“La nostra attenzione sui minori stranieri non accompagnati è massima, soprattutto alla luce dei casi di minori che, così come avviene in tutta Italia, poi non vengono più rintracciati. Per questo stiamo sensibilizzando molto, soprattutto nel materano, per fare crescere il numero dei tutori volontari. Tale figura è come il pane per fronteggiare questa situazione legata alle politiche migratorie. In tal senso è auspicabile un maggiore coinvolgimento delle famiglie sia come tutori che a supporto delle comunità educative e di accoglienza”.
Lo afferma il Garante per l’infanzia e per l’adolescenza della Regione Basilicata Vincenzo Giuliano, in una riflessione sul tema dei minori stranieri non accompagnati (msna), al termine di un intenso periodo di iniziative legate alla ricorrenza del 30esimo anniversario della dichiarazione dell’Onu sui diritti del fanciullo.
“E’ in atto un progetto, avviato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, denominato “Monitoraggio della tutela volontaria per i minori non accompagnati in attuazione dell’art. 11, legge n. 47/2017″ (PROG.2342) – precisa Giuliano – finanziato da risorse europee e approvato dall’Autorità responsabile per il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-20. Ad esso si collega un protocollo d’intesa sottoscritto tra l’Autorità garante e il Garante regionale ed il Tribunale per i Minorenni di Potenza finalizzato alla realizzazione del piano operativo locale della Regione Basilicata quale intervento attuativo territoriale del progetto Fami”.
“La figura del tutore – aggiunge il Garante per l’infanzia e l’adolescenza – è intesa come ‘manifestazione di volontariato attivo di cittadini sensibili e attenti ai bisogni di minori stranieri non accompagnati’. Il nuovo istituto giuridico della tutela volontaria nel Materano ancora fatica ad affermarsi. Per questo ho proposto un nuovo corso di formazione per gli aspiranti tutori volontari nella città di Matera. Nei giorni scorsi, proprio nella città dei Sassi, abbiamo tenuto un seminario che è stato anche una proficua occasione di scambi di esperienze e di confronto con il mondo associazionistico della città e della provincia, molto attivo sul territorio. L’occasione per sottolineare la particolare attenzione ai diritti non solo di minori soli, ma anche di altre categorie di persone vulnerabili”. “Il confronto – conclude il Garante – ha messo in evidenza la volontà di un lavoro non solo di rete ma soprattutto in rete con la comune passione di permeare il tessuto cittadino del senso di partecipazione attiva”.
Potenza, 29 novembre 2019
Nov 29