Matera candidata a divenire capitale della cultura 2019, Matera candidata sulla base di un patrimonio culturale e paesaggistico ed un bagaglio di tradizioni che hanno plasmato nel corso del tempo un territorio, dando vita ad una società che ha accolto ed inglobato il passato e ha posto le basi per un futuro che attende di esplicitarsi in formule nuove e nuovi modi di concepire una città dall’enorme interesse storico e culturale.
Il 26 Settembre, il centro SPRAR di Nova Siri, gestito dalla Senis Hospes, ha portato i suoi beneficiari in visita guidata alla città dei Sassi, incentivando la conoscenza del territorio, della sua storia e creando un momento di formazione e confronto fra la loro cultura di origine e la nostra. La realtà di Senis Hospes è presente sul territorio e gestisce un numero considerevole di centri Sprar, avvalendosi di diverse figure professionali che quotidianamente assistono i beneficiari e che organizzano momenti di conoscenza reciproca e del territorio, avendo cura di trasmettere anche gli aspetti culturali delle comunità ospitanti.
Di qui nasce la volontà di portarli in visita a Matera, una città che si pone all’avanguardia nel processo di sviluppo culturale, una città che vuole essere nota, conosciuta, ammirata…in una fidelizzazione alla nostra terra che non può che portare benefici.
Un territorio che offre bellezza autentica e primordiale, un territorio che è pronto ad investire e migliorare la sua idea di futuro, un territorio alla ricerca di una multiculturalità che accolga il cambiamento e predisponga una sapiente gestione dei cambiamenti e dei flussi migratori in entrata. Una sfida colta dai beneficiari del centro Sprar che hanno potuto ammirare il tipico paesaggio materano, in una benefica passeggiata che li ha visti perdersi nei vicoli della città antica, ammirarne gli scorci, interessarsi ad una storia estranea eppure adesso molto vicina.
Matera 2019 pone all’attenzione del dibattito europeo e nazionale anche un superamento del sentimento di inferiorità che ha veicolato la storia del mezzogiorno, un tentativo di riscattarsi, di dare una nuova immagine di sé che inevitabilmente richiede anche un dibattito che dia seguito ad un contenuto, ad una riflessione su ciò che deve essere tutelato e ciò che deve essere ripensato, guardando alle nuove dinamiche culturali e sociali già in atto e a cui i centri Sprar forniscono una risposta nella gestione dei flussi migratori. Le dinamiche migratorie sono un processo che esiste da sempre e che ha caratterizzato la storia umana come atto inevitabile e che non può essere fermato, piuttosto gestito e indirizzato a favore di entrambe le parti.
La storia della nostra terra, una storia che ci ha visto protagonisti marginali del processo di sviluppo, una storia che inaspettatamente ci accomuna ai destini di quanti vivono sulla propria pelle un disagio e un tentativo di riscatto tipico anche dei migranti che arrivano in territorio nazionale dal. La cooperativa sociale Senis Hospes ha dato la possibilità ai beneficiari, di conoscere la storia della nostra terra, di condividerne gli intenti, le conquiste e le difficoltà che il normale dispiegarsi della storia porta con sé, ed offre al contempo uno stimolo al dibattito interrazziale ad una candidatura che certo saprà investire in un futuro avulso da modelli obsoleti che indubbiamente andranno adattati ad una società dinamica ed aperta, tipica di una città che si pone all’ avanguardia del dibattito culturale entro e fuori i confini nazionali.
Francesca Iacovino