“Il dato Istat che assegna alla Basilicata il primo posto per tasso di crescita di Istituzioni Non Profit, precedendo persino la Lombardia, ha un profondo significato a testimonianza del forte e radicato impegno civile delle nostre giovani generazioni ed in generale dei lucani. Per il profondo rispetto che si deve alle oltre 3.200 organizzazioni di volontariato, i candidati del Pd alle Primarie dovrebbero evitare di farne un argomento di bassa propaganda elettorale”. A sostenerlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli, aggiungendo che “nei tour pre-elettorali Lacorazza accompagnato da altri big del suo partito non ha avvertito il pudore di “saltare” le sedi dell’Anpas e del Gruppo lucano di protezione civile, vale a dire di associazioni che si sono distinte e continuano a distinguere per l’alto senso civico dei propri iscritti che, sempre in attesa che la Regione e la Provincia di Potenza provvedano ad erogare contributi, si pagano di tasca propria la benzina degli automezzi associativi. Dunque proprio perchè la Basilicata presenta un rapporto elevato di volontari rispetto alla popolazione residente (l’incidenza sulla popolazione è pari rispettivamente a 825 volontari per 10 mila abitanti, valori al di sopra del dato nazionale che vede 801 volontari) non servono tour elettorali, sorrisi compiacenti e strette di mano ma – dice Napoli – provvedimenti per il sostegno dell’attività quotidiana e per aiutare la crescita qualitativa facendo in modo che quella che definisce Lacorazza “opportunità” diventi realmente occasione di lavoro. Non è un caso che l’Istat segnala che da noi nettamente inferiore ai valori nazionali il rapporto degli addetti, pari a 73 unità per 10 mila abitanti. Scarsa anche l’incidenza sulla popolazione dei lavoratori esterni e dei lavoratori temporanei. Il valore, pari a 24 lavoratori per 10 mila abitanti, è nettamente inferiore alla media nazionale (46 lavoratori per 10 mila abitanti). 53.272 le risorse umane di cui: 4.244 addetti, 1.327 lavoratori esterni, 38 lavoratori temporanei e 47.663 volontari. Anche da parte della Giunta Regionale c’è da fare una profonda autocritica: nel cosiddetto “pacchetto per la formazione e lavoro” di 29 milioni di euro è contenuto l’ennesimo l’Avviso pubblico per la realizzazione di interventi per il sostegno all’autoimprenditorialità nel terzo settore, che prevede la concessione di voucher per il solito ed inutile accesso a percorsi di formazione oltre a contributi minimi per autoimprenditorialità nel sociale. Altri 700 mila euro sprecati, che potevano essere destinati alle esigenze reali delle strutture dell’associazionismo lucano” .