Tante storie di “ragazzi speciali” che chiedono semplicemente l’autonomia economica dalle famiglie e la possibilità di pensare al proprio futuro mettendosi i in gioco in agricoltura. Sono i giovani di ANFFAS Policoro (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) protagonisti dell’attività di Happy Strawberry Day promossa da Orto Sociale.Orto Sociale è un’associazione orientata a sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare,per rafforzare la sicurezza alimentare, garantendo la possibilità di poter accedere e consumare cibo e acqua potabile in quantità sufficienti per vivere bene e in salute; assicurare un’alimentazione sana a tutti, eliminando anche la cattiva alimentazione e le patologie da cibo inquinato o malsano.
I giovanissimi sono stati accolti in un campo di fragole ed invitati a raccogliere i frutti. La giornata è stata arricchita dalla presenza dei fotografi del Foto Club di Matera Onlus (affiliato alla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche il cui delegato per la regione Basilicata è il Presidente Pietro L’Annunziata). I fotografi, attraverso le immagini, hanno raccolto i momenti e le espressioni più “felici” della giornata, per poi allestire una mostra fotografica in autunno durante la giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre).
L’attività si è svolta a Policoro presso l’Azienda Agricola Stefano Guglielmi associata alla CIA-Agricoltori. Presenti, tra gli altri, gli assessori regionaleRoberto Cifarelli e Razzante del Comune di Policoro, Giuseppe Tataranno Presidente Anffas, Pietro L’Annunziata Presidente FotoClub Matera, Giuseppe Stasi (Cia), RudyMarranchelli (Agia), Rosa Gentile (Confartigianato), Piera Bianco (Turismo Verde).
La Regione Basilicata, con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo -ha ricordato l’assessore Cifarelli- ha affidato all’Università Popolare del Pollino (Organismo di Formazione) l’attuazione del progetto formativo denominato O.N.D.A nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Interventi di sostegno alla qualificazione e all’occupabilità di cittadini diversamente abili in ambito agricolo”. L’obiettivo principale del progetto è quello di fornire ai partecipanti un bagaglio di competenze che li porti ad acquisire abilità tali da consentire, attraverso l’inserimento attivo nel mercato di lavoro, il miglioramento della qualità della vita. Sono in crescita gli esempi di imprese agricole che uniscono all’imprenditoria un risvolto sociale, favorendo l’occupazione di soggetti “svantaggiati”.
Nella giornata uno spazio per parlare anche del rapporto Cibo-territorio con la Nutrizionista Antonella Catenacci con riferimento per le attività di educazione alimentare dell’associazione Orto Sociale. “Questa giornata – ha commentato Catenacci – ha unito emozione e sapere, regalandoci la possibilità di lavorare assieme a ragazzi speciali e di toccare una tematica a cui tengo molto, ossia il legame tra cibo e territorio, patendo dalla fragola, protagonista della giornata, ma anche il frutto che racconta il legame indissolubile di alcuni agricoltori lucani con il loro territorio”. I dirigenti di Cia e Agia,dando continuità al progettoprogetto “OrtoLab – A scuola si coltiva il futuro” con iniziative promosse in passato nel Materano (tra tutte “Pantiamola”– Un Albero in ogni scuola per dire no al bullismo e al cyberbullismo), hanno ricordato la recente firma dell’accordo di programma tra Health City Institute, ANCI-Gruppo Urban Health, CittadinanzAttiva e Cia-Agricoltori Italianiper creare nelle maggiori città italiane gli “Orti della salute”, laboratori incentrati sulla promozione dei corretti stili di vita, principalmente a livello infantile e adolescenziale.Il progetto vuole coinvolgere le Amministrazione comunali nella creazione di “Orti della salute”, sul modello di quello promosso alla Casa Bianca da Michelle Obama, che abbiano come obiettivo quello di fornire ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie informazioni pratiche sulla corretta alimentazione, sulla stagionalità di frutta e verdura, sui rischi connessi a stili di vita poco salutari, sull’importanza dell’attività sportiva e fisica.“Mettere un seme nel terreno simboleggia la promessa di una nutrizione vera e di un’educazione alimentare per tutte le persone che saranno coinvolte nel progetto. Un’iniziativa che ha un importante scopo didattico, quindi, che parlerà di salute, di quanto siano buoni i cibi freschi e di come possano diventare parte di una dieta sana”, commenta Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani.