Girare il mondo “armato” di naso rosso, per far sorridere il cielo…e oltre, dove cadono bombe e lacrime. E’ la missione del clown “Il Pimpa” che è tornato oggi in Basilicata, in particolare a Matera dove in mattinata ha incontrato gli ospiti del centro Aias, alcuni alunni delle scuole medie. Domani pomeriggio trasferimento a Melfi, dove alle 18 è prevista la messa con il vescovo e una conferenza in cattedrale. Lunedì tappa a Venosa per due conferenze con gli alunni delle scuole medie e martedì ancora Matera per incontri laboratorio con i ragazzi delle elementari. Mercoledì sempre a Matera incontri con le scuole in serata , alle 18 e 30, messa con il vescovo e a seguire incontro nell’aula magna della parrocchia. La tappa lucana termina giovedì nella Città dei Sassi con incontri- laboratorio con i bimbi delle elementari e con quelli dell’infanzia. Gli appuntamenti rientrano nell’ambito di un ambizioso progetto partito dall’Avis di Venosa e condiviso dalle Avis del territorio, Melfi e Matera, a cui si aggiungono altre per la prossima volta. Il progetto condiviso dall’Avis regionale di Basilicata, assieme all’associazione “Per far sorridere il cielo” si fonda sulla scelta di diffondere semi di pace,di rispetto e tutela della vita. Valori che si fondono al concetto di dono. Animatore e testimone – protagonista degli eventi è Marco Rodari, noto come il clown Pimpa, da anni impegnato a portare un sorriso ai bambini che vivono in zone del mondo provate da gravi conflitti armati con la sua associazione “Per far sorridere il cielo”. Passando dai luoghi di guerra, da Gaza, dove è stato uno dei pochi testimoni diretti dell’operazione Margine Protettivo, all’Iraq, dove ha vissuto la terribile avanzata di Isis, Marco Rodari traccia, attraverso brevi racconti, un punto di vista nuovo sulle questioni Medio Orientali, poco politico, poco giornalistico, assolutamente umano. “Siamo felici che abbia deciso di tonare a farci visita in Basilicata – ha commentato il presidente di Avis Basilicata, Sara De Feudis – attraverso le sue parole potremo vivere e capire quali sono le emozioni e le dinamiche umane che si provano sotto le bombe. Condividere un progetto significa lavorare sempre per l’affermazione e la diffusione di valori, la vita, il dono, la meraviglia di fare e scegliere il bene che da sempre l’Avis promuove dai piccoli ai grandi”.