Roberto Santangelo, giovane donatore di sangue della FIDAS Basilicata, ha vinto gli Italian Blood Awards, premio di levatura nazionale istituito dagli “Amici del Cabaret”, associazione con sede a Lendinara, in provincia di Rovigo, che attraverso gli spettacoli “Riso fa buon sangue” promuove la donazione di sangue ed emocomponenti. Il 29enne, della sezione territoriale di Vaglio Basilicata, ha vinto la seconda edizione dell’ambito riconoscimento nella categoria “Articolo sociale” con “Sono al mondo grazie agli altri, per questo oggi dono il mio sangue”, breve scritto pensato per uno speciale FIDAS pubblicato in occasione dell’assemblea regionale dell’associazione tenutasi a Matera. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 31 agosto 2018 a Bibione, in provincia di Venezia. Ecco un estratto dell’articolo vincitore degli Italian Blood Awards: “Ho sempre proposto alle persone che si sono imbattute in me di entrare a far parte della famiglia dei donatori di sangue, a partire dai giovani del mio paese e dai miei compagni di classe ai tempi del liceo, proseguendo con coloro che hanno condiviso con me la mia pur breve esperienza in Seminario, fino a giungere ai miei colleghi di corso all’Università. Ho cercato di contagiare ognuno di loro con il mio entusiasmo, spiegando i motivi per i quali ero diventato un giovane donatore periodico e quanto fosse bello compiere questo gesto anonimo e gratuito. Bisogna tornare parecchio indietro nel tempo, a 27 anni e qualche mese fa, ovvero al periodo in cui mia madre era in dolce attesa. Attesa che dolce nei fatti non si rivelò mai, ma molto difficile, e che mise a repentaglio la sua e la mia vita. Nacqui settimino e lottai a lungo, come pure mia madre, per restare in vita: il Signore volle che entrambi vivessimo. Anni dopo mia madre decise di raccontarmi quei mesi duri: ebbe bisogno di innumerevoli trasfusioni di sangue per sopravvivere, e grazie a quelle persone che avevano regalato pochi minuti del loro tempo ed un po’ del proprio sangue, tutto andò per il meglio. Appena compiuti i 18 anni sono diventato donatore di sangue, in primis in segno di riconoscenza verso chi aveva contribuito a salvare me e mia madre anni prima, e così ho sempre partecipato attivamente alla vita associativa della FIDAS Vaglio, come rappresentante dei giovani della mia sezione, veste nella quale ho preso parte anche a due Meeting nazionali dei Giovani FIDAS, a Bologna nel 2008 ed a Torino nel 2013. La mia speranza è che si faccia sempre più rete tra le sezioni della nostra Regione ed in modo particolare tra i giovani della nostra federata così da permettere in misura sempre crescente la diffusione della cultura della donazione del sangue”. “ A nome di tutta la Fidas Basilicata” ha spiegato il presidente Pancrazio Toscano “ faccio i migliori auguri a Roberto per il riconoscimento che ha ricevuto. La sua storia come esempio per incentivare il dono del sangue si intreccia sicuramente con tante altre storie simili che portano ad un lieto fine: essere portatori e promotori di un messaggio d’aiuto agli altri”.