Riportiamo di seguito il testo della proposta presentata dal Consigliere comunale Presidente Vicario del Consiglio Comunale Annunziata Antezza nell’ultima seduta del Consiglio Comunale per la giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, approvato all’unanimità
“Open future”. Proposte di azione della Città Capitale Europea della Cultura 2019 per costruire la strada dei diritti con le porte aperte e con i suoi punti luce per illuminare il futuro.
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo è il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata, oggi da oltre 190 Paesi nel mondo.
La Convenzione è stata una conquista non scontata: ancora oggi, infatti, proprio i bambini sono le prime vittime di guerre e di violenze di ogni genere.
È importante, quindi, rafforzare una cultura condivisa del rispetto dei minori che coinvolga tutti gli attori: le istituzioni, la scuola e le realtà che si occupano di infanzia.
Il giorno 20 pv., il garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Giuliano terrà la “Prima conferenza regionale sull’infanzia e l’adolescenza: La Basilicata dei bambini e dei ragazzi, tutela, prevenzione e promozione”.
Sono certa che anche la nostra amministrazione parteciperà all’iniziativa esprimendo delle specificità che sono legate alla città C.E.C. 2019.
Dovremmo esprimerci in quella sede su quella che è la relazione esistente tra EDUCAZIONE/CULTURA E BAMBINI; su come costruiamo una città a misura di bambino/a (la programmazione urbanistica e quella culturale 2019 come ne tiene conto); come interveniamo sui quartieri svantaggiati delle città dove c’è maggiore dispersione scolastica e disagio sociale; su come garantiamo i LEP (Livelli Essenziali delle prestazioni) e conseguentemente quantità e qualità dei servizi. In pratica la città Capitale Europea della Cultura intende rendere concreti i diritti delle bambine e dei bambini anche aprendo punti luce di cui parla il 2° rapporto di Save the Children illuminiamo il futuro.
La proposta cioé del Comune di Matera alla prima conferenza dell’infanzia del 20 novembre 2015, organizzata dal Garante dell’infanzia, ci vede in continuità ed in integrazione del Dossier di Candidatura “Open Future” avviare una fase di interventi sia in ambito scolastico e sia in ambito cittadino con l’aiuto delle associazioni culturali e dell’Università per migliorare la comprensione del suo motto: “Unita nella diversità”, a partire dalla conoscenza della Costituzione Europea che, sotto forma di un trattato, è stata solennemente firmata il 29 ottobre 2004 a Roma, è stata ratificata già da diversi Stati (tra cui l’Italia), ma è stato bloccato dal no al referendum della Francia e dell’Olanda. Tuttavia diverse innovazioni della Costituzione sono state incluse nel successivo Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1º dicembre 2009.
Si propongono una serie di azioni per costruire la strada dei diritti con le porte aperte e con i suoi punti luce per illuminare il futuro.
Per affermare in concreto i diritti dei bambini e dell’adolescenza che risiedono nella nostra città pensiamo ad una risposta che attinge alla cultura e all’educazione come patrimonio dell’umanità e che caratterizza Matera come CITTÀ DELLA PACE E DEI DIRITTI UMANI con una iniziativa, fortemente simbolica, che è quella di costruire in ogni quartiere una strada dei diritti con le porte aperte ed dei punti luce per illuminare il futuro come dice Seve the Children .
Nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, nei giorni scorsi, si è riflettuto anche per iniziativa del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Concordo con il messaggio che l’onorevole ministra ha inteso inviare alle scuole che noi accogliamo nel messaggio di fondo e lo trasformiamo in iniziativa politica.
Costruire un programma e lavorare per aprire un punto luce sui diritti in una strada dei diritti, in una parrocchia che accoglie, in una scuola significa utilizzare le competenze di educatori che sostengono i piccoli nella conoscenza della lingua italiana e nella lettura e nella matematica, ma, anche di educatori che animano la giornata e si prendono cura di chi è solo.
Avere a cuore e rendere esigibile il diritto ad una buona qualità della vita è la maniera più efficace per prosciugare ogni brodo di coltura del terrorismo e della malavita che, in assenza di diritti veri, recluta i giovani disperati da indottrinare, per uccidere ed uccidersi.
Il simbolo è quello che richiama la gente e le strade di Parigi di quella notte in cui le porte si sono aperte per accogliere coloro che erano esposti agli attacchi del terrorismo ed offrire riparo e solidarietà a chi era solo e terrorizzato.
Una reazione di grande civiltà e coraggio.
Porte Aperte sulla via dei diritti diventerà il nostro slogan che darà unità alle tante iniziative che i corpi vitali presenti nella nostra comunità vorranno dare come risposta culturale alla barbarie e al terrore.
Stare insieme per non chiuderci nelle nostre paure. Perciò giorno 20 noi diciamo Porte Aperte. Noi vogliamo fare delle scuole, delle università e delle piazze luoghi della socialità dove il terrore può essere sconfitto.
Perché i diritti e la democrazia sono l’antidoto più efficace di fronte alla violenza e a questa guerra senza frontiere e senza eserciti.
Aiutare le istituzioni formative a fare dell’educazione e della cultura gli spazi privilegiati per riaffermare i nostri valori, le nostre radici e quindi la nostra libertà.
Per riempire di contenuti il progetto chiediamo aiuto agli educatori alle associazione ludico educative, all’Università degli Studi di Basilicata e al suo Dipartimento di Scienze Umane, alla chiesa perché a partire dal 20 novembre 2015, Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, si organizzino manifestazioni dal titolo “La strada dei diritti ha le porte aperte” come percorso didattico ed educativo che si propone di riflettere sui principi enunciati dalla Carta dei diritti e sull’importanza di tutte quelle azioni e interventi finalizzati alla tutela dei diritti e allo sviluppo equilibrato dell’infanzia e dell’adolescenza. Naturalmente le varie manifestazioni saranno concordate con i dirigenti scolastici e si svolgeranno nelle loro scuole, nelle zone comuni dei Borghi e quartieri, non escludendo la caserma dei VVFF, la villa comunale etc.. luoghi in cui ci sono bambini delle scuole dell’infanzia e delle elementari delle medie e delle superiori potrà conoscere le realtà e associazioni di volontariato che a livello locale, nazionale ed internazionale operano per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini. La manifestazione potrà essere arricchita dalla presenza della banda del Conservatorio e quelle della Provincia di Matera a cui garantire la partecipazione di figure istituzionali dell’Amministrazione Comunale (Consiglio Comunale e Giunta).
In concreto l’iniziativa vuole affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini una vera inclusione. Pensiamo ad una scuola ed una società che costruisca città a misura di bambina e di bambino. Il Comune infine per la parte che più lo riguarda si impegna a costruire un programma educativo culturale che sostenga l’applicazione delle nuove leggi a partire dalla 107/2015, mettendo a frutto, ad esempio, il Fondo di Coesione e la programmazione 2014-2020 per combattere l’indice di povertà educativa- IPE che implica ben 14 indicatori:
1. Copertura dei nidi e servizi integrativi pubblici
2. Classi a tempo pieno nella scuola primaria
3. Classi a tempo pieno nella scuola secondaria di primo grado
4. Istituzioni scolastiche principali con servizio mensa
5. Scuole con certificato di agibilità/abitabilità
6. Aule connesse ad internet
7. Dispersione scolastica
8. Bambini che sono andati a teatro
9. Bambini che hanno visitato musei o mostre
10. Bambini che hanno visitato monumenti o siti archeologici
11. Bambini che sono andati a concerti
12. Bambini che praticano sport in modo continuativo
13. Bambini che utilizzano internet
14. Bambini che hanno letto libri
La scuola che apre le sue porte e parla di integrazione è una cosa molto più naturale di quanto qualcuno cerca di farla apparire.
Noi tutti crediamo che se si ascoltano i bambini e con loro si parla su come garantire i diritti allora la società lucana resta il luogo dove si pratica l’integrazione e l’Intercultura che oggi più che mai è lo strumento che può salvare l’umanità da un nuovo totalitarismo che vuole aprire una fase buia di negazione dei diritti dell’uomo.
La Regione su questo terreno deve investire con un avviso pubblico che consenta alle scuole e alle associazioni di realizzare progetti che attivino la creatività ed il protagonismo dei bambini affiancati dalla guida di adulti che li sappiano ascoltare.
Venerdì 20 Novembre 2015 dalle 15,30 alle 19 nella Sala Consiglio dell’ordine Avvocati Matera al quinto piano del Tribunale di Matera è in pogramma l’incontro di studio sul tema “Famiglia con figli minori. Gli altri protagonisti del sistema giustizia: i servizi sociali”. Di seguito il programma.
0re 15,00 Registrazione Partecipanti
Introduce e coordina: AVV. ROSA MARIA URGA
Presidente CamMiNo sez. Matera
Interventi
Dott. Antonello VITALE
Giudice Tribunale di Matera
Dott. Emiliano MISTRULLI
Giudice Tribunale per i Minorenni di Potenza
Dott.ssa Iolanda SILVESTRO
Assistente Sociale- responsabile servizio sociale Comune di Montalbano Jonico
Dott.ssa Caterina ROTONDAROPsicologa- responsabile servizio sociale Comune di Matera
Dott.ssa Antonietta CARLOMAGNO
Assistente Sociale Comune di Policoro
Dott.ssa Carmen CENTOLA
Psicologa –Servizio Sociale Comune di Pisticci
CONCLUDE
AVV. MARIA BRUNA FRANGIONE
Consigliere Ordine Avvocati Matera
Segreteria scientifica e organizzativa: Avv. Rosa Maria Urga ,Avv. Eugenia Ziccardi. Avv. Filomena Tosti, Avv.Anna Maria Chiaromonte,Avv. Tiziana Coretti, Avv.Benedetta Di Canio, Avv.Consilia Di Lillo, Avv. Anna Ferrara,Avv. Brunella Frangione, Avv. Anna Guarino, Avv.Anna Laterza, Avv. Roberto Rizzo, Avv. Lucia Valluzzi,Avv. Filomena Tosti