Proseguono i convogli umanitari dalla Basilicata per le popolazioni ucraine. Uno degli ultimi arrivato nei centri di accoglienza al confine rumeno-ucraino ha lo striscione, voluto dal Gruppo Solidarietà ed Emergenza Aci (Associazione Cuochi Italiani), fondato dai lucani che lavorano in Romania, “Grazie Basilicata”, con le bandiere italiana, rumena e ucraina e il logo delle Parrocchie di Sant’Arcangelo. E’ il modo diretto dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra per esprimere il loro ringraziamento. I volontari si occupano della distribuzione dei beni nei centri di accoglienza Vaslui, Braila, Botosani, Siret, Darabani. Negli ultimi giorni – racconta lo chef Pietro Benedetto, presidente dell’associazione per la sezione Romania, titolare del ristorante la Piazzetta in Targu Mures , originario di Sant’Arcangelo – c’è una selezione accurata degli aiuti dando priorità a medicinali e prodotti alimentari per bambini ed anziani. Continuano intanto le missioni di soccorso di profughi anche in Moldavia, di sostegno diretto a donne, bambini, malati. Il Gruppo di volontari ha realizzato un autentico network di raccolta per i bimbi in Romania, Moldavia, Ungheria, Bulgaria e nord Germania con un collegamento diretto in Basilicata oltre a Sant’Arcangelo, a Potenza, Corleto Perticara, Valdagri, Ferrandina e Matera. Giovanni Baldantoni, coordinatore da Palazzo Italia Bucarest, sottolinea la grande risposta di solidarietà che proviene incessantemente dalla Basilicata tutta.
“La cosa più difficile adesso – sottolinea Enza Barbaro, presidente Associazione Cuochi Italiani – è assistere chi non sa dove andare ed è restio a raggiungere il Sud d’Italia. Scelgono la Basilicata quanti hanno familiari e conoscenti. Si preferisce invece fermarsi nella vicina Polonia o al massimo in Italia città del centro-nord.