Patrizia Minardi: “La relazione fra i fondi strutturali potrà contribuire a migliorare la strategia imprenditoriale in linea con gli obiettivi di Europa 2020”.
“Il nuovo ciclo di programmazione 2014-2010 pone rilievo strategico al ruolo delle aree interne, aree in cui i servizi essenziali sono meno sviluppati, ma nelle quali la funzione del terzo settore è insostituibile. E’ evidente che in Italia e soprattutto nel Mezzogiorno il volontariato e l’impresa sociale hanno agito in questi decenni con interventi primari e spesso innovativi”. Lo ha dichiarato l’Autorità di gestione Po Fesr Basilicata 2007-2013 Patrizia Minardi intervenendo oggi a Matera al seminario tecnico “La Programmazione 2014/2020 opportunità per le imprese sociali”.
Oggi, anche sulla base delle linee programmatiche della Commissione Europea – ha continuato Minardi – assume rilievo strategico il consolidamento e il rafforzamento dell’economia sociale. Infatti fra le priorità di investimento assegnate al Fse e Fesr si aggiunge anche la possibilità di realizzare interventi volti ad aumentare le attività economiche di contenuto sociale e attività di rete e di promozione di un’azione amministrativa socialmente responsabile.
La relazione fra i diversi fondi oggi è molto forte e richiamata. Anche il Fesr infatti potrà contribuire alla strategia imprenditoriale e sociale attraverso l’uso delle aziende agricole per diverse forme di agricoltura sociale. La strategia di intervento dovrà coinvolgere in primo luogo le realtà aziendali produttive per il mercato, ma anche le strutture terapeutiche riabilitative socio-assistenziali che utilizzano l’attività agricola per fini riabilitativi.
E oggi – ha concluso l’Autorità di gestione – possiamo affermare che le azioni messe in campo sui territori, in termini sociali oltre che di servizi, forniti dal terzo settore, hanno contribuito al miglioramento delle politiche di coesione offrendo diverse opportunità di occupazione anche di giovani e donne. Esattamente in linea con gli obiettivi di Europa 2020. E’ questo un patrimonio di conoscenze e di relazioni che non va assolutamente disperso, ma messo in rete anche in futuro a favore dei cittadini, delle fasce deboli e della nuova imprenditorialità sociale”.