Ad una settimana dalla sua scomparsa Graziella, Chicco, Brunella, Nicoletta e tutti i soci dell’associazione materana Tolbà ricordano in una nota Bashkim, rifugiato dal Kosovo in guerra che ha raggiunto la città di Matera nel 2000 ed è diventato molto presto un punto di riferimento per tanti rom, tanti bambini, tante donne e tanti giovani uomini.
Le stelle brillano per tutti gli uomini e non ti chiedono chi sei.
Quando l’ho visto per l’ultima volta mi ha come sempre abbracciata. Quando l’ho visto all’obitorio era avvolto in un telo bianco e facevo fatica a capire perché non mi stesse abbracciando. Su di lui ronzava un moscone che non se ne voleva andare e forse anche lui, come me, non capiva quella immobilità. Bashkim era prima di tutto un rom, un uomo nella sua lingua. Un rom orgoglioso di esserlo. Uno di quelli che scaldano la vita delle persone che hanno la fortuna di incontrarlo e possono far cambiare il pregiudizio sui rom. Sempre sorridente, sempre pronto a danzare, la sua grande passione, a rendersi disponibile con gli altri. Sostegno della sua grande famiglia. A Tolbà lo abbiamo conosciuto nel 2000 quando era arrivato come rifugiato dal Kosovo in guerra. Accogliere la sua grande famiglia ci ha dato la spinta ad occuparci di tanti altri rom, tanti bambini, tante donne e tanti giovani uomini che vedevano in lui il loro punto di riferimento. Era il primo a fare il tifo con la bandiera del Kosovo ai tornei di calcetto che organizziamo ogni anno per i rifugiati, a fare il tifo per la squadra del Kosovo ma soprattutto per Benjamin. E’ un campione, mi sussurrava nell’orecchio. Durante le feste che facciamo ogni tanto in associazione, non resisteva alle note della musica e ballava, ballava, ballava per ore. Ma era anche impegnato a dare il suo contributo con Legambiente per l’antincendio. Dopo una settimana dalla sua scomparsa, facciamo fatica a pensare che non c’è più e ogni volta che pensiamo a lui si apre un sorriso nelle nostre facce perché lui era la personificazione del sorriso e dell’ottimismo di vivere. Bashkim ci ha regalato come ultimo gesto di uomo di pace, la dimensione della vera multi cultura: abbiamo assistito commossi al suo funerale con rito musulmano nel vecchio cimitero di Matera, insieme ai cristiani. La voce dell’Imam cadenzata e calda ha riempito lo spazio di altre usanze e altri modi di accompagnare in un mondo in cui alcuni credono e altri no, ma sempre nella commozione di un viaggio che ti costringe a ricordare le cose belle che ognuno di noi ha fatto. Segno di apertura di questa città che ha voluto tenere nella sua terra Bashkim che era anche cittadino italiano oltre che cittadino del mondo. Vogliamo tutti noi ringraziare anche di questo Bashkim. Lo vogliamo ringraziare di esserci stato amico e di averci aiutato a dare un senso a quello che da tanti anni facciamo per migliorare la vita e l’inclusione dei migranti, quando ti viene lo sconforto. Grazie Bashkim.
Graziella, Chicco, Brunella, Nicoletta e tutta Tolbà
Mi dispiace tanto ti ho conosciuto ai tempi del film di nativity grande uomo di poche parole ma di generosità immensa ….. Rip in pace arrivederci Bashkim….