“L’Anziano fragile, verso un welfare comunitario”. E’ il tema del convegno organizzato questa mattina nel Palace Hotel di Matera da ANCeSCAO A.P.S. e Confconsumatori. Presenti al tavolo il cardiologo Giancarlo Calculli, il dottor Vito Cilla, i responsabili del progetto Vito Autella e Gianni Dallarmi e Claudio Bergamin, componente del comitato scientifico.
Il convegno è stata un’occasione di rendicontazione, di discussione e di approfondimento su un tema, quello appunto delle fragilità e delle demenze, che potrebbe rappresentare una opportunità di confronto fra i vari soggetti interessati. Gli Enti del Terzo Settore, come ANCeSCAO e Confconsumatori sono chiamati a svolgere ruoli sempre più importanti: non solo quello di partecipare – insieme alle istituzioni – alla pianificazione e realizzazione di nuovi e più efficaci servizi socio-.sanitari a supporto degli anziani fragili e dei loro familiari ma anche quello di valorizzare il ruolo degli anziani nella società, evitare l’isolamento sociale e creare una rete inclusiva attorno ad essi. In questo contesto gli anziani ancora attivi e autosufficienti debbono venire in aiuto dei coetanei più fragili.
Il Welfare italiano da molto tempo è oggetto di pressioni che influenzano la sua capacità di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini.
Da diverso tempo attori privati (cooperative, associazioni, volontariato e mondo del terzo settore) hanno iniziato sussidiariamente ad intervenire negli ambiti in cui lo Stato Centrale fatica a garantire servizi sociali adeguati.
Si è assistito così alla nascita di esperienze che, specialmente a livello territoriale, mettendo insieme varie componenti del tessuto sociale, sono state in grado di sviluppare servizi integrati e sostenere in modo completo ed efficace chi vive in quel territorio.Con la nostra iniziativa sull’Anziano fragile, proveremo a riflettere, se pur brevemente, su alcune di queste esperienze che aiutino a comprendere il tema del “welfare comunitario”.
Il progetto nazionale, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, vede due Associazioni di Promozione Sociale ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Anziani e Orti Sociali) con sede Nazionale a Bologna, riconosciuta dal Ministero degli Interni e vanta circa 1.500 centri soci con 400 mila iscritti e Confconsumatori con sede nazionale a Parma, impregnati in un programma che vuole promuovere un’articolata azione di tutela, inclusione e valorizzazione della popolazione anziana, in particolare degli Anziani Fragili. Questo progetto, partito nello scorso mese di settembre per concludersi a marzo 2020, ha interessato 34 province e 90 Comuni in 18 Regione tra cui la Basilicata. La fragilità degli anziani è il risultato di un mix di situazioni che includono non solo il precario stato di salute, ma anche lo sfaldarsi delle relazioni sociali, l’impoverimento e un cambiamento emozionale. E’ l’inizio di un percorso che dalla fragilità porta poi all’isolamento, alla non autosufficienza spesso aggravata dalla disabilità. Fra le cause di non-autosufficienza negli anziani c’è la demenza con l’Alzheimer, patologie destinate ad aumentare. Attraverso la somministrazione di un questionario rivolto agli ultra 65 anni, di una scheda sanitaria e una socio-sanitaria focalizzate soprattutto sulle demenze, rivolta alle Aziende Sanitarie, alle Amministrazioni Comunali, alle strutture residenziale pubbliche e private, abbiamo fatto, un lavoro di monitoraggio sullo stato di salute delle persone; una mappatura dei servizi e delle iniziative di natura sociale e socio-sanitarie attivi sui territori. Il monitoraggio stesso ci ha consentito di fare una valutazione qualitativa degli interventi in termini di efficienza per gli utenti al fine di individuare, scoprire e raccontare le “buone pratiche” attive sul territorio nazionale ossia esperienze nuove, interessanti ed efficaci eventualmente da sperimentare in altri contesti nel corso del progetto “Anziano Fragile”.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)