcune nozioni su come approcciarsi e riconoscere chi è affetto di autismo e disabilità mentale. Alle ore 11 è in programma la conoscenza delle attività svolte all’interno della Caserma. L’autismo e l’emergenza con il vigile del fuoco Eustachio Grieco. Alle ore 13 si pranza in divisa, alle ore 15,30 i Vigili del Fuoco e lo sport, alle ore 20 il tradizionale volo dei palloncini blu.
Blu non è nero
Ma non è neanche azzurro.
Blu è solitudine, è un sentiero fatto di fatiche quotidiane, di desiderio di capire e di speranza.
Blu è anche la nostra consapevolezza, che spesso ha le tinte più scure della paura e del pregiudizio.
Ma c’è voglia di cambiare.
C’è una società che comincia a parlare di autismo e questa parola comincia a finalmente a pronunciarla senza avere tanta paura.
C’è una scuola che faticosamente sta cambiando.
C’è una scienza in cammino che ha ancora tante cose da capire.
Ci sono insegnanti, professionisti, terapisti, medici che accompagnano ogni giorno le famiglie dei “ragazzi speciali”, con genitori che sognano il giorno in cui l’autismo sarà un po’ meno blu e un po’ più azzurro.
Di autismo non si muore, ed è necessario che tutti facciano la propria parte, piccola o grande che sia.
“Dobbiamo guardare avanti ed evitare gli specchi, ed è facile che un giorno potremo non riconoscere più quel volto che riflettono. Dobbiamo camminare e sentirci forti nei muscoli, pronti sempre a combattere, voraci nel predare ogni barlume di piacere che scorgiamo lungo il nostro sentiero. Non dobbiamo pensare d’essere santi, non ci salverebbe dare un senso superiore alle nostre rinunce: dobbiamo restare arrabbiati ma sereni, tanto alla fine qualcosa ci inventeremo e riusciremo a sopravvivere a tutti quelli che oggi ci sembrano liberi, spavaldi e indifferenti. Sarà necessario per noi restare vivi il più possibile, ce lo impone l’unico compagno con cui divideremo fino in fondo il nostro viaggio. Che, di sicuro, non ci lascerà mai soli. Sa bene che, se smarrisse noi, sull’universo intero per lui calerebbe la tela.” Tratto da “Alla fine qualcosa ci inventeremo”, di Gianluca Nicoletti.
“Se potessi direi a ogni persona sensibile: fai così. Cerca il ragazzo più vicino a te. È lì, nella tua via, nel tuo palazzo, al massimo devi fare cinquecento metri. Scegli due ore alla settimana, quelle che vanno meglio per te, il sabato dalle 15 alle 17, la domenica mattina, una sera… Segnalo come un impegno al quale non si può fare torto. E a questo punto il più è fatto.
Le regole sono solo due. Primo: niente domande. Non chiederti cosa devi fare, o come devi farlo, pensa solo a donare il tuo tempo, la tua compagnia. Secondo: ricorda che capisce tutto. Anche quando non parla o guarda un punto fisso si rende conto di tutto, solo che non riesce a dirlo.
Così a lui darai la cosa più importante del mondo: la tua amicizia. E se riesci a essere costante e rimani al suo fianco, anche se a volte sembra tutto inutile, allora arriverà la “fregatura”. Perché riceverai molto più di quello che dai: la ricchezza di vedere come attraverso i loro occhi tanti problemi quotidiani che ti assillano diventano di un altro colore.”
Tratto da Franco e Andrea Antonello, “Sono graditi visi sorridenti”, Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano,prima edizione in “Fuochi.