Provvidenziale intervento della Croce rossa sabato scorso alla Grancia, uno spettatore salvato dal defibrillatore. Sabato scorso, entre stava guardando la rievocazione storica delle gesta del brigante Carmine Crocco, nel bosco della Grancia, all’improvviso uno spettatore sessantenne sulle gradinate dell’anfiteatro naturale di Brindisi di Montagna è stato colto da arresto cardiaco. Immediatamente i volontari della Croce rossa, presenti sul posto per il normale servizio di supporto sanitario alla manifestazione, si sono resi conto della gravità della situazione ed hanno subito attivato il primo soccorso con defibrillatore. La macchina salvavita ha prontamente monitorato le condizioni dell’uomo: non c’era tempo da perdere, una scossa col defibrillatore poteva segnare la differenza, il labile confine tra la vita e la morte, era questione di minuti, un minimo ritardo sarebbe stato fatale. Il primo, tempestivo intervento dei volontari della Cri, ha prontamente rianimato l’uomo, che è stato debitamente assistito fino all’arrivo degli operatori del 118.
Medici e infermieri dell’unità di Pronto soccorso si sono congratulati con la squadra di volontari: il malcapitato spettatore era salvo grazie ai volontari del soccorso della Croce Rossa del gruppo di Potenza. Ora l’uomo, sottoposto alle cure del caso, versa in buone condizioni e può raccontare la brutta avventura, stringendo in un abbraccio riconoscenza – come dice lui – tutti gli angeli con la giacca catarifrangente.
“Senza il defibrillatore non ce l’avremmo mai fatta – commenta emozionata la dottoressa Annamaria Scalise, Commissario regionale della Croce rossa Basilicata – fatti come questi confermano che il possesso di questo strumento salvavita, è proprio il caso di dirlo, è fondamentale in certi momenti. Per questo – continua la Scalise – prosegue senza sosta la nostra campagna di raccolta fondi con “30 ore per la vita” per munire di defibrillatori le scuole e i centri sportivi della nostra regione. Continua inoltre l’attività di formazione insieme al 118 per la formazione a tutti gli operatori del soccorso e a tutti coloro i quali si dovessero trovare in situazioni di emergenza, compresi insegnanti e personale ATA. Il mio grazie commosso, va tutti i componenti della nostra grande famiglia CRI che nel silenzio di ogni giorno, sottraendo tempo a se stessi, danno continuamente un bellissimo esempio di umanità”.
Set 10