Sabato 2 marzo 2024 dalle ore 9 nella parrocchia Maria Santissima Addolorata in viale delle Nazioni Unite, 53 è in programma il Service distrettuale “Occhio…..al cuore delle donne” per la prevenzione dell’infarto miocardico e dell’ictus cerebrale. Di seguito i particolari.
Nei mesi scorsi è iniziata, a cura dei Lions di Basilicata, l’attività di screening cardiocerebrovascolare, dedicata solo alle donne. A Matera, la giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari si svolgerà sabato 2 Marzo 2024, presso i locali della Parrocchia Maria SS.ma Addolorata sita in Viale delle Nazioni Unite, 53 dalle ore 9:00 alle 12:30.
Lo screening è stato organizzato dai Lions Club Matera Host e Matera Città dei Sassi, dalle Associazioni provinciali e regionali dei diabetici e dall’Associazione dei cardiologi ambulatoriali. E’ prevista la misurazione della glicemia, del fondo oculare, della pressione arteriosa, l’esecuzione dell’elettrocardiogramma con visita cardiologica e la valutazione nutrizionistica.
L’iniziativa, nata dal progetto Lions del Distretto 108 Ya (Basilicata, Calabria e Campania), ha come tema “La prevenzione dell’infarto miocardico e dell’ictus cerebrale, Occhio…..al cuore delle donne” con il principale obiettivo di contribuire ad abolire l’attuale differenza di genere che ancora esiste per l’accesso alle cure intensive per queste patologie.
L’attenzione è riservata al sesso femminile per far prendere consapevolezza alle donne dei propri fattori di rischio e quindi farli tenere sotto controllo in quanto le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di morte per le donne, al secondo posto sono i tumori.
La grande maggioranza delle donne, anche da recenti studi statistici, ha una percezione molto bassa dei pericoli causati da queste patologie e dei propri fattori di rischio. Conseguentemente oggi le donne subiscono una diseguaglianza di genere per l’accesso alle cure intensive sia per quanto riguarda l’infarto miocardico sia per l’ictus cerebrale. Infatti, più di una donna su tre arriva in ritardo al pronto soccorso perché non riconosce i sintomi dell’infarto o dell’ictus che in essa sono diversi da quelli degli uomini. Non viene, poi, sottoposta ad angioplastica primaria o a trombolisi in caso di ictus con una misura del 30% in meno rispetto agli uomini.
Quindi, è indispensabile che le donne debbano conoscere i fattori di rischio comuni a tutti e due i sessi e fare un’autoanalisi sui fattori di rischio propri del genere femminile come la menopausa, l’ipertensione gestazionale, il parto pretermine, la sindrome dell’ovaio policistico (con rischio di patologia aterosclerotica 4 volte superiore), contraccettivi orali, le malattie autoimmuni (300% prevalenti nelle donne), la chemio o radioterapia per carcinoma della mammella.
Anche i fattori psico-sociali rappresentano in ugual maniera un rischio cardiovascolare. Infatti, ancora oggi, alle donne sono demandate la gestione della casa, dei figli e della rete familiare. Questo carico di lavoro si va ad aggiungere al lavoro retribuito che quotidianamente svolge inducendo un sovraccarico mentale, psicologico ed emotivo che impatta negativamente sulla qualità della vita a causa dello stress, ansia e depressione correlati. Condizione questa che mal si correla con uno stile di vita sano (dieta e attività fisica) da praticare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Un corretto stile di vita infatti prevede tempo e risorse economiche che la donna il più delle volte non ha disposizione.
Tutto questo sarà meglio evidenziato, dopo le sedute di screening, a conclusione della mattinata di sabato 2 marzo, in Aula Magna della Parrocchia dell’Addolorata, dove si svolgerà un incontro-dibattito con la partecipazione di esperti della prevenzione delle malattie cardiocerebrovascolari.
La cittadinanza è invitata a partecipare.