Nel 2020 in Basilicata si sono dimesse 155 persone, di queste 147 sono donne, 109 della provincia di Potenza e 38 di quella di Matera; i restanti otto uomini sono sette del Potentino ed uno del Materano. È quanto emerge dal rapporto sulle dimissioni delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri realizzato dalla Consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, e presentato oggi a Potenza.
“Un uomo quando si dimette lo fa per passare da un datore di lavoro a un altro – spiega alla Dire Pipponzi – in un solo caso lo ha fatto per motivi familiari”. Il 90% delle lavoratrici lucane con figli da zero a 3 anni “si dimette perché non riesce a conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro – aggiunge Pipponzi – perché non ci sono asili nido e quelli che ci sono costano troppo, oppure non hanno nonni che fanno da babysitter”. A lasciare il lavoro sono donne tra i 34 e i 44 anni, molte delle quali con un solo figlio e impiegate nel terziario, legate al commercio.
“È assolutamente inaccettabile tutto questo – commenta la consigliera – è evidente che il decisore politico, in questo caso la Regione Basilicata, deve tenere conto delle necessarie politiche attive del mercato del lavoro. Servono scelte strutturali. In questo senso il Pnrr, in riferimento alle misure per implementare la parità di genere, può essere una svolta. I fondi stanziati per gli asili nido, oltre 4 milioni di euro, devono essere applicati in maniera corretta e fattiva”, conclude Pipponzi.