“Per la seconda volta nel giro di pochi giorni la sanità lucana assurge agli onori della cronaca nazionale e per vicende poco lusinghiere”.
Questo il commento del Presidente del gruppo Consiliare Forza Italia di Basilicata, Michele Napoli, con riguardo alla notizia apparsa sulla stampa, anche locale, secondo cui la Commissione Europea “ha chiesto all’Italia di essere informata sull’attuazione della direttiva europea sull’orario di lavoro del personale medico ospedaliero in tutto il territorio italiano e chiarimenti in merito alla legge regionale della Basilicata n° 53 del 2015”.
Fu ha evidenziato Napoli “il più becero tentativo di aggirare, col ricorso allo strumento della deroga, alle novità introdotte dalla legge 161, diretta a garantire al personale sanitario turni di lavoro più umani”.
“Dopo la nota dell’Autorità nazionale anticorruzione di qualche giorno fa che ha messo nero su bianco come in Basilicata nell’arco temporale 2008-2015 quasi il 50% degli affidamenti del Servizio Sanitario, per un valore complessivo di circa 120 milioni di euro, è stato fatto con procedura negoziata, senza pubblicazione del bando di gara e senza l’osservanza della procedure ad evidenza pubblica richiesta dal codice degli appalti e, prima ancora, dalla Costituzione”, ha aggiunto Napoli, “una nuova tegola rischia di abbattersi sul nostro sistema sanitario considerato che, con la legge regionale n° 53, il governo regionale ha tentato di stoppare l’attuazione delle norme italiane ed europee dirette a garantire a medici ed infermieri modalità di svolgimento dell’attività di lavoro tali da rispettare il limite delle 48 ore settimanali, delle 13 ore massime per ciascun turno di lavoro e delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro”.
“Che la legge regionale oggetto delle attenzioni della Commissione Europea – ha proseguito Napoli – non fosse frutto di particolare genialità politica, né il risultato dell’attività di insigni giuristi lo abbiamo sostenuto con forza in Consiglio regionale in occasione della discussione della legge 53.
“Medici ed infermieri – ha sottolineato il Capigruppo di Forza Italia – sono da anni esposti ad autentiche maratone lavorative e a turni che si protraggono per molte ore, con il conseguente incremento del rischio dell’errore nell’erogazione di prestazioni oggettivamente delicate e particolari”.
La stessa stampa, ha ricordato Napoli, ribattezzo’ quel provvedimento normativo con l’appellativo di “leggina“.
“Un giudizio poco edificante”, ha ribadito Napoli, perché “con quell’iniziativa legislativa la maggioranza di governo dimostro’ di non riuscire a comprendere che l’investimento nelle risorse umane mediante l’assunzione di nuovo personale sanitario è funzionale non solo alle esigenze di salute dei cittadini ma alla stessa sostenibilità economica del sistema sanitario perché consente agli operatori di lavorare in condizioni di minore stress e stanchezza, riducendo le probabilità di errori e connessi risarcimenti a carico delle strutture sanitarie”.
“Lo sbocco del turn over nel settore sanitario” ha concluso l’esponente di Forza Italia “è dunque un must irrinunciabile, soprattutto per una regione, la Basilicata, destinataria di risorse autonome e non derivanti dalla finanza pubblica”.
Mag 11