Sabato 21 settembre 2019 dalle ore 18 con partenza presso la rotatoria di via Ugo La Malfa a Matera è in programma il primo Dis-ability pride. La manifestazione attraverserà piazza Matteotti, via don Minzoni, via Lucana, via XX settembre e si concluderà in piazza Vittorio Veneto.
Il 21 settembre a Matera si rivendicano i diritti umani.
Questa volta sono i diritti per i disabili ad essere al centro del dibattito con il primo Dis-ability pride Matera.
Un evento creato dal basso.
Una mamma d’acciaio, Lucianna Stigliani, presidentessa dell’associazione Genitorih24, e Doriana Pasquino, hanno chiamato all’appello il direttore artistico e produttore Paolo Irene, il quale ha subito innescato la macchina organizzativa, coinvolgendo l’ormai conosciuto sodalizio: Parlbe’, l’associazione lacapousciuc e la cittadina solidale, Nicoletta Ricciardi.
Queste persone comuni hanno scatenato la macchina della solidarietà, e grazie al gruppo OpenMatera, che fa da traino a queste iniziative, molti cittadini e imprenditori si sono offerti per dare il proprio contributo.
In primis Rham medical group, che si è fatto carico di quasi tutto il budget necessario alla realizzazione della parata finale.
L’avvicinamento all’evento è caratterizzato da laboratori nei quali tutti sono invitati a realizzare le scenografie e alla sensibilizzazione sui temi delle barriere architettoniche e, soprattutto, mentali.
Ci saranno bande musicali, artisti acrobati, giocolieri, mimi, e tante tante altre sorprese.
Moltissime associazioni parteciperanno alla parata. L’evento è patrocinato dall’Inps, dal Comune di Matera e dalla Regione Basilicata.
“I nostri figli diventeranno improvvisamente importanti per qualcuno perché sono la ragione del loro lavoro e del loro stipendio, è come se lo stessero aspettando, come quelli che vengono a vedere il maiale all’ingrasso e già se lo immaginano trasformato in salsicce…… Non sto esagerando. Tutte le volte che dico questa cosa c’è qualcuno che si alza in piedi e dice ‘Nicoletti venga a vedere i nostri bei centri’. Mettici tuo figlio nel bel centro, faccelo stare una settimana e poi vediamo.”
Gianluca Nicoletti, “I nostri figli autistici, come maiali all’ingrasso per il business del welfare”, 6 dicembre 2016, intervista di Luigi Croce.