“I pensionati sono una risorsa importante non solo per l’agricoltura, ma per tutta la società civile, per le famiglie e per le giovani generazioni che possono confrontarsi con i detentori della cultura contadina”.
E’ il tema discusso nella giornata odierna dai Consigli Regionale e Provinciali della Federpensionati Coldiretti della Basilicata. Presenti il Presidente dell’Associazione Regionale Pensionati Coldiretti Leonardo Gorgoglione, i Presidenti Provinciali di Potenza Mauro Caporale e di Matera Domenico Cappiello.
Un incontro particolarmente sentito, in cui è emersa la realtà che vivono i pensionati coltivatori diretti alle prese con “pensioni già basse e sempre più inadeguate per la perdita del valore di acquisto del denaro” come ha affermato il Presidente Gorgoglione, che aggiunge “è forte il desiderio degli anziani agricoltori di essere ancora parte integrante e attiva del mondo rurale”.
Emerge il malcontento degli anziani e dei pensionati che debbono fare i conti con uno Stato Sociale sempre meno attento ai loro bisogni.
E’ necessario definire interventi e sgravi fiscali anche per i pensionati a basso reddito, e non soltanto per i dipendenti, in modo da accrescere le loro capacità di spesa con ritorni sicuri sul lato dei consumi.
E’ questa la richiesta che sarà inviata al Governo Nazionale affinché vengano adottate misure economiche anche a favore dei pensionati che fino ad oggi sono stati ignorati dalle politiche messe in atto.
L’incontro è servito anche per illustrare le iniziative ed eventi che vedranno protagonisti i pensionati Coldiretti insieme a Giovani Impresa e Donne Impresa Coldiretti programmati per i prossimi mesi.
Alla riunione hanno partecipato il Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Angelo Milo ed il Direttore Coldiretti Potenza Francesco Carbone.
È stata ribadita l’importanza dell’incontro di macroarea sud organizzato dalla Coldiretti “L’agricoltura di chi ama l’Italia”, al Palapartenope di Napoli il 28 maggio p.v. dalle ore 10:00, a cui i pensionati Coldiretti saranno parte attiva ed integrante.
Ha concluso i lavori il Direttore Milo, il quale ha precisato “Non solo controllo dei conti ed Euro, l’Unione Europea, con scelte che riguardano salute, ambiente e consumi condiziona anche la vita quotidiana degli italiani a partire dalla tavola, scelte sulle quali è mancato fino ad ora un approfondimento concreto. Dal via libera ad allucinanti novità nel piatto ai vincoli che fanno scomparire cibi e ricette tipiche della tradizione nazionale, fino all’ultimo proposito di eliminare la data di scadenza di alcuni prodotti, senza dimenticare le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni, e le contraddizioni che impediscono la massima trasparenza nell’informazione ai consumatori in etichetta e limitano la libertà di scelta di singoli cittadini o di interi Paesi”.
Mag 23