I ragazzi dei Centri di riabilitazione di Venosa e Bernalda sono stati protagonisti a maggio di manifestazioni a Potenza, Banzi e in Calabria. Per il rettore Campanale, però, c’è bisogno di “maggiore attenzione da parte delle istituzioni”
“La pratica sportiva è fondamentale per le persone con disabilità psichica, sia dal punto di vista riabilitativo che della qualità della vita. Ne siamo fermamente convinti, tanto da promuovere e sostenere la preparazione atletica dei nostri ragazzi in diverse discipline. Si tratta di un’attività complessa, che richiede l’impegno di educatori, operatori, esperti di medicina dello sport. Attività che svolgiamo con entusiasmo e serietà. Ma vorremmo un maggiore sostegno da parte delle istituzioni, che potrebbero individuare risorse ad hoc per progetti di sport-terapia, investire in strutture sportive, promuovere studi e ricerche sulla materia”. Lo sostiene Vito Campanale, rettore dei Centri di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, ma anche presidente della Nike, l’associazione sportiva dilettantistica che prende il nome dalla mitologica dea alata della vittoria e che permette agli ospiti delle strutture dei Trinitari di partecipare agli eventi sportivi. L’ultimo, in ordine di tempo, è il Play The Game: la tre giorni di gare interregionali di atletica, bocce ed ippica organizzata dalla federazione Special Olympics della Basilicata nello scorso fine settimana a Potenza. “La nostra squadra – prosegue Campanale – ha fatto parte con orgoglio del team Basilicata, confrontandosi con partecipanti provenienti da altre regioni del Centro Sud. A Potenza erano in 23, accompagnati dai nostri educatori e operatori, per partecipare alle gare di atletica, bocce ed ippica. Ogni mattina, quando salivano sull’autobus per Potenza dove si svolgevano le gare, i ragazzi erano felici, emozionati, pronti alle sfide che avrebbero affrontato. La pratica sportiva è molto importante. I ragazzi vengono da noi preparati per tutto l’anno, in modo da arrivare pronti agli appuntamenti di natura agonistica che vengono promossi dalle organizzazioni sportive. L’attività riabilitativa nell’ambito della sport-terapia aiuta sia dal punto di vista fisico che della socializzazione e della integrazione. Consente ai ragazzi di aumentare la propria autostima, le proprie capacità e la coscienza di loro stessi, così da superare i propri limiti”. Il mese di maggio è stato particolarmente intenso per i campioni dell’associazione Nike dei Padri Trinitari. Non solo il Play The Game a Potenza. Il 13 maggio in 19 hanno erano alla Sei Ore dei Templari che si è svolta a Banzi. Il 6 maggio, invece, il gruppo dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda ha partecipato, vincendo, un torneo interregionale di Calcio a 5 organizzato dalla federazione Special Olympics a Siderno, in Calabria. “I nostri ragazzi – sottolinea il vicepresidente dell’associazione Nike, Gennaro Ungolo – sono molto motivati. Fare sport per loro è anche una valvola di sfogo, soprattutto dopo l’inattività forzata dovuta alla pandemia. Prima di partecipare alle manifestazioni sportive, però, i nostri campioni sono sottoposti a visite accurate da parte di un medico dello sport. Il lavoro di preparazione è lungo e accurato. Prima scegliamo le discipline in base alle attitudini dei ragazzi e alle loro abilità, per dare maggiore validità al progetto riabilitativo. Poi passiamo alla fesa della preparazione, che dà ai nostri ospiti una valida alternativa per trascorrere le giornate”.