Domenica 20 dicembre 2015 dalle 9.30 alle 20.00 l’Associazione APS Adamo Uomini e padri saparati sarà presente con uno stand in Piazza san Francesco a Matera, al fine di promuovere le proprie iniziative e far conoscere le finalità che ne hanno giustificato la costituzione. Nella occasione verrà distribuito un calendario, realizzato grazie al contributo di tanti bambini che hanno voluto regalare ai propri genitori un proprio disegno.
L’Associazione non ha scopi di lucro, di alcun tipo, ponendo particolare attenzione alle problematiche che in maniera sempre maggiore gravano sulle persone separate e, in particolar modo, sui padri separati. Infatti, a fronte di una legislazione chiaramente sbilanciata a favore delle donne (e madri) separate, agevolata dal deplorevole comportamento di alcuni uomini e padri separati, l’associazione ha quale principale obiettivo quello di offrire ai propri aderenti la speranza di un futuro migliore, nella convinzione che la separazione non possa e non debba rappresentare la mortificazione delle coscienze e la perdita della dignità. Non si può sottacere che esistono situazioni assai gravi, laddove gli umoni separati vengono accomunati spesso alla figura di persone disinteressate, che non hanno a cuore le sorti dei figli, che sfuggono le proprie responsabilità sottraendosi ai doveri genitoriali. Abbiamo la presunzione di ritenere che esistano uomini in grado di conservare la propria coerenza nell’essere padre, anche se separato, con un’anima e un cuore da dedicare ai propri figli. Non esistono uomini che fuggono, esistono uomini disperati, uomini che improvvisamente vedono svanire il sogno di una vita, vedono compromessi i propri sacirifici e mortificata la propria dignità di padre. Il ruolo del padre separato viene inteso spesso e volentieri come un ruolo marginale, utile solo a offrire il costante e puntuale mensile mantenimento: non importa se il padre è assente dalla vita dei propri figli, non importa se trascura di prendersi cura di loro, quello che conta è che alla fine del mese offra alla madre separata la possibilità di “dar da mangiare” ai propri figli. Non è una guerra di classe quella che si propone, ma è un cammino per il cambiamento, è un percorso, guidato, utile a conservare nel padre separato quel ruolo che ha avuto sino a poco tempo prima, cioè prima della separazione. Il padre continua a essere padre anche dopo la separazione. Continua a esserlo pur nelle mille difficoltà economiche che, inevitabilmente, lo colpiscono.
Una separazione è una male per tutti, non può diventare per l’uomo, però, la fine della vita. I padri separati rivendicano la loro dignità, il loro primario ruolo genitoriale, rivendicano il diritto a essere trattati al pari delle donne. C consola constatare che molte donne e madri separate riescono a conservare ottimi rapporti con i propri (ex mariti); ci consola verificare che la donna può favorire una “continuità” del nucleo familiare pur nella separazione, può, cioè, favorire gli ottimi rapporti tra padre e figli oltre che loro stesse e gli ex coniugi. Vogliamo il sostegno delle donne, Vogliamo che le donne capiscano che privare un uomo della propria dignità significa non offrirgli l’opportunità di dimostrare di essere “migliore”; vessare un uomo con richieste esose, al solo fine di “lasciarlo in mutande” non rappresenta un buon viatico per garantire un sereno rapporto con i propri figli. Rivendichiamo una legislazione che garantisca agli uomini separati il diritto alla abitazione, quasi sempre lasciata in dotazione alle donne; rivendichiamo una legislazione che parli con il cuore, e non solo con la fredda norma. Rivendichiamo… intanto siamo. Siamo uomini, siamo i pilastri della famiglia, siamo il punto di riferimento per i nostri figli, siamo gli dei da emulare, siamo dotati di un cuore che batte e una mente che pensa. Lasciateci il Nostro ruolo, anche se separati Noi continuiamo a esistere, per noi stessi e, soprattutto, per ii Nostri figli: un padre sorridente è la gioia dei figli, un padre triste è una mortificazione per l’intera Società….
Dic 19